𝗰𝗹𝘂𝗮𝘀-𝗳𝗵𝗮𝗶𝗹

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⟿ ✿ alert :: c'è una menzione di sangue

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Non... credevo che l'avrebbe detto, posso essere onesto?

Non credevo che l'avrebbe detto.

Mentre m'infiltravo fra le frasche del Bosco Proibito, con i lacrimoni agli occhi e le mani che tremavano, ho pensato che fosse un'idea di merda.

Iwaizumi era gentile, era stato gentile nonostante la facciata minacciosa e il modo di fare aggressivo, ma non ero nessuno per tornare là e dirgli "tienimi ancora", lo sapevo.

Ma...

Non so che cosa sia stato, ma è come se qualcosa mi avesse detto di non fare un altro passo.

Come se una voce si fosse infilata nel mio cervello a sussurrarmi che il mio destino non era fuori da quel Bosco, ma proprio all'interno.

Non era vero che non sapevo dove fosse il Nord.

E lo sapeva anche lui.

Ed eppure non credevo che l'avrebbe detto.

Mi aspettavo un "ancora un paio di giorni, stronzo di un Elfo", qualche sbuffo o battuta acida. E mi ero accorto del modo in cui anche a lui tremassero le mani quando ci eravamo salutati, mi ero accorto di come mi guardasse, ma credevo fosse una cosa di un momento, una speculazione veloce.

Ha detto che non me ne sarei dovuto andare.

Mi ha detto di rimanere.

Come se davvero volesse avermi lì, come se davvero fosse qualcosa di importante, per lui, che non me ne andassi.

E mi ha stretto fra le braccia così forte, così forte.

Mi sembrava intoccabile, prima.

Inavvicinabile.

Poi tutto un tratto ero lì e mi sentivo così al sicuro, come non mi sono mai sentito in vent'anni di vita a palazzo, protetto e credo anche, in piccola parte, voluto.

Iwaizumi ha detto che sarei dovuto rimanere.

Mi ha abbracciato, mentre lo faceva.

E ho visto qualcosa, fra le crepe del modo rabbioso e deciso in cui si pone, che ho pensato fosse davvero singolare e affascinante, e mi sono sentito a casa.

Per cui, una settimana e mezzo dopo, sono rimasto, e sono qui.

Com'è la convivenza?

Iwaizumi dice "maledetto il giorno in cui sei nato" ogni volta che do fuoco alle sue cose, tutte quelle in cui la mattina mi lagno di non volermi alzare – mi sono abituato alle lenzuola ruvide – e persino quando prendo la tintarella sul prato in mutande.

So che gli Elfi non possono abbronzarsi, ok?

Ma voglio illudermi.

E mi fa bene al cuore.

Però se chiedeste a me come va la convivenza, direi che è così divertente, vivere con Iwa-chan, che davvero non comprendo come potessi essere soddisfatto a palazzo da solo.

Ok, c'erano i servitori, e i vestiti nuovi ogni quattro giorni, le feste e il cibo perfettamente cucinato, la reverenza e una montagna di soldi.

Ma Iwa-chan, insomma, lui è una persona vera.

Non saprei come spiegarlo, è un concetto un po' strano, forse, ma è questo che mi piace di lui, che è vero.

Non mi tratta bene perché sono il principe, anzi, diciamo che non mi tratta bene e basta nella maggior parte dei casi.

scottish sithe || iwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora