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– Suga, com'è che mi devo vestire secondo te per andare in questo posto? –
– Come ti pare, anche appariscente, se ti va, te l'ho già detto che è tutta gente che non vuole essere trovata, se noi non minacciamo loro, loro non minacceranno noi. –
– E tu di questa cosa sei proprio sicuro? Sicuro sicuro? –
Si allontana dal fuoco su cui sta facendo bollire una caraffa d'acqua che abbiamo raccolto al fiume poco fa, si asciuga distrattamente i palmi delle mani contro i pantaloni di cotone, i suoi occhi catturano i miei.
– Tooru, è un posto per gente che ha taglie sulla testa come ce l'hai tu. Non andranno a consegnarti a qualcuno che cerca anche loro. –
– Hai ragione, hai ragione, ma... –
Ma Hajime mi aveva detto di rimanere fermo, e di non fare stronzate e di non mettermi in pericolo. Mi aveva detto di stare attento, di aspettarlo senza correre alcun rischio, di fare il bravo.
So che non sto tradendo la sua fiducia, se il posto non è pericoloso il problema non si pone, ed eppure continuo ossessivamente a chiedermi se...
– Pensi che Iwaizumi si arrabbierebbe? È questo che ti spaventa tanto? –
– Non so, penso solo che se fosse qui non sarebbe felice all'idea. Penso che mi direbbe qualcosa come "ma che fai Elfo di merda" e "tu senza di me non vai da nessuna parte che è pericoloso" e non so se avrebbe ragione, a dirmelo. –
Suga muove qualche passo dalla mia parte, nonostante sia ancora in pigiama la sua andatura e il suo aspetto lo fanno apparire regale a prescindere da tutto. Si scosta qualche ciocca chiara e ribelle dal viso, sbatte le ciglia d'argento.
– Se fosse qui e tu gliel'avessi chiesto volendolo sinceramente ti avrebbe detto di sì e lo sappiamo entrambi. –
– Non so se da solo... –
– Anche da solo. –
Sento i bordi delle mie labbra tirarsi su, guardo Suga di sbieco che reciproca la stessa espressione, poi sospiro tornando a meditare sul mio scenario ipotetico.
– Si, ok, me l'avrebbe detto, ma questo perché è giusto un tantino cedevole se gli chiedo le cose io. Però, passioni di Hajime a parte, non so se davvero io mi stia cercando casini da solo ad uscire così quando tutti mi hanno detto di non farlo. Mi fido di te, ma non voglio tirarmi addosso la sfiga. –
– Tooru, è una sera in un posto sicuro. Non è tirarti addosso la sfiga. È vivere la tua vita a diciannove anni. –
– Sì, ma... –
Suga respira, le sue parole si fermano, mi guarda dritto in faccia.
Si avvicina ancora, poi, alza le mani e afferra le mie, mi stringe le dita fra le sue tanto forte da farmi capire che intende ogni singola parola che sta dicendo.
– Tooru, qua la cosa è una, smettiamo di girarci attorno. Tu ci vuoi andare in questo posto o no? Perché se ci vuoi andare ci andiamo e basta, e se non ci vuoi andare rimaniamo qui e non ci facciamo problemi. –
Le sue iridi e le mie s'incontrano, mi prendo giusto un attimo per riflettere.
Voglio andare?
Io voglio andare a giocare d'azzardo in un posto pieno di persone potenzialmente pericolose e ricercate che sì non mi manderanno da mio padre ma forse mi manderanno ugualmente fra i rami dell'Albero Eterno perché sono bravo con le carte e pensano che io abbia barato?
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scottish sithe || iwaoi
Fanfiction➭ 𝗜𝘄𝗮𝗢𝗶 ➭ 𝗙𝗔𝗡𝗧𝗔𝗦𝗬! 𝗔𝗨 ➭ Oikawa è nato per essere quello che è, un principe. Non è forse vero? Forse no, forse non è tanto vero quando si ritrova a scappare da un matrimonio combinato nel bel mezzo del Bosco Proibito che i suoi gli...