Irius
Sentii la vibrazione del mio cellulare provenire sul comodino di fianco al mio letto, sbuffai aprendo gli occhi, destandomi dal mio sonno, in modo fastidioso, passandomi una mano sul viso, mentre con l'altra l'allungavo per prendere il cellulare, che stava squillando incessantemente.
-Che succede? Spero ci sia un'ottima scusa, dato che sono le tre di notte, ragazzo.-
-Signore, ce stato un problema al locale.-
-Che problema?-
-Un cliente.-
-Lo avete sistemato?-
-Si, nel seminterrato.-
-Bene, domani me ne occuperò, ce altro?-
Chiesi con voce infastidita, mentre lanciavo uno sguardo alla mia bambina, che stava dormendo profondamente, abbracciata al suo cuscino, e la testa appoggiata al mio petto muscoloso, facendomi spuntare immediatamente un sorrisetto divertito.
-No signore.-
-Bene.- Dissi, staccando subito dopo la chiamata, posando il cellulare sul comodino.
Vidi mia moglie muoversi con fare agitato per poi aprire i suoi splendidi occhi di scatto.
-Ehi..- Sussurrai, allungandomi verso di lei, accarezzandole dolcemente il viso, notando il terrore nel suo sguardo.
-Sei a casa, qui con me mia piccola fatina.-
Come se quelle parole, le fecero rendere conto di dove si trovasse, e no nel suo incubo, la vidi tirare un sospiro di sollievo, passandosi le mani sul viso.
-Che hai sognato?-
Mi misi su un fianco, appoggiando il gomito sul cuscino, e con la mano mi sorreggevo la testa, mentre presi ad accarezzarla sotto la maxi maglia che indossava, accarezzandole dolcemente la pelle vellutata del ventre, fino a salire verso i suoi soffici e pieni seni, sentendo il suo corpo rilassarsi al mio tocco.
-Non lo so.. Non mi ricordo.. Mi ricordo solo di una sensazione di angoscia, infatti mi sento così.. Forse è meglio che non mi ricordo.-
Disse, spostando le mani dal viso, volgendo lo sguardo verso il mio.
Le passai delicatamente l'indice lungo il suo nasino aggraziato, notando lo sguardo con una nota di terrore.
Non mi piaceva.
-Era solo un sogno amore mio.-
-Lo so, ma non mi piace la sensazione che mi ha lasciato, come se avessi l'ansia per qualcosa, deve essere stato veramente orribile. Sono contenta di non ricordarmelo, e che mi abbia lasciato solo una sensazione di disagio, senza ricordi.-
La sentii tirare un sospiro, mentre continuavo ad accarezzarla con dolcezza, mi abbassai con il viso verso al suo, in modo che i suoi occhi erano incollati hai miei, mentre le lasciavo un piccolo bacio sulle labbra.
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A DARK LOVE
FanfictionQuesta storia è puramente inventata, i fatti non sono veri, ma frutto di fantasia! Avvertenze: La storia presenta scene di sesso spinte e di violenza!