𝗺𝘂𝗶𝗰𝗵𝗲

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➥✱ SMUT alert

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Fare sesso, per me, non è mai stato niente più di un atto meccanico.

Una cosa finalizzata ad un'altra.

Un atto necessario diretto e orientato verso un obiettivo.

Non ho sempre fatto sesso per conto di mio padre, per ottenere poteri e favori che gli servivano, ma anche quelle volte in cui ero io a scegliere di farlo, questa cosa non è mai cambiata.

Ho fatto sesso tutta la vita per qualcosa.

Non ho mai... fatto sesso per farlo, per viverlo, per navigare nell'esperienza e per condividere me stesso.

L'ho fatto per sentirmi meglio. Per sentirmi bello, meraviglioso, nonostante sapessi quanto marcio fossi dietro un aspetto che quasi m'ostacolava più che aiutarmi, per togliermi di dosso un prurito, per il gusto di sentirmi importante.

L'ho fatto per uno scopo.

Sempre, sempre per uno scopo.

Mai per finire di farlo e sorridere all'idea di quello che avevo fatto.

Mai per... amore.

Lo so che è ingenuo da parte mia e forse un po' infantile pensare che sesso e amore siano due cose che, se messe assieme, rendono l'esperienza più bella. Lo so che il sesso prescinde dall'amore e che si può fare del sesso meraviglioso anche senza amarsi.

Ma...

Per me questa cosa ha un valore diverso, adesso.

Per me è come se prima d'ora non l'avessi mai fatto.

E parlo anche di quella scappatella alla locanda con Hajime, che mi è piaciuta, ma mi rendo conto solo ora di quanto fosse... troppo poco. Troppo attaccata all'idea che prima avevo del sesso, troppo orientata al tentativo di stare meglio.

Ora è...

Il cuore mi batte contro la cassa toracica forte che temo possa distruggermela. Sembra frammentarmi le costole, rompermi lo sterno, il rumore che fa dentro di me.

Ho scelto di fare questo.

Ho scelto a mente lucida di fare questo.

E non l'ho scelto per sentirmi meglio, non l'ho scelto per consolarmi o per dimenticarmi di qualcosa.

L'ho scelto perché lo volevo fare.

Perché amo l'uomo con cui lo sto facendo, perché forse anche lui un po' ama me, perché possiamo condividere ed esplorare, perderci, ritrovarci, stare qui assieme e divertirci come è giusto che sia.

Posso godermi il suo sguardo su di me, l'attenzione, la devozione con cui mi guarda. Posso sentire le sue mani che mi toccano e che mai mi sono sembrate tanto casa quanto adesso, posso specchiarmi nel suo sguardo, annegarci dentro, inarcarmi e urlare e piantare le unghie sulla sua pelle, posso ridere, sorridere, baciarlo e farmi baciare, posso toccarlo, sentire che c'è, tastare la sua sola presenza con le mie dita.

Iwaizumi Hajime è molto più di quello che dà a vedere.

Dentro, intendo.

Dentro è molto, molto di più.

E non lo dico per quanto bravo sia, né per la sua impressionante resistenza fisica, non per le cose che fa o le cose che dice.

Lo dico per quello che sento.

Ho già detto che di lui, una delle prime cose che mi ha colpito, è quanto sia... reale. Vero, onesto, sboccato con me, senza filtri. E se ora so che questo è vero per una questione di magia, del fatto che nessuno riesce a resistermi tranne lui, anche prima questo era per me importante e il motivo non rende il fatto di minor impatto.

scottish sithe || iwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora