Torno subito 2

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Maca's pov

"Poi le gambe..." dice mentre sento improvvisamente un colpo di ginocchio tra le mie cosce, che mi porta ad allargarle leggermente.
Sussulto appena arrossendo e lei lascia la gamba in quella posizione:"Apri"
sussurra e sento che sposta appena il suo ginocchio dopo che ho divaricato le gambe.
... Che sta succedendo?

Sento il suo respiro sul mio collo appesantirsi e stranamente anche il mio, la sua presa sulle mie braccia si fa più forte e il suo petto è più attaccato alla mia schiena.
Non capisco le sensazioni che sto provando in questo momento, sembra succedere tutto così velocemente, quasi un episodio inverosimile.

Ho l'impressione che il suo ginocchio stia sfregando tra le mie gambe, al livello delle cosce, ma realizzo subito che non è una sensazione, lo sta facendo davvero.
Alza piano la gamba al livello della mia intimità muovendo la sua sui miei pantaloni stretti, permettendomi di sentire un contatto troppo piacevole, al quale non mi sottraggo, non riesco.
Dopo aver "ricevuto" il mio consenso silenzioso muove la sua gamba con più forza, mentre le nostre mani sono ancora con la pistola alzata.
Inizio a trattenere con fatica dei mugugni di piacere, perché è quello che provo, ma mi metterebbe disagio se lei mi sentisse, mi mette a disagio tutto in questo momento e sarebbe troppo strano fare ciò con una donna che a stento conosco.

Chiudo gli occhi e schiudo le labbra chiedendomi insistentemente, come io faccia a trovarmi in questa situazione.
"Mmh" mi esce incontrollato dalla bocca e le basta solo questo per farla tornare lucida e farla staccare subito da me.

Si tocca un po' la nuca e si limita a dirmi:"Ora premi il grilletto"
Guardo avanti e sparo con poca concentrazione, visto l'accaduto di qualche secondo fa, però riesco ugualmente a centrare il bersaglio sentendo il rumore forte dello sparo che mi stordisce.
"mm, bene" mi dice soltanto e la guardo imbarazzata, credo lo sia anche lei per quello che è successo
ma ovviamente non lo lascia vedere.

Prende il telefono e si allontana chiamando qualcuno e ne approfitto subito per chiamare Kabila, con un'enorme voglia di volerla ammazzare.
"Dove cazzo sei finita Riccia?"
"Rilassati bionda stiamo tornando a prenderti"
La noto rilassata e mi irrita ancora di più... Ora che ci penso, come ha potuto lasciarmi qui, da sola??
"Appena ci vediamo facciamo i conti" sbuffo nervosa posando una mano sulla fronte e chiudendo la chiamata, notando che Zulema ha chiuso la sua e sta tornando verso di me.

"Che dicono le tue amichette?
Stanno tornando?" dice infilando il suo cellulare nella tasca dei pantaloni pieni di catene. Questa donna ha davvero molti stili, completamente diversi tra loro, ma non posso negare che ogni abbigliamento che le ho visto addosso le si addice.
"Si arrivano" affermo imbarazzata e ancora con il battito accelerato per quello che è successo poco fa.
"Torniamo su" mi dice indisturbata, come se nulla fosse successo, ma c'è una parte del mio carattere molto marcata, ed è quella che odia il dubbio, non posso andare via
senza avere risposte.

"Zulema" la chiamo facendola girare una volta uscite in giardino, dove ormai si è fatto buio e c'è una splendida atmosfera serale.
"Mh?"
"Cos'era quello?" dico imbarazzata sperando mi capisca.
Si accende una sigaretta e mi guarda fissa negli occhi, con un sorrisino di chi la sa lunga:"Quello cosa?"
Prendo un respiro profondo, anche se non volevo essere esplicita ma mi vedo costretta a farlo:
"Il tuo ginocchio tra le mie gambe, l'ho notato" sbuffo ironica nascondendo la mia ansia.
Mi guarda un'altro po' negli occhi facendo un tiro:"Ti ha dato fastidio?"
Mi lascia interdetta.
"Non hai risposto alla mia domanda"
"Nemmeno tu alla mia" risponde la donna con un ghigno e vediamo una macchina entrare dal cancello, interrompendo il nostro "chiarimento"

Mi da una pacca sulla spalla:
"Lascia stare, fai finta di nulla" afferma prima di avvicinarsi alle altre. Rimango immobile.
Devo far finta di nulla?
...
La situazione sta diventando troppo pesante da reggere e tiro un respiro di sollievo quando le due donne mi invitano a salire in auto.
"Allora ci vediamo" Zulema saluta Marta che con una rapida retromarcia esce dall'abitazione.

Sono seduta nei sedili posteriori e sento le donne ridacchiare:
"Non c'è proprio niente da ridere" affermo nervosa e le donne si scambiano sguardi di intesa.
"Com'è andata con la mora, rubia?"
Ridacchia Kabila.
"Com'è andata? Perché mi avete lasciata lì da sola?"
"Dai, non credo sia stato così brutto" afferma Marta e mi calmo un poco...
In effetti, non è stato così male.

"La riccia deve dirti una cosa" afferma Marta ridendo e ricevendo una gomitata da Kabila.
"Si?"
"Beh... Non dovevamo andare da nessuna parte, volevamo solo lasciarti un po' sola con Zulema"
Iniziano a ridere e io spalanco la bocca per lo stupore, per tutto.
Non riesco ancora a realizzare.
"Tu... Ma davvero?" porto una mano sulla fronte rassegnata, come se già non bastasse tutto l'imbarazzo avuto finora.
" Voi... Questa me la pagate" affermo affranta e loro continuano a ridere, mentre io mi poggio in silenzio al finestrino, guardando il panorama di fuori e aspettando di tornare a casa, per potermi buttare tra le coperte e smettere di pensare.

00:00😁💘

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