Vivo in una casa molto grande insieme a mia madre, la quale ha sempre avuto una brutta abitudine: quella di mangiare troppi cioccolatini al giorno.Io ero preoccupato, in quanto tempo fa le era stato diagnosticato un leggero diabete, e infatti avevo provato a metterla alla prova dicendole che se fosse riuscita a mangiare un solo cioccolatino al giorno e a far diminuire il diabete, le avrei comprato 10 scatole di cioccolatini ripieni.
Alla faccia del diabete, direte, ma era l'unico modo per controllarla, dato che ogni giorno io contavo i cioccolatini che rimanevano.
Avevo comprato una scatola da 20 cioccolatini e lei ne aveva già mangiati 4, questo significa che ne restavano 16.
Nulla di strano, fino a quando in casa piombò un silenzio agghiacciante, letteralmente, l'atmosfera si fece cupa e gelida e io stavo leggendo un libro davanti al camino, purtroppo, spento in assenza di legna e con accanto la scatola di cioccolatini.
Accorgendomi, inquietato, del silenzio, mi salì come uno stimolo allo stomaco, che emise un piccolo lamento.
In quel momento non avevo fatto proprio caso che anche mia madre sembrava essersi pietrificata in un punto della casa, dato che nemmeno da lei sentivo alcun suono rassicurante.
"Sarà in soffitta a sistemare gli scatoloni, o magari nella vasca da bagno" pensavo, e proseguii il percorso fino alla cucina dove mangiai una buona mela rossa e un bicchiere di limonata.
Tornato in soggiorno notai che erano spariti 2 cioccolatini, e mia madre aveva già mangiato il suo quotidiano.
Allora mi sedetti e continuai il mio libro in attesa che mia madre passasse davanti al soggiorno nel quale le avrei fatto una bella ramanzina. Cominciai a sentire passi lungo il piano superiore, in attesa che mia madre si avvicinasse al soggiorno.
"Eccola!" pensai, si stava avvicinando.
"Fermati, adesso entri e mi spieghi perchè hai mangiato altri due cioccolatini"
Io davo le spalle alla porta, e il suono dei passi si era intromesso nel salotto, proprio dietro la mia poltrona.
Solo silenzio, pensai che mia madre fosse mortificata per l'accaduto e fosse rimasta senza parole.
Mi si gelò il sangue nelle vene nel ricordare che mia madre, quel giorno, non era in casa.