La Fata Bianca E Il Drago Cremesi♡ Completa♡

Parte 3

Il paesaggio era magnifico, era la prima volta dopo tanto tempo che non voleva, l'ultima volta fu quando era piccolo, teneva le mani di suo fratello per paura di  cadere. La sensazione delle sue ali aperte erano un bel ricordo che aveva portato dentro di sé per molto tempo, ma ormai si era  dimenticato...

La sensazione dell'aria fresca sul viso e sul suo corpo, era una sensazione indescrivibile. Gli mancava volare.

Il paesaggio era molto piccolo essendo in quote più elevate. Le fate non riuscivano a volare così in alto. Faceva freddo per essere la fine estate e senza pensare troppo si accoccolò meglio sulla zampa del drago che era caldo come un tizzone ardente.

Il drago l'ho guardò e poté notare un certo ghigno sulla sua bocca che lasciò quasi scoprire i denti bianchi come perle e pericolosi.

- Piccola fata...- disse stringendo più saldamente la presa su di lui.

Se prima aveva un po' di spazio per poter essere comodamente seduto, adesso lo spazio sembrava drasticamente diminuito. Sembrava che volesse stritolarlo.

- Tu non sai proprio in che guaio tuo padre ti ha cacciato... - disse con un tono di voce gioioso.

A Yui sembrava che il drago provasse piacere.

- Tu adesso appartieni a me, il tuo sangue, il tuo corpo, tutto ciò che sei appartiene a me.- ammise - Ubbidirai a miei ordini, farai tutto ciò che ti dico, qualsiasi cosa sia tu la farai...- disse il drago. - Se non mi ubbidirai sarò ben felice di rompere le tue delicate ossa.- ammise felicemente minaccioso.

- Cosa dovrei essere... uno schiavo?- domandò Yui incollerito.

- Sì!- esclamò- Sei solo una piccola fata e la tua vita dipende esclusivamente da me.- ammise Harusen con un ghigno poco rassicurante.

Yui ebbe un brivido, ma non centrava nulla né il freddo né la paura. Ebbe un brivido di piacere. Avrebbe dovuto essere furioso a quelle parole, avere paura per la violenza che avrebbe subito. Ma non riusciva a togliersi dalla mente la prima parte del discorso che gli era sembrata dannatamente eccitante. Se solo non fosse stato un drago grande e grosso, gli sarebbe piaciuto cadere tra le sue braccia.

-Io non mi sottometto così facilmente. Puoi ferirmi o farmi del male, ma non mi spiegherò. - disse aveva sempre un'orgoglio da mantenere.

- Tu forse non vuoi capire la tua vita dipende da me...- disse e poi fece un sorriso - Forse così capirai.- disse.

Il drago aprì la zampa e fece cadere Yui nel vuoto.

Il cuore del giovane era spaventato, gli mancava il fiato a causa della precipitazione.

- Apri le tue ali e vola!- gli ordinò il drago.

L'aria era fredda, la sua pelle veniva ferita. Il drago accanto a lui aveva chiuso le ali e precipitava anche lui nel vuoto.

- Apri le tue ali!- gli ordinò per la seconda volta.

- Io non ho le ali!- gli gridò guardando la pupilla del drago.

Come faceva a non avere le ali... le fate albine non posseggono ali...

Harusen prese la fata con entrambe le zampe e lo chiuse come in uno scrigno. Aprì le ali e riprese quota. Volando tranquillamente sconvolto.

- Non pensare che io abbia cambiato idea su di te!- ammise Harusen- Adesso tu mi appartieni ancora di più, e sappi che nessuno dei miei simili sarà disposto a prendere le tue difese.- gli disse - Sarò molto felice di sentire le tue urla di dolore quando ti schiaccerò sotto il peso del mio corpo.- disse con un senso di soddisfazione.

Era ancora scosso da ciò che era successo. Per un'attimo si era visto sfracellato nella terra sottostante. Cadere nel vuoto era il suo peggio incubo che si realizzava.

- Non ho intenzione di offenderti, ma ti ripeto: non ho nessuna intenzione di sottomettermi a te.- disse con molta calma.

La voce calma e lo sguardo serio della fata facevano venire ad Harusen i brividi lungo la spina dorsale, più diceva che non aveva intenzione di obbedire più sentiva dentro di sé l'inquietudine di fargli del male.

Le montagne del Quademar erano state superate ed erano proprio all'interno del territorio dei draghi.

Yui continua a tremare dentro di sé anche se cercava di non farlo vedere. Il suo cuore si rallegrò quando vide che piano piano stavano scendendo di quota.

Si vedeva un villaggio...

Come era possibile che in quei luoghi ci fosse un villaggio...

- Siamo arrivati!- esclamò il drago.

Com'era possibile che erano arrivati? Erano nella piazza centrale del villaggio.

Una serie di cottage di legno dalle diverse forme ma più o meno della stessa dimensione.

E animali che erano semi liberi in quelle che dovevano essere proprietà singole. Tra un cottage e l'altro vi era una recinzione fatta di un steccato di legno.

Yui era sorpreso.

Il drago lo lasciò cadere nel vuoto, ma era una distanza di mezzo metro da terra.

Yui rotolò, con la caduta si fece male alla spalla e si massaggiò.

Poco distante da lui atterrò il drago e ciò che vide Yui lasciò il ragazzo a bocca aperta.

Dove prima vi era un maestro drago dall'aspetto esageratamente grande vi era un uomo imponente e soprattutto nudo...

Yui guardò intontito da ciò che vi era davanti a sé. L'uomo raccolse un paio di pantaloni di lino che vi erano a terra e l'indossò senza badare alla  faccia esterrefatta della fata.

Harusen si avvicinò al giovane. I loro visi erano così vicini che l'uno respirava il respiro dell'altro.

- Cosa c'è piccola fata, è la prima volta che vedi un uomo nudo? Se vuoi più tardi avrai modo di ammirarmi in privato.- gli disse con tono provocatorio.

Yui non si era accorto, ma qualcuno prese una ciocca dei suoi capelli. La fata si voltò. Era circondato.

Per paura indietreggiò e finì per  scontrarsi contro il petto di Harusen...

- Ha i capelli bianchi.- disse uno sorpreso.

- È un ragazzino.- disse un'altro.

- Ha un buon odore... ma...- si allontanò velocemente sentendo sul ragazzo il sentore del sangue del capo.

Yui era incredulo erano tutti uomini forti dall'aspetto impressionante, ma Harusen era il più alto e più minaccioso. Si sentì quasi minacciato dalla presenza di tutti quei esseri che lo guardavano come una preda da braccare.

- Cos'è questo assembramento?- chiese uno di loro facendo largo con violenza.

I suoi occhi erano carbone talmente erano neri e il suo aspetto spaventava Yui più di quello di Harusen.