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Irius
Scesi le scale del mio ufficio, nel mio locale "La Discesa Del Piacere", dopo aver visionato i filmati della scorsa notte, del fottuto bastardo che aveva tentato di fregarmi.
-"Povero fottuto bastardo, nessuno fotte il Diavolo e pensa di passarla liscia."-
Mi diressi come un fottuto re, verso il corridoio dove portava alla scala del sotterraneo, dove avvenivano "cose".
Mi accesi una sigaretta, ispirando il fumo, buttandolo fuori facendo distendere i miei nervi, anche se non c'era cosa migliore che scopare con la propria donna, per sentirsi fottuta mente rilassato, ma in mancanza della mia piccolina, dovevo ricorrere ad altro.
-"Oh si.. Quell'altro non gli sarebbe piaciuto, al fottuto bastardo che si trovava di sotto, ciò che gli avrei fatto."-
Ghignai sadicamente del mio stesso pensiero, già immaginando come mi sarei divertito.
Un altro corpo sarebbe sparito e nessuno avrebbe fatto domande, dato che qui avevo un grosso potere.
Avevo il nostro sistema in mano, io e mio fratello ci eravamo sparsi anche oltre oceano, parecchi della giustizia erano sul nostro libro paga.
Nessuno avrebbe indagato ho fatto domande, se non voleva fare una brutta fine.
Scesi la lunga scalinata, arrivando dove c'era quel pezzo di merda legato a una sedia, che stava attendendo il mio arrivo.
-"L'arrivo del suo Diavolo personale"- e sicuramente avrebbe pregato ogni Santo in cielo, per essere salvato dalle mie mani insanguinate.
Ispirai il fumo per poi gettarlo fuori, parandomi di fronte al pezzente che aveva tentato di fottermi.
-Allora: io non amo molti giri di parole, quindi fottuto coglione arriviamo subito al dunque, mi è stato riferito e visionato da me, che oltre a non aver voluto pagare la mia puttana per il suo servizio, e dopo averle messo le mani addosso senza il suo consenso, ti sei preso la briga, di avere la fottuta convinzione di fregare una bustina di coca, "la mia coca", e uscire di qui indisturbato, non sapendo che qui è tutto supervisionato, senza che voi lo sappiate, proprio perché odio i bastardi che cercano di fottermi. Quindi sai cosa succede a chi osa fare una cosa del genere a me?-
-La prego io..-
-Fa silenzio. Non ti ho dato il permesso di parlare ammasso di merda.-
Mi girai posando la sigaretta ormai finita nel posacenere spegnendola, mentre mi avvicinavo verso l'armadio contenente i miei "giocattoli" afferrandone qualcuno, andandoli a posare sul tavolo di legno.