Quello che trovai non furono oggetti di valore, teste di gatto insanguinate o rimasugli di un rituale satanico, bensì, una semplice chiavetta USB.
Ero sorpreso ed incuriosito allo stesso tempo: l’ idea di che cosa avessi potuto trovare in quel piccolo oggetto mi mandava il testosterone alle stelle.
Percorsi il breve tragitto che conduceva alla mia abitazione.
Quella sera i miei genitori erano fuori tutta la notte, la pioggia batteva copiosa sulle finestre ed ogni tanto qualche rumore sinistro mi provocava piacevoli brividi lungo la schiena.
Vista la situazione avrei sperato in un porno amatoriale.
Inserii la chiavetta nella porta USB, produsse un rumore simile a due oggetti rugginosi che sfregano tra loro; sembrava nuova ma a quanto pare doveva essere abbastanza datata.
Dopo qualche minuto si avviò e cliccai, ovviamente, su “Apri cartella per visualizzare i file”.
Rimasi immobile qualche secondo per realizzare ciò che avevo appena visto: c’ era solo una cartella, chiamata “Ghosts”, l' ultima modifica era avvenuta nel 2003 (questo conferma la mia precedente ipotesi).
Non riuscivo davvero a trovare un collegamento fra questo e tutto il resto: il luogo dove l' avevo trovata, gli uomini che erano scappati in fretta e furia, il senso di disagio che provavo mano a mano che andavo avanti ecc..
Comunque, vi cliccai due volte, per poi ritrovarmi davanti a tre video rinominati semplicemente 1, 2 e 3, tutti con estensione .avi.
Non era proprio quello che volevo, né tantomeno quello che mi aspettavo.
La mia mente suggerì di non aprirne nemmeno uno e di lasciar perdere l' intera faccenda ma, la mia mano, sembrava muoversi da sola, spinta dall' eccessiva curiosità.
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Video 1.
Non accadde nulla: con nulla, intendo che lo schermo rimase nero per tutta la sua durata.
Stavo per chiuderlo quando a 9:50 circa sentii un urlo fortissimo di donna che sembrava provenire dalle profondità dell' inferno, era acuto, straziante ed allo stesso tempo disturbato da uno strano statico.
Mi colse all' improvviso, proprio come uno screamer, gelandomi le ossa, impregnando il mio corpo di paura fino alle viscere.
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Video 2.
Questo video non so come definirlo.
Ho sempre pensato che la vera inquieudine andasse cercata nella normalità e ciò che venne riprodotto ne fu la conferma: per i primi minuti l' attenzione era focalizzata su una donna che veniva intervistata, mentre parlava della sua passione per i peluche sembrava distratta da qualcosa, dato che ogni tanto gettava delle rapide occhiate fuori dall' inquadratura. Alla fine il cameraman, distrattamente, appoggia la telecamera in direzione opposta alla protagonista, rivelando un manichino impiccato. L' immagine si sposta bruscamente su un uomo grasso, nudo, su un cavallo a dondolo. Questa sequenza dura diversi minuti ma, stranamente, non sembra che sia una sorta di loop: intendo dire che l' uomo si è realmente dondolato per del tempo, nonostante la cosa fosse molto difficoltosa per lui. Alla fine del video lo stesso uomo viene ripreso in lacrime, accasciato a terra in una stanza completamente buia.
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Video 3:
Qui le cose cominciano a farsi strane (non che prima non lo fossero).
Il video, a differenza del secondo, è di una qualità pessima: questo perchè le riprese sono state fatte da una telecamera di sorveglianza, credo.
Dico credo poiché non so se il luogo sia un ufficio, una scuola o semplicemente una casa, so solo che è dannatamente disturbante.
Il soggetto qui è una ragazza, intenta a sistemare dei fogli in alcuni contenitori, l' ambiente è molto buio e silenzioso quindi suppongo che, ovunque si trovasse, fosse sola.
Dopo un minuto si sente uno rumore grave e molto forte, come se una mano gigante avesse colpito un comune armadietto. La fonte del rumore sembrava provenire dalla parte non visibile della videocamera, la quale emise delle leggere onde di statico quando si verificò l' avvenimento.
La ragazza apparve visibilmente spaventata e dispersa, quando rivolse però gli occhi verso la fonte del rumore, la sua faccia impaurita mutò in un' espressione di puro terrore, emettendo un suono abbastanza simile a quello del primo video, solo un po' più umano. Ovviamente lasciò subito la stanza.
Il video si spostò su un corridoio, si vide in fondo ad esso un porta aprirsi ed una figura femminile correre all' impazzata verso l' inquadratura (probabilmente lì si trovava l' uscita).
Giunta alla possibile via di fuga si bloccò bruscamente, riprendendo la stessa faccia di prima.
Probabilmente la cosa che l' aveva terrorizzata le era riapparsa davanti. Qui lo statico divenne molto pesante.
Appena si voltò per scappare, qualcosa la sbattè violentemente al suolo per poi trascinarla fuori dall' inquadratura.
Dopo uno o due minuti il video si spostò nuovamente su di lei, seduta all' angolo di un muro: muoveva occhi, mani e bocca in modo anormale, come se fosse in preda a delle convulsioni, il suo volto era ricoperto di sangue. Dopo circa trenta secondi di questo straziante spettacolo, la ragazza, con un colpo secco, voltò la testa verso la telecamera, come se stesse fissando lo spettatore, questo accadde per un altro mezzo minuto, prima che il video finisse veramente.
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Non fatemi domande di alcun tipo, non conosco il nesso tra il nome della cartella ed i primi due video, non ne comprendo il senso, né tantomeno ho voglia di pensarci ancora. La mia teoria è che fosse una raccolta di video virali, colmi di messaggi subliminali, messi insieme secondo un preciso ordine, forse però c' era molto altro dietro.
So già che mi chiederete di uploadarli in modo da condividerli con tutti, sappiate che non lo farò MAI, per due motivi: il primo è che li ho cancellati, il secondo è che in qualche modo essi hanno influenzano la mia vita quotidiana, mi hanno turbato nel profondo e non voglio che questo accada anche a voi.
L' unica cosa che mi è rimasta è uno screen del terzo video che ho voluto fare nel caso il materiale originale andasse perduto, come è successo.
Rispettivamente è la scena del corridoio.
Probabilmente non mi crederete o sarò deriso, ma mettetevi nei miei panni: cosa fareste se la finzione si fondesse alla realtà? Se una semplice storia si rivelasse essere un'esperienza dai caratteri terrificanti? Se scopriste che nel nostro mondo c'è ben oltre di quello che siamo portati a credere? Con questi interrogativi vi saluto e vi auguro di non imbattervi mai in quella cartella, nella cartella Ghosts.