Ghignando

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Questa mattina sono uscito dalla doccia, il bagno era bello lindo: muri bianchi, mattonelle splendenti, lavandino e mobiletto con sopra il dentifricio semplicemente perfetti. Tre delle quattro lampadine dello specchio perfettamente funzionanti -- 100 watt, bulbo trasparente, illuminano per bene la piccola stanza bianca. Ero in ritardo come al solito, così non mi sono rasato. A lei piaccio leggermente barbuto, quindi due piccioni con una fava. Stavo addirittura pensando di farmi crescere i basettoni. Ne sarebbe di certo rimasta sorpresa. Passai di fronte allo specchio e notai che stavo ghignando. Non mi ero neanche accorto di stare ghignando.

È notte e sono nel bagno, ma c'è qualcosa che non va con le luci. Tutte e tre le lampadine funzionanti sono accese, ma emettono una luce marroncina, quindi la stanza è poco illuminata. Dovrei prendere le lampadine nuove dalla cucina. Dovrei, ma sono impegnato. L'appuntamento è andato uno schifo e lei mi ha chiuso la porta in faccia. Quindi penserai che mi sono liberato di quello stupido ghigno che avevo stamattina. Ma sono tornato in bagno e, nello specchio, la mia faccia sta ancora ghignando. Se mi tocco in volto non mi sembra di stare sorridendo, ma nello specchio posso vederlo chiaramente.

In quella luce fioca è difficile distinguerlo, però -- hai mai contato il numero di denti che si mostrano quando si sorride? Credo di volerlo fare. Uno, due, tre, quattro -- Non sapevo che la mia bocca fosse così larga. Nove, dieci, undici -- Penso che i basettoni mi starebbero proprio male. I lati della mia bocca si estendono fino alle orecchie. Ancora non mi sembra di stare ghignando. Ma continuo a contare, per curiosità!

Trentasei. Tentasette. Trentotto.

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