18. Resa dei conti

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Mancava poco all'alba, ma il cielo era buio e proprio in quel momento ricominciò a piovere. Prima una goccia, poi due, tre... in breve uno scroscio d'acqua tornò a investire la città di Parigi, immersa nel silenzio più assordante.
I due sfidanti rimasero a lungo a osservarsi, il sangue che scorreva più velocemente, il cuore che batteva all'impazzata, mille pensieri che vorticavano nella testa, entrambi in attesa di iniziare quell'ultimo e cruento scontro.

Ladybug lanciò in aria lo yo-yo e un nuovo Lucky Charm si generò nelle sue mani: una spada nera, quella appartenuta a Dark Blade.

«Ho appena finito di apprendere qualche trucchetto» gli rivelò maneggiando l'arma, più leggera di quanto pensasse. «Inoltre, ho avuto un ottimo insegnante» aggiunse riferendosi a lui.

Chat Noir stava trattenendo il suo impulso di gettarsi nella mischia senza riflettere. Si scrollò di dosso ogni indugio e divise il bastone in due. Se davvero Ladybug aveva memorizzato le sue tecniche, allora si sarebbe dovuto impegnare il doppio. Non le aveva mostrato tutti i suoi trucchi e se voleva vincere, avrebbe dovuto giocarsi tutti i suoi assi nella manica fin dall'inizio.
Osservò la sua avversaria che si era messa di tre quarti tenendo teso il braccio che roteava lo yo-yo come uno scudo, davanti a sé. Chat Noir non provò nemmeno a leggere le sue intenzioni in quella posa, sarebbe stato solo uno spreco di tempo. Nel momento in cui entrambi si sentirono pronti, lo scontro ebbe inizio. Senza esitazione, il supereroe si lanciò contro di lei a testa bassa, caricando come se volasse rasoterra e, giunto davanti a Ladybug, ancora immobile, con una torsione del corpo, colpì in diagonale dall'alto a sinistra con il bastone nella mano destra. Il suo corpo venne deviato dallo yo-yo che lo respinse facendolo acquattare a terra a quattro zampe preparandosi al secondo attacco. Senza indugiare, Chat Noir fece scivolare il bastone che teneva a sinistra, all'interno della sua guardia. Un trucco che gli aveva insegnato Kagami e che non aveva mai avuto occasione di mettere in pratica. Quell'attacco, però, venne deviato dalla spada nera di Ladybug, poco prima che riuscisse a colpirla al fianco. Un attacco a vuoto, ma che gli diede modo di constatare i suoi rapidi progressi e farsi un'idea di come contrattaccare.
Grazie all'impeto del colpo, Chat Noir riuscì a riguadagnare distanza rimettendosi in guardia.
In risposta, Ladybug caricò nella sua direzione roteando lo yo-yo, pronta a lanciarlo. Con quei movimenti, non fu ben chiaro come avrebbe attacco, ma Chat Noir non si lasciò scoraggiare, facendosi guidare dall'istinto si piegò in una mossa evasiva a destra che lo mise in una posizione di vantaggio. Credeva che spostandosi dalla parte di quello scudo vorticante rosa, avrebbe avuto un vantaggio, ma Ladybug si spostò e lasciò andare la sfera rossa roteante che lo colpì in piena faccia.
Dolorante, Chat Noir non demorse e alzò la guardia; quante volte quello yo-yo era atterrato sulla sua testa, per sbaglio o come un rimprovero. Il supereroe non fece in tempo a immergersi in quel ricordo che spada e bastone si incrociarono di nuovo e con più violenza; l'urto fu terribile e scosse il corpo del ragazzo che venne sbalzato indietro, era incredibile come quella ragazza minuta avesse accumulato tanta forza, ma non per quello si sarebbe tirato indietro. Piantando le unghie a terra, Chat Noir riuscì a non cadere e atterrò in piedi dopo una capriola a mezz'aria. Non attese che fosse di nuovo in guardia, Ladybug attaccò impugnando la spada nera che riluceva delle gocce di pioggia e si avvicinò a gran velocità costringendo Adrien a usare entrambe le parti del bastone per proteggersi da quella serie di colpi concatenati; schivò di riflesso gli attacchi che arrivavano da ogni direzione, finché non intercettò l'ultimo colpo alto, lanciando un attacco con la destra.
L'impatto generò un assordante stridio di metallo e il contraccolpo sbalzò indietro Ladybug.

«Hai imparato molti trucchi in breve tempo» constatò Chat Noir, mentre riprendevano fiato.
«E questo non è niente!» rispose orgogliosa, lei, tornando all'attacco.

Si ritrovarono di nuovo a scambiarsi una serie di colpi a catena a grande velocità, lei parava gli attacchi con lo yo-yo e lui deviava i suoi con il bastone. Lo stridio del metallo dettava il ritmo della battaglia, erano colpi deboli che stavano protraendo inutilmente uno scontro che avrebbe dovuto finire subito.
Chat Noir indietreggiò, puntò il piede sull'asfalto bagnato e con un urlo rabbioso tornò all'attacco abbandonando ogni precauzione e colpendo con entrambe le estremità della sua arma. Simili a proiettili lanciati a raffica, i bastoni del supereroe si abbatterono su Ladybug, veloci come la luce. Lei indietreggiò e roteò lo yo-yo per proteggersi. Per lui non aveva importanza e continuò ad attaccarla in ogni direzione cominciando a metterla in seria difficoltà.

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