Una famiglia benestante di padre, madre e figlio, era solita uscire in barca fin sul mare aperto durante la bella stagione. Il figlio attendeva tutto l'anno quei momenti perché era cieco dalla nascita, e solo sul mare poteva percepire molte belle sensazioni nonostante questo: l'odore della salsedine, il vento fresco assieme al calore del sole, ma soprattutto, la cosa che lui amava sopra ogni altra era il verso dei gabbiani. Era così cristallino che poteva quasi vederli volare, niente lo rendeva più felice del verso di quegli animali.
Un giorno, però, la famiglia fu sorpresa da una forte tempesta che portò la barca troppo lontana dalle coste, fino a farla schiantare sugli scogli di un'isola deserta.
Il padre tentò invano di rianimare la moglie, che aveva sbattuto violentemente la testa, ma riuscì a salvare il figlio dopo molti minuti di tentativi, e questo gli sembrò, nella disperazione, il più grande dei successi. Il telefono cellulare non riusciva a chiamare, decise allora di avventurarsi sull'isola per trovare acqua e cibo perché temeva che la sosta su quell'isola sarebbe stata lunga. Per l'acqua non ci furono problemi, ma forte fu il dispiacere del figlio quando il padre gli comunicò che sull'isola c'era ben poco cibo e che avrebbero dovuto mangiare la carne dei suoi amati gabbiani. Fu tuttavia la scelta giusta, perché passarono prima i giorni e poi le settimane prima che i soccorsi li traessero in salvo.
Il padre e il figlio impiegarono molto tempo per superare la morte della donna che avevano avuto a fianco per tutta la vita, ma alla fine riuscirono a trovare la loro nuova dimensione.
Anni dopo, il figlio, mentre era fuori con gli amici, li sentì scherzare sul fatto che un nuovo ristorante servisse la carne di gabbiano. Il ragazzo, ormai cresciuto, non era più stato in grado di ascoltarne il verso che tanto amava dopo l'esperienza sull'isola e, spiegata la vicenda ai suoi amici, chiese di poter andare a quel ristorante per esorcizzare questo trauma. Loro, comprendendo il problema, acconsentirono volentieri.
Ordinarono tutti quanti la carne di gabbiano, poiché era la prima volta che il ragazzo si apriva così spassionatamente a loro, e volevano dargli man forte mentre faceva i conti con questo grande dispiacere del passato.
Quando le portate giunsero in tavola, i ragazzi ne mangiarono un boccone e non rimasero granché entusiasti.
Il ragazzo cieco, però, stava piangendo.
Aveva capito che su quell'isola non aveva mangiato la carne dei gabbiani.
// Ragazzi, finalmente sono tornataaa.