Parte 12

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Harusen cercò di essere più delicato possibile tolse gli indumenti di Yui sporchi di sangue e cominciò a lavarlo. Adesso che era pulito notò che il viso era pallido e se anche non tremava più violentemente era sempre incosciente.

Il piccolo drago assomigliava un po' ad Harusen, per via dei lineamenti anche se più delicati, ma quei pochi cappelli erano di un bianco candido come quelli di Yui, ma gli occhi dorati. Era molto più piccolo di un normale cucciolo di drago e il suo aspetto era insolito...

Dopo la nascita il cucciolo di drago impiegava circa un'anno per modificare il suo corpo da drago a bambino e nel corso del tempo il genitore cacciava e rigurgitava per lui il cibo semi digerito.

- Ti rendi conto?- chiese Tanan sconvolto - Non è un drago normale!- esclamò.

Harusen sapeva che suo figlio non era normale, ma era pur sempre suo figlio e già l'amava.

- Esco a prendere della carne fresca, tu resta qui, posso contare su di te?- chiese Harusen.

- Sai che sono dalla tua parte, ero qui proprio per avvisarti... ci sono molti che non apprezzano il tuo comportamento, se non trovi i colpevoli ti ritroverai ad affrontare dei nemici anziché dei fratelli! Stai attento pure a Dix... credo che abbia puntato la tua piccola fata... - gli disse con tono preoccupato. - Anche se sono l'ex-capo per il momento non ho nessuna intenzione di attaccarti per il titolo di capo, ma Dix non è dello stesso parere... se non fai qualcosa non sarà solo il titolo e la fata ad essere in pericolo... - disse cullando il piccolo.

- Non ho nessuna intenzione di perdere... ho molte cose a cui tengo...- disse Harusen.

Il drago rosso uscì portando con sé arco con frecce e il coltello. Una battuta di caccia per cercare carne fresca per il neonato.

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Il piccolo non faceva altro che piangere, per quanto cercasse Tanan non riusciva a carmarlo.

Per il piccolo masticava i pezzi di carne più teneri, ma a parte spoccargli il musetto di sangue e pezzetti di carne il piccolo non mangiava.

- Fai smettere quel coso di piangere!- ordinò Yui.

- Quel coso è tuo figlio!- esclamò Tanan con tono arrabbiato.

Yui si alzò dal letto barcollando.

Tanan era sorpreso anche se stava visibilmente male la sua forza di volontà era forte.

- Quante volte devo dire: noi fate non mangiamo carne!- gli urlò- Se continui a dargli solo carne risci di ucciderlo.- dichiarò Yui con rimprovero.

La fata con lentezza prese una mela la sbucciò e cominciò a pestarla nel mortaio, la mise in una garza e poi l'appoggiò nella bocca dell'esserino.

Il piccolo cominciò a succhiare.

- Non dargli solo carne, gli hai fatto venire mal di pancia. Noi fate non mangiamo carne perché per noi è velenosa... il nostro stomaco è molto delicato... se mangiassi carne di qualunque tipo morirei tra atroci dolori. - gli spiegò.

Poi cercando di resistere tornò a coricarsi.

Tanan rimase sorpreso, ma ormai il giovane era di nuovo in uno stato d'incoscienza.

Harusen tornò dalla caccia con un coniglio e con sua grande sorpresa il piccolo non piangeva.

- Non dargli molta carne... le fate non mangiano la carne perché per loro è velenosa...- si limitò a dire Tanan.

- E tu come fai a saperlo?- chiese Harusen stranito.

- La detto lui...- disse indicando l'altra stanza.

Harusen mise il coniglio sul tavolo e si recò da Yui, gli toccò la fronte e questo svegliò il giovane.

- Ti senti meglio?- domandò.

- Sono dei bambini...- disse Yui.

Harusen non capì gli tastò il corpo e sentire se vi fosse un altro bambino, ma l'unica cosa che fece era causare dolore al piccolo principe.

- Sto male, cosa fai?- chiese con un filo di voce.

-Tu hai detto che c'erano dei bambini.- disse il drago.

- Chi ha messo sottosopra il fienile e chi ha ucciso le galline e i maialini sono due persone diverse... le fate che cerchi sono dei bambini... il responsabile della morte di quei animali è un drago...- disse Yui cercando di riprendere il controllo di se stesso.

Se avesse continuato a non mangiare e sentirsi solo male sarebbe morto nel giro di uno o due giorni. Aveva bisogno di cibo e acqua. Per riprendere le forze non poteva usare i suoi poteri perché era già al limite delle forze e sapeva bene che varcare quel limite l'avrebbe ucciso.

- Ho bisogno di mangiare, ma non darmi cipolle crude.- l'avverti Yui - Sai cucinare qualcosa che non sia carne?- gli chiese - Sai distinguere gli ortaggi o per te e tutto rape?- chiese Yui guardando dolcemente.

- Mi dispiace, ma io non mangio nessun tipo di rapa!- rispose Harusen.

Yui guardò il soffitto, quella risposta era più che chiara, ma alzarsi nuovamente per mettere in pratica le sue doti culinarie anche se poche era un dolore atroce.

- Quando ero piccolo... io e mio fratello accompagnammo nostro padre in un paese umano, era stato invitato e non poté fare a meno di andarci...- disse Yui.

I suoi occhi si velarono di lacrime, ma Harusen non disse nulla.

- Io e mio fratello eravamo inseparabili, facevamo tutto insieme... quel giorno decisi di uscire dal castello umano, vi era una festa e la piazza era illuminata da lanterne di carta e vi erano bancarelle con cibo di ogni tipo... un signore offrì a noi uno spiedino... io avevo così tanta fame che mangiai quel cibo togliendolo dalle mani di mio fratello che stava per mangiarlo... dopo due tre minuti il tempo esatto di poter avere un bicchiere d'acqua e bere... cominciai a sentirmi male...- disse.

Non era facile per lui ricordare, ma Harusen rimase zitto ad ascoltare senza fargli premura. Anche Tanan si era avvicinato per ascoltare, il piccolo finalmente dormiva tranquillo nella cesta succhiando la mela.

- Ero in preda ai dolori più atroci e mia madre che era anche lei una fata elementantale usò i suo poteri su di me... non si risparmiò e io guarii, mio padre era così felice che mi abbracciò... le mie ali... erano bellissime... avevano i colori rossi, bianchi, oro e nero che si mescolavano in un disegno astratto molto bello... mio padre abbracciandomi... frantumò le mie ali... adesso ci sono solo le cicatrici...- disse ormai vedeva tutto sfocato un po' per il dolore e un po' per le lacrime - Se mangiassi anche solo per sbaglio un piccolo pezzo di carne, anche se il mio cibo fosse anche solo in contatto con della carne... io morirei... sono troppo debole per guarirmi da solo.- gli disse - Ho bisogno che tu stia attento a cosa tocchi non voglio morire, mangerei qualsiasi cosa, ma non cipolle crude... ti prego ho fame.- disse quasi come una supplica.

- Se ti accontenti di quel poco che so cucinare posso cucinare io qualcosa, ma tu sei disposto a mangiare?- chiese Tanan.

Quella domanda non era solo una semplice domanda fatta per Yui. Tanan guardava Harusen e aspettava una sua risposta.

- Sì, padre ti prego...- disse Harusen in risposta.

Yui rimase in silenzio era troppo stanco e affamato per cercare di chiedere e capire altro, era stato abbastanza difficile confessare quello che era accaduto.

La Fata Bianca E Il Drago Cremesi♡ Completa♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora