Quasi dovunque, in ogni edificio esiste un angolo, un minuscolo spazietto a cui nessuno fa mai caso. Può essere quell'angolo della cantina bloccato per anni da un divano malandato; oppure, quel piccolo spazio nella soffitta tra il muro e pile e pile di cassette piene di robaccia che non ti verrebbe mai in mente di riesumare, ma che neppure ti sogneresti di gettar via. Uno spazio che non vede mai la luce del giorno, né nessun' altra luce più in generale. Un luogo dove l'oscurità non domina semplicemente, ma trasuda in ogni angolo dalla sua prigione...
Non si sa di preciso quanto uno spazio debba essere nascosto e dimenticato per assumere questa particolare proprietà, né che specifiche condizioni devono crearsi affinché ciò avvenga.
Ma accade più spesso di quanto si creda...
Quando ciò accade in edifici più nuovi, i proprietari spesso si lamentano di sentire freddo quando si avvicinano a quel luogo, anche in attici supermoderni nella più calda delle estati. Ogni qual volta decidono di dare un'occhiatina per vedere se qualcosa effettivamente c'è, un timore innaturale li assale, e scappano dalla stanza più in fretta che possono. Una volta che ci si allontana, però, il peggio passa, e ci si può anche scherzare su.
Che cosa, però, accade davvero in questi santuari abbandonati dell'oscurità? Non è possibile dirlo. Mentre alcuni angoli hanno rivelato di essere totalmente innocui, alcune anime coraggiose, guardandone altri, hanno perso la loro sanità mentale volgendo ad essi lo sguardo per poco più che una frazione di secondo.
La cosa migliore da fare, in questi casi, è chiudere gli occhi, strappar via ogni copertura dell'angolo, e tenere saldamente stretto ciò che si è tolto. Non importa cosa potresti sentire o percepire, non alzarti, non guardarti intorno, e non osare coprirti le orecchie.
Potresti essere uno dei fortunati sopravvissuti.