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Oggi non è venuto.
Quando apro gli occhi, con la luce pulita del giorno che filtra dalla finestra aperta, mi accorgo che oggi non è venuto.
Non c'è nessun ammasso di arti e capelli castani nel mio letto, nessun peso rassicurante al mio fianco, nessuno fra le mie braccia.
Il letto è vuoto.
E m'incazzo con me stesso quando, nel torpore della mattina, mi ristendo sul cuscino con una lieve sensazione di fastidio che mi serpeggia nel corpo.
Dimmi tu se uno deve iniziare ad arrabbiarsi il momento in cui apre gli occhi.
La rabbia potrebbe essere un mio problema, ora che ci penso.
Spalmo la faccia contro i cuscini, tiro su la coperta e mi giro con la pancia sotto, cercando di godermi qualche altro minuto di sonno.
Mi fa anche incazzare che ieri io me ne sia accorto, quando è venuto nel mio letto.
Sono un soldato, ho il sonno leggerissimo.
Ho sentito il materasso abbassarsi sotto il peso di qualcuno che non ero palesemente io e, nel dormiveglia, con gli occhi semichiusi e una incomprensibile situazione di affetto fulmineo, l'ho tirato a me.
Quando me ne sono reso conto, più tardi, più sveglio e più cosciente, mi sono incazzato.
Comunque, il problema non si pone.
Non si pone.
Non si pone, cazzo.
Ma...
Ancora più incazzato, tiro su la faccia dal cuscino.
Il suo letto è vuoto.
Ma che mi frega se il suo letto è vuoto? Posso continuare a dormire, soprattutto se non è qui a darmi fastidio con i suoi grattini inaspettatamente piacevoli e il suo profumo intossicante.
Richiudo gli occhi, faccio per lasciarmi cadere sul materasso.
La mia mano si apre sul letto per impedirmi di stendermi ancora.
Se n'è andato senza dire niente?
Ha detto che se ne sarebbe andato via oggi, l'ha fatto senza dire niente?
Maledetto.
Mi alzo.
Dormo a torso nudo perché patisco il caldo, ma non mi preoccupo di rivestirmi quando mi strofino gli occhi con la mano e mi stiracchio le spalle imbucando le scale.
Non se n'è andato senza salutare, vero?
Mi farebbe incazzare.
E di incazzarmi, non ho voglia.
Fossi stato più cosciente e paziente sul letto, avrei sentito l'odore di erbe in infuso dalla camera, ma me ne rendo conto solo quando i miei piedi si fermano sulla terracotta del pavimento della cucina.
Non se n'è andato senza salutare.
E non saprei dire per quale motivo la cosa mi scioglie un nodo di ansia nelle spalle.
La luce non entra bene dalle finestre, giunge in piccoli quadrettini tagliati dalle tende nella stanza.
C'è silenzio.
Ieri non aveva questa addosso.
Non aveva...
Vestaglia sarebbe riduttivo, ma è quello.
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scottish sithe || iwaoi
Fanfic➭ 𝗜𝘄𝗮𝗢𝗶 ➭ 𝗙𝗔𝗡𝗧𝗔𝗦𝗬! 𝗔𝗨 ➭ Oikawa è nato per essere quello che è, un principe. Non è forse vero? Forse no, forse non è tanto vero quando si ritrova a scappare da un matrimonio combinato nel bel mezzo del Bosco Proibito che i suoi gli...