Alya teneva stretta la mano di Nino mentre correvano con Chloé per le strade di Parigi, inseguiti da uno sciame di vespe dorate.
Avevano cercato i portatori di cui conoscevano le identità, grazie a Chloé, per pregarli di mettersi al riparo in attesa di ricevere il loro miraculous, ma Ladybug era stata scrupolosa e, a eccezione di Kagami, Kim, Max e Luka, non conoscevano nessun altro supereroe con cui potersi alleare per fronteggiare quell'inaspettato nemico.
«Non dobbiamo fuggire! Ma distruggere quel suo stupido giocattolo!» si lamentò Chloé, mentre correva insieme ai suoi compagni di scuola.
«Accomodati» la sfidò Alya. Senza poteri nessuno di loro sarebbe stato in grado di reagire e l'unica speranza era scappare.Stavano per raggiungere la scuola, là si sarebbero chiusi in un'aula in attesa dei rinforzi, ma un capannello di persone bloccò loro la strada: cittadini colpiti dalle vespe dorate di Miracle Queen che sbarrarono loro l'unica via di fuga.
«Siamo in trappola». Un'affermazione ovvia che scappò di bocca a Nino, nel momento in cui si ritrovarono circondati dai parigini che in più di un'occasione avevano combattuto al loro fianco, ma che in quel momento erano sotto al controllo di quegli insetti luminescenti, accompagnati da Ladybug.
«Ve l'avevo detto, fuggire è inutile» li derise la ragazza osservando le sue prede chiuse in un cerchio sempre più stretto.
«Marinette!» la chiamò a gran voce Alya, fermata da Chloé che si fece avanti tenendosi una mano sul petto.
«Lo so come ti senti Ladybug, l'ho provato anche io. Eri sola e nessuno poteva o voleva capirti, ma tu mi hai insegnato che non è con la rabbia e la vendetta che si ottengono risultati, non commettere i miei stessi errori!».Calò un momento di silenzio. Era difficile sentire Chloé aprirsi tanto, ma i suoi compagni la lasciarono fare, spostando poi la loro attenzione su Ladybug che aveva chinato la testa toccandosi il petto.
«Hai ragione Chloé» mormorò. «Non commetterò il tuo errore». Alzò la testa sfoggiando il sorriso più malefico che avessero mai visto sul bel visino di Marinette e poi allargò le braccia. «Io arriverò fino in fondo e trionferò!».
Le vespe attaccarono e i tre ragazzi si protessero istintivamente a vicenda sebbene non sarebbe servito a nulla. Prima ancora che potessero pungerli, però, quegli insetti dorati vennero respinti da un'ala d'acqua che circondò e protesse Nino, Alya e Chloé. Nello stesso momento una squadra di eroi atterrò intorno a loro e in mezzo c'era l'artefice di quella cupola d'acqua: Ryuko.
Felici di vedere tutti i loro amici, i tre ragazzi esultarono quando tre piccoli kwami colorati si avvicinarono loro con una collana, un bracciale e un pettinino.«Il male trionfa solo grazie all'inerzia delle brave persone» disse Alya indossando la collana.
«Ed è allora che gli eroi alzano la testa e combattono...» proseguì Nino con il bracciale al polso.
«...contro i cattivi, per far trionfare il bene!» terminò Chloé con il pettine appuntato tra i capelli. «Pollen»
«Wayzz»
«Trixx»«TRASFORMAMI!»
Un bagliore variopinto portò altri tre eroi ad unirsi alla squadra di Ladybug completandola. Tutti uniti e con una missione comune: salvare la loro leader. C'erano eroi con cui nessuno di loro aveva mai combattuto, eppure venne loro istintivo riconoscere tutti i compagni di classe che fino a quel momento erano mancati all'appello. Chloè riconobbe nella ragazza con il miraculous del cane, la sua inseparabile amica Sabrina e nel ragazzo con il miraculous del gallo, l'introverso Nathan. Alya, invece, riconobbe subito nelle due portatrici con i miraculous della tigre, del maiale e del topo, Juleka, Rose e Mylene. Andando per esclusione, non fu loro neanche così tanto difficile riconoscere Alix, Ivan e Marc nei portatori del miraculous del coniglio, del bufalo e della capra. Traquemoiselle, Coq Courage, Purple Tigresse, Pigella, Polimouse, Bunnix, Minotaurus e Capri Kid erano gli ultimi eroi che erano stati assoldati dai kwami e da Su-Han per combattere quella nuova minaccia e riportare indietro la loro Guardiana e, anche se alle prime armi, erano decisi a dare il massimo.
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Rewind
FanfictionLa pioggia sconvolgeva Parigi da giorni. Gocce umide che lavavano l'aria, svelavano parole non detto, amori impossibili, segreti profondi. In un tedioso giorno di pioggia, la storia di Adrien e Marinette aveva avuto inizio. Come tutte le storie, per...