Irius
Quel pomeriggio mi trovavo al capanno vicino al fiume e al bosco, quel terreno era mio, e nessuno osava andare a vedere cosa ci fosse o cosa facessero.
Li creavamo la mia migliore droga che vendevo sulla mia isola e oltre oceano.
Ero andato a controllare come procedeva la produzione, dato che fra tre giorni, avrei spedito il jet a New York per il boss locale, che mi aveva chiesto una grossa quantità, come faceva ogni mese.
Fra qualche settimana sarei dovuto andare a New York, e avrei portato anche la mia piccola fatina, uno dei miei alleati dava una festa, Daniel il bosso locale di New York, e avevo l'obbligo di essere presente, e con me anche la mia donna.
Ne avrei approfittato per un paio di giorni fuori, da solo, lontano da rotture di coglioni, solo con la mia bellissima donna e nessun altro.
In mia assenza Sirius si sarebbe occupato lui delle altre cose, una volta tornato sull'isola dopo la festa.
Avevo bisogno di passare un po' di tempo da solo con la mia piccolina, che sfortunatamente non avevo potuto portare a fare il viaggio di nozze, per colpa del mio "lavoro" che doveva andare avanti sotto la mia supervisione.
Avevamo delle consegne da fare e io avevo delle consegne da ricevere, inoltre dovevo controllare il mio locale.
La mia vita era questa, ma l'amavo.
Ero potente avevo la donna della mia vita al mio fianco, mi sentivo un fottuto re oscuro, che dominava su ogni cosa, accrescendo il suo potere di anno in anno.
Ed era così.
Da quando avevo preso io in mano il potere di famiglia, le cose erano migliorate e cambiate di anno in anno, avevo acquistato sempre più potere e alleati ma allo stesso tempo guadagnato nemici, che non amavano tutto questo potere che avevo nelle mie mani.
Ma me ne preoccupavo il giusto, dato che chi osava sfidarmi, finiva puntualmente sotto terra.
Entrai nel capanno, controllando i miei uomini a lavoro, mentre andavo verso i borsoni che stavano riempiendo.
-Signore, abbiamo quasi finito di riempire i borsoni da spedire a New York.-
-Bene, non accetto ritardi, entro domani pomeriggio deve essere tutto terminato, la sera farò partire il jet per la consegna al boss di New York.-
-Certamente signore, non si preoccupi.-
-Per lo smercio nel mio locale come siamo messi?-
-Abbiamo appena finito di chiudere i due borsoni, pronti per mandarli alla "Discesa Del Piacere".-
-Bene. Chiamate Odi, ditegli che un paio di quelle bustine, vanno consegnate hai nostri agenti.
State attenti di chiamare uno dei nostri, mi è giunta voce questa mattina, che al nuovo distretto ci sono un paio nuovi e non sono dei nostri. Mi raccomando di non fare cazzate, se non volete avere un incontro ravvicinato con la mia calibro 38.- Dissi, con voce dura, mentre guardavo ognuno di loro, vedendoli abbassare la testa in segno di rispetto e assenso, mentre mi dirigevo fuori di li, andando verso la mia macchina, dove mi stava aspettando Ivory alla guida.
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A DARK LOVE
FanfictionQuesta storia è puramente inventata, i fatti non sono veri, ma frutto di fantasia! Avvertenze: La storia presenta scene di sesso spinte e di violenza!