Capitolo 14 - L'ultimo ricordo prima della partenza decisiva

85 2 0
                                    

Era il tardo pomeriggio, c’era ancora un po’ di tempo per andare a salutare alcune persone che effettivamente meritavano di essere viste nuovamente.
In tutto questo Gosha era sempre in silenzio, non aveva mai accennato a prendere in mano le situazioni, Legoshi era diventato in grado di autogestirsi.
Un corridoio a lui molto familiare risvegliò ulteriori ricordi: l’odore della polvere, quelle porte, quelle risate.
Il club di teatro era riunito e stavano affrontando la riunione settimanale e Sanu era ancora al comando. Alcuni ragazzi erano rimasti anche dopo il diploma perchè si erano affezionati alle attività, ma soprattutto agli amici.
Sanu spostó la sua attenzione su Legoshi, quel giovane lupo che era sempre stato nell'ombra, i suoi occhi brillavano "Legoshi! Non mi sembra vero. Ragazzi inchinatevi lui è il nuovo Beastar della città. Ci aiuterà a trovare Kenshin!" I ragazzi si alzarono e si inchinarono come da richiesta. Legoshi era rimasto colpito sempre da tutto il rispetto che le persone gli portavano, ma in tutto questo Kenshin cosa c'entrava? "Voi come conoscete Kenshin?".
Si scoprì che Kenshin, lavorava dietro le quinte, proprio come Legoshi. Avevano tante cose in comune in fondo, sia la specie che anche gli hobby extrascolastici.
Legoshi e Gosha congedarono il gruppo, e si avviarono all'esterno: “Nonno prima di andare, voglio andare a vedere l'ultima cosa. Potrai vederla anche tu per la prima volta." Inizialmente Gosha non sapeva di cosa suo nipote stesse parlando, Legoshi stava andando verso una struttura che all’apparenza assumeva la forma di un antico tempio greco.
Non indugiò e seguì suo nipote, entrarono in una grande porta, Legoshi fece cenno a suo nonno di seguirlo, due tende chiudevano una grande entrata. “Legoshi dove siamo?” Gosha venne zittito subito “Fidati di me e guarda...” Le tende si tirarono e una maestosa platea si aprì agli occhi dei due Beastar: “Nonno, qui io capì cosa davvero fossero gli istinti dei quali noi carnivori siamo dotati. La forza che possediamo è terribile, la paura che le persone hanno nei nostri confronti è lecita. Se nel mondo abbiamo bisogno del mercato nero, gli istinti non si spegnaranno mai, anzi al contrario, rimarranno silenti sempre per meno tempo. Bisogna rimuovere nuovamente il mercato nero, possiamo farcela!”
Per l’ennesima volta Gosha era senza parole “Tu… lavoravi qui? Hai recitato lì?”. La bellezza e la morbidezza di quel palco, Gosha poteva sentirle. Era un posto gentile, si vedeva che lì sopra c’era stata passione, fino a che i grandi studenti erano presenti. Quel palco era in grado di assumere tale nome.
Era il momento di andare, i ricordi erano ancora tanti, la sua vecchia stanza, la mensa, quel maledetto giardino. Ora bisogna andare al mercato nero, in quel preciso locale che Louis aveva accennato.
Alle porte del mercato nero si poteva sentire una fragranza di carne abbastanza intensa, oggi sono arrivate le scorte fresche, e nuovi clienti non tardavano ad arrivare. Stranamente tutti coloro che uscivano non erano agitati, e ne tantomeno odoravano di carne. Il locale era esattamente al centro del mercato. Era il momento di andare.
I due si fecero forza e affrontarono le cupe e tenebrose vie di questo posto fino a giungere finalmente alla destinazione. Aprirono la porta e quello che videro era alquanto “abominevole”.
Una giovane okapi stava ballando, più precisamente stava facendo la stripper. Una femmina davvero bella, ma la cosa terribile era che lei stessa era un erbivoro puntato da decine e decine di sguardi di cani affamati, carnivori che sbavavano per terra, il pavimento era scivoloso pieno di liquidi, dei quali forse è meglio non saperne la derivazione.
La serata era nel vivo, Legoshi non aveva il diritto di fermarla e se lo avesse fatto molto probabilmente sarebbe stato aggredito. Lo spettacolo andò avanti per un’altra ora intera, e la discoteca alle 23 terminò la prima fase.
In questo intervallo Legoshi riuscì a cogliere l'occasione di parlare con questa Okapi femmina: “Ciao sono il Beastar della città avrei bisogno di farle qualche domanda per quanto riguarda una persona scomparsa che presumibilmente frequentava questo posto. Potrei porl...” Venne interrotto bruscamente “Si certo, venga con me, dobbiamo trovare un posto più adeguato per parlare di questo argomento no?” La ragazza aveva colto perfettamente il messaggio, fece un occhiolino a Legoshi e gli fece cenno di seguirlo.
Una volta arrivati in una stanza dietro le quinte, l’okapi non si era ancora vestita, in ogni caso si sentiva abbastanza a suo agio: “Mi presento io sono Cosmo, mi dica come posso esserle d’aiuto?”. Il corpo di Cosmo era davvero bello, ma non aveva tempo da perdere “Tu sei a conoscenza di una gazzella, di nome Yukue? Frequentava questo posto ed è scomparso da poco, ho bisogno di sapere se sai qualcosa in più...eehm...” Cosmo si alzò e allungò lentamente la sua mano “Non preoccuparti, dovrei essere più spaventata io che sono erbivora che tu non è vero?” la sua mano raggiunse i genitali di Legoshi e iniziò a massaggiarglieli “Possiamo dedicarci un po’ di tempo, non lo faccio con tutti, sarebbe un grande privilegio per te...” La sua mano era davvero su di giri, chiunque si sarebbe eccitato in quella situazione, ma a Legoshi non successe quella magica cosa. “Scusami Cosmo, ma non sono dell’idea ne dell’umore, non so cosa mi piaccia o no. Torniamo al nostro discorso” Cosmo era molto dispiaciuta di questo ma soprattutto imbarazzata “Non preoccuparti rispetto la tua scelta, dicevo...Yukue era una gazzella alla quale fornivo io direttamente il tipo di servizio che stavo applicando a te, gli piaceva davvero tanto. So poco di lui ma quando mi raccontava della sua vita mi diceva di avere un’attività commerciale attiva qui nel mercato nero, e durante il giorno lavorava come contabile.” Legoshi era perplesso “Un’attività commerciale qui? Un mercato attivo tutto suo? Sai a che ora lavora qui?” Cosmo non ne sapeva nulla, andava ben oltre alle sue conoscenze “Ti ringrazio molto, penso di conoscere il posto giusto per chiedere informazioni!” Legoshi congedò Cosmo molto velocemente, ormai stava diventando notte fonda, non aveva più molto tempo, Louis si sarebbe preoccupato.
Legoshi prese Gosha per un braccio e lo trascino fino ad un palazzo il quale però era abbandonato: “Questa clinica potrebbe essere la nostra salvezza, ma sembra non esserci nessuno, dove potrebbe mai essere?”. Fece in tempo a terminare la frase, che un paio di braccia avvolsero il collo dei due Beastar.

Beastars - Choices For Happiness Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora