Il mio tempo

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Mi sveglio stiracchiandomi e mi accorgo subito che Zulema non è nel letto. Mi sarebbe piaciuto svegliarmi con lei accanto, ma adesso sono più occupata a sentire le voci delle mie due reali coinquiline.
"Zulema che ci fai qui?" chiede Iolanda e Kabila sembra impazzire completamente:
"Non ci credo, vuol dire che tu e Maca...???"
Esco subito allarmata, sperando con tutta me stessa che i miei stiano ancora dormendo.

"Shhh" dico a bassa voce vedendo che la porta è aperta e quindi probabilmente sono già svegli.
"Cazzo Maca, io lo sapevo già, potevi dirmelo che te la facevi con lei"
Zulema la interrompe:
"Vuoi chiudere quella cazzo di bocca? ci sono i suo-"
Non finisce di parlare che mia mamma esce dalla porta con una faccia più che sorpresa,
sono fottuta
sicuramente ha sentito tutto ciò che hanno detto fin'ora

"Questa chi è?" continua la donna e la vorrei seppellire.
"Mia mamma"
Kabila cambia completamente faccia e si ricompone, cercando di non sembrare una drogatella con gli effetti post sbornia.
"Oh salve, sono la coinquilina di Maca" Le tende la mano e mia mamma sorride confusa.
"Anch'io, piacere" si presenta Iolanda e a questo punto esce anche mio padre. "Buongiorno"
"Loro sono le altre coinquiline di Maca"
"Ma non avete solo tre letti?" chiede papà e non ci posso pensare, sembra una di quelle situazioni in cui non ti ci vorresti mai trovare.

"Si Zulema si trasferirà quindi tra un pò di tempo andrà via" invento una scusa accampata sul momento, sperando ci caschino.
"Cavolo, però vi raccomando non vi perdete di vista, avete proprio una bella amicizia" continua mia mamma, lo avrà ripetuto almeno per tre volte e io ho solo bisogno di prendere aria.

"amiche" beh, se si intendono due donne che ci hanno dato dentro per tutta la notte in quel caso la definizione amiche è appropriata.
"Noi usciamo a fare colazione" dico mentre metto al volo una maglietta pulita e le scarpe.

"Cucino io per pranzo" esclama mia madre e almeno sono felice di questo, mi mancavano i piatti di mia madre.
"Divertitevi!" ci dicono mentre usciamo tutte e quattro dall'appartamento.

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"Ok, adesso mi spiegate immediatamente cosa succede"
dice Kabila presa dalla foga del momento.
Mi metto le mani nei capelli, quasi per disperazione, volevo solo passare una serata con Zulema e stavano per scoprirlo anche i miei genitori.
Ma prima di tutto... Ora cosa dico alle due donne che aspettano con ansia una spiegazione?
"Ehi, non é successo niente, calmatevi" dice Zulema provando a nascondere l'evidenza con il suo solito fare scontroso.
"Mi dispiace Zulema, ma devo sapere tutto"
"Quindi? Da quanto tempo va avanti?" continuano a chiedere euforiche, non fermandosi nemmeno davanti la faccia minacciosa di Zulema.

"Smettetela" commento io allontanando Zulema
"Zule vai, dopo parliamo" le consiglio facendola allontanare mentre le mie compagne fanno le solite smorfie
"Si, basta che non parlate nella nostra stanza" continuano a ridere e sono sicura che tra poco le ammazzo.

"Andiamo a fare colazione, forza" dico incamminandomi senza guardarle e mi seguono continuando a chiedere, e richiedere...
Attualmente sono persa nei miei pensieri, cosa ne penso di tutto ciò?
Forse me ne vergogno, anzi molto probabilmente... altrimenti perché dovrei nasconderlo a tutti? Nasconderlo alle mie coinquiline?
Un problema del genere si può risolvere in due modi, o provando ad andare incontro, iniziando a parlarne poco a poco con loro, dire come mi sento... Oppure nascondermi, non ammettendo nulla ancor piú di prima finendo inesorabilmente per sprofondare nei miei problemi.

Troviamo una caffetteria nelle vicinanze e ci accomodiamo sui tavolini fuori ordinando qualcosa.
All'ennesima domanda le zittisco e chiudo per un secondo gli occhi... Penso che seppure con difficoltà, proverò a dirgli qualcosa.
"Non posso negare l'innegabile"
inizio e Kabila:"Infatti, non puoi"
"Ecco... Zulema mi piace fisicamente e credo sia ricambiato, quindi semplicemente ci siamo lasciate prendere la mano e un po' me ne pento... ma sono stata bene ecco"
Sembrano paralizzate le due donne, non si aspettavano che avrei davvero confessato qualcosa.

"Tu, voi... Vogliamo sapere tutto nel dettaglio, non lo stai raccontando a tua mamma"
ridacchio imbarazzata:
"Volete sapere com'è a letto?"
"Perché? Siete andate a letto??"
la guardo stranita e mi pento appena dopo di ciò che ho detto:
"niente, lasciate stare"
"Maca"
"davvero, lasciate stare"
"Maca, parla"
"è successo ma è stata l'ultima volta"

e d'improvviso mi sento come se avessi sbagliato qualcosa, come se fosse tutto cambiato improvvisamente, non sono sicura che mi piaccia, che é davvero quello che voglio, con lei mai nulla è sicuro. Mi fa perdere la testa, sbalzare da un momento all'altro e adesso lo sanno anche le mie amiche, ma per qualche motivo mi infastidisce. Seppur io a loro dico tutto, volevo che questo restasse tra me e lei, semplicemente.

"Maca non fa niente se non vuoi parlarne ora, quando ti sentirai pronta potrai farlo" mi dice in modo tranquillo Iolanda, accarezzandomi la mano e, nonostante Kabila si stia consumando dalla curiosità, è disposta anche lei ad avere un po' di pazienza, e a lasciarmi il mio tempo.
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Ci sediamo a tavola e mamma ci ha preparato un pranzo che probabilmente non vedevo da mesi, visto che il massimo dell'elite che mangiamo qui a pranzo è un piatto di pasta al sugo.
"Mi sei proprio mancata, mamma" affermò dandole un bacio sulla guancia e godendomi la felice atmosfera, vedendo come le mie amiche abbiano una certa connessione con i miei e anche molti argomenti in comune.
Sento vibrare due volte il cellulare e lo prendo per controllare rapidamente le notifiche.
Zulema:
"Rubia"
"Mi sa che abbiamo molte cose di cui parlare"

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