grazie

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"Mi dispiace molto signorina Jones per la perdita, sarà subito mandato in centrale vostro padre" una fitta allo stomaco mi fa piegare in due per poi correre lontano dal poliziotto e vomitare in un punto isolato.

Dopo aver finito mi pulisco con la mano la bocca e la testa inizia a girare.
Le gambe si fanno deboli e gli occhi più pesanti, mi guardo attorno reggendomi al palo di fronte a me.

Dopo poco buio, sento solo delle voci chiamarmi poi niente.

Pov Rafe

Lily è fra le mie braccia, mentre accarezzo, era svenuta perciò abbiamo deciso di farla venire da me, o meglio io ho deciso.
Il padre di lily è stato mandato in centrale domani decideranno che fare.

Non posso immaginare cosa stia passando. Mi sono preoccupato tantissimo, non voglio che stia male.

La voglia di uccidere il signor Jones è molto forte per aver fatto del male alla mia ragazza.
Serro la mascella furioso e il mio respiro diventa irregolare.
Le immagini di lei impaurita e sola, il suo bellissimo viso spaventato e triste quando vide sua madre morire mi vengono in mente.

Stringo i pugni ma sento una mano accarezzarmi la mascella cosa che vedendo che fosse lily si rilassa come il mio respira.

Sorrido, "hey" sussurra lei con la sua dolce voce mentre mi guarda stanca, le sue labbra hanno ripreso colore grazie al calore che le ho emanato.
Mi guarda attraverso le sue lunghe ciglia.

"hey" sussurra sorridendo anche io toccando con il mio pollice il suo labbro inferiore.
"stai bene?" le chiedo accarezzandole i capelli.
Annuisce e sai stringe più a me.

"Mio fratello" pronuncia con un tono diverso di prima, come preoccupato.
"È a casa di Topper a riposare dato che casa vostra ora è piena di poliziotti" annuisce.

"m-mio padre?" chiede come impaurita.
"È in centrale ma fra poco ritorna, domani decideranno se lasciarlo o no" annuisce.

"Voglio bene a mio padre, c'è sempre stato per noi, per me è mio fratello" prende una pausa e i suoi occhi diventano lucidi ma si trattiene.

La stringo a me come per segno di starsene tranquilla e continuare.
"Non posso dargli colpa di essere stato un cattivo padre, ma come marito si.
Ha ucciso mia madre capisci?" mi chiede mordendosi il labbro per trattenere le lacrime.

Annuisco.

"Non doveva farlo, perché tradirla, perché fingerla malata solo per poi ucciderla, perché non l'ha lasciata e basta, preferivo questo a quello, mi manca Rafe, pensavo fosse morta capisci?" singhiozza giocando con i bottoni della mia camicia nera.

"Piccola vieni qui" mi alzo appena e la metto a cavalcioni su di me abbracciandola, le sue gambe si legano alla mia vita, le sue mani al mio busto.

Le mie mani attorno alla sua vita e il suo viso nell'incavo del mio collo.

"Grazie" sussurra
"Per cosa?" chiedo accarezzandole la vita da sopra il tessuto della mia maglietta che le avevo messo appena ero arrivato a casa con lei.

"Per essere qui" dice e sento le sue mani giocare con i miei capelli, sorrido.
"Ci sarò sempre piccola" mi stringe di più e poi sento il suo peso farsi poco più pesante, segno che stesse dormendo.

Mi alzo e la metto nelle coperte, mi metto al lato opposto e mi avvicino a lei. Appoggio la sua schiena al mio letto e poso una mano sulla sua vita.

Le sposto i capelli lasciandole il collo nudo e metto la testa nell'incavo del suo collo che profuma di vaniglia.

Only you my girl -Rafe Cameron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora