A Mind Joke

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Si sentiva strano da tempo. Dalla prima volta che aveva aperto quel gioco. Trovato per caso in soffitta. Ci giocava spesso e aggiornava i suoi fan sulla pagina. Un primo livello, un'enigma. Insomma la storia appassionava tutti. Un giorno come un altro, arrivato a casa, entrò in camera e chiuse a chiave la porta, come al solito. Accese il computer per andare avanti, per sfidare, quel gioco che tanto lo prendeva tanto lo faceva soffrire. I mal di testa sempre più frequenti non erano giustificabili.

Lo sapeva bene Cris... ma non riusciva a fare a meno di giocare, poi i Creepyfans gli davano una mano, lo faceva anche per loro, giocava, giocava e giocava.

Livello dopo livello, oramai conosceva bene il gioco e non si lasciava più prendere in giro. Enigma dopo enigma, soluzione dopo soluzione, domanda dopo domanda.

Oltrepassò tutti i livelli.

Il labirinto.

Il cimitero.

Il corridoio.

Il lunapark.

La villa abbandonata.

La miniera.

Il secondo labirinto.

La libreria.

L'hotel.

La Chiesa.

Il manicomio.

Eccone uno nuovo. Il dodicesimo per la precisione. L'ambiente è il più normale fra i precedenti. Pavimento in legno, mattoni rossi alle pareti. Il classico suono 8bit alle orecchie. Si era abituato Cris, non gli dava più fastidio come agli inizi. Si aggira per la stanza, si guarda attorno, sembra troppo semplice.

Scorge un incavo in una parete sul fondo, si avvicina, la musica comincia a farsi terribilmente più forte, una scritta bianca lo attira 'LOUD', meglio non lasciare spazio alle perplessità, non serve ragionare troppo. Si avvicina e nella lettera O intravede uno smile, le dita gli impongono di avvicinarsi, una quiete interiore lo assale, lo smile sparisce, il suono anche.

'Join the game?

''Yes.'

...

...Prima o poi qualcuno troverà nuovamente il CD contenente A Mind Joke. Sarà così possibile assistere ad un tredicesimo livello, "Il Giullare".

E tu, vuoi ancora giocare?

CREEPYPASTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora