Vestito nero

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Usciamo dal locale e qui la musica arriva più ovattata.
"Venite, vi porto in un posto più isolato così ci facciamo qualche tiro" giriamo nel retro del posto, quel "facciamo qualche tiro" già mi impaurisce.
Qui dietro c'è davvero pochissima gente, diciamo che è un'area fumatori più riservata, ma per fortuna, non hanno intenzione di fare quello che pensavo.
Ci riuniamo in cerchio e le donne sono già felici e euforiche.
Scorgo nella vicinanze giusto altre due persone, tra queste Zulema che chiacchiera rilassata con un ragazzo.

Indossa un lungo vestito nero e un eye-liner al dir poco perfetto, o almeno questo è ciò che posso vedere dalle poche luci che ci illuminano.
Devo ammettere che è una ragazza molto bella, avevo già notato il suo fisico particolare ma vestita così è ancora più in risalto, "notarla" nonostante il nostro unico dialogo sia stato uno scontro all'ingresso della scuola.

"Maca ti sei incantata?" mi fa segno con la mano Kabila, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Nono ci sono" ridacchio.
Poi quasi instintivamente, porgo una domanda dubbiosa a Marta, visto che a quanto pare conosce la mora poggiata al muro.
"Chi è quella ragazza lì?" indico senza farmi vedere la donna che mi mette curiosità.
"Hey, come mai me lo chiedi?"
sorride e le altre danno completamente attenzione alle mie domande, mettendomi in profonda soggezione.

"Nulla, ho visto che ci hai parlato l'altra volta e credevo la conoscessi" mi porto una ciocca dietro le orecchie pentendomi subito della mia curiosità.
La donna sorride furba senza farmi più domande:"Beh lei è Zulema Zahir, figlia di Ahmad Zahir... È una tipa potente"
afferma lasciandomi intendere che ci sia altro sotto.
"In che senso?"
Si avvicina al mio orecchio per non farsi sentire troppo:"Beh, se le stai sul cazzo può cacciarti tranquillamente da questa discoteca, i suoi hanno dei poteri e delle conoscenze... Importanti, meglio non mettersi contro la sua famiglia"
Finisce il discorso già intenzionata a non voler continuare, mettendomi solamente ulteriori dubbi addosso.

"Ragazze, noi entriamo, buona fortuna" Kabila e Marta si prendono per mano lasciandoci lì, sicuramente più vogliose di me e Iolanda di entrare in quell'enorme confusione a ballare sfrenatamente.
"Sigaretta?"
"No grazie" sorrido alla donna mentre si accende la sua, qui la musica arriva abbastanza ovattata.
Siamo rimaste noi due e in lontananza vedo ancora la mora che credo si sia accesa la terza sigaretta consecutiva, perché non smette mai di tirare e scacciare il fumo.

"Dovremmo stare attente a Kabila, tornerà a casa ubriaca marcia" Ridacchia Iolanda e la accompagno.
"Voglio un po' bere" esclamo alla mia amica, qualche bicchierino aiuta sempre a sciogliere la tensione, a quanto pare io e la mia amica non siamo ancora entrate nel mood della serata.
"La bionda santarellina vuole bere?" mi guarda accigliata e sorrido.
"Ho detto bere un pochino, non voglio ubriacarmi" sorrido e lo fa anche lei, molto più tranquilla dell'altra nostra coinquilina.

Improvvisamente squilla il telefono a Jolanda e dopo aver letto il nome sullo schermo si allarma:
"Cazzo è mio padre, non posso dirgli che sono ad una festa" dice agitata
"Beh non dirglielo" rido io, d'aiuto come sempre.
"Scema, si sente la musica" prende il telefono e si allontana:
"Allora, vado un attimo in auto e lo richiamo, torno subito" la donna cammina velocemente via senza darmi nemmeno il tempo di replicare, mentre mi giro spaesata e ritrovo lo sguardo di Zulema puntato su di me, anche se la sto guardando non ha intenzione di staccarmi gli occhi di dosso, portandosi la sigaretta alla bocca e aspirando con forza.
È da sola... Ma quando è andato via il suo "amico" ? Resto imbarazzata e mi giro per andare via.

Poi una voce profonda attira le mie orecchie:
"Sei una novellina?"
...La mora mi sta davvero parlando? Che faccio?
Mi giro lentamente verso la sua direzione e mi assicuro che si rivolga realmente a me, vorrei evitare
altre figuracce.
"Ce l'hai con me?" rispondo flebile.
"No" risponde secca e sono pronta a sprofondare, faccio per andare via per poi sentire nuovamente la sua voce:
"Certo che ce l'ho con te, vieni qui" sorride leggermente e la mia tensione, già molto alta, diminuisce un po', mi stava prendendo in giro.

Mi avvicino a lei che è poggiata di schiena al muro:
"Cosa ti fa dedurre che io sia una novellina?"
"Beh molte cose, tipo che non ti ho mai vista... che sei sbadata con i libri" fa riferimento all'episodio dello scontro, speravo se lo fosse dimenticato o che almeno non mi avesse vista bene in faccia, ma invece mi ha più che riconosciuta.

"Ah e perché chi non è nuovo sa che non bisognerebbe venire qui vestiti im questo modo" mi guarda un po' il vestito facendo un'altro tiro e soffiando il fumo di lato, mentre mi perdo in quel gesto così semplice ma quasi sexy.
"In questo modo?" ripeto le sue parole.

"C'è gente ubriaca, pazza, è un po' pericoloso bionda"
Prende improvvisamente una ciocca dei miei capelli e la sposta dietro l'orecchio con fare sicuro, facendomi sentire una sensazione quasi strana, non riesco a mantenere il contatto con i suoi occhi:
"A meno che tu non voglia farti una... Uhm, insomma se cerchi divertimento con qualcuno, in quel caso va bene"
Prendo una boccata d'aria, sentendomi così sotto pressione...
Mi sta dando della sgualdrina?
Sto per risponderle ma Jolanda torna interrompendo la chiacchierata:
"Maca"
mi guarda un attimo e si avvicina, mentre vedo Zulema che senza aggiungere altro ci sorpassa e va via. Cazzo.
"E come ci sei finita a parlare con lei?" mi chiede spaesata Iolanda dopo che la mora è ormai andata via.
"Oh, non lo so nemmeno io" rispondo ancora più confusa, confusa da quella piccola conversazione.

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