Stella
Questa mattina ero andata insieme a Irius per la visita di controllo, e oddio avevo visto per la prima volta il mio piccolo fagiolino, ero così felice.
Stando alla dottoressa ero di due mesi, e la gravidanza procedeva alla grande, stavamo bene entrambi.
Ancora non ci credevo che dentro di me, stava crescendo il nostro bambino.
Ero ancora nella fase, mamma fra le nuvole.
Ero così felice, avevamo visto il nostro piccolo tesoro, che avevamo creato insieme grazie al nostro amore, ero colma di gioia.
Peccato che poi Irius subito dopo, mi aveva dovuto riaccompagnare a casa, perché aveva ricevuto una chiamata da uno dei suoi uomini ed era dovuto andare via.
Mentre mi stava riaccompagnando, avevo deciso di chiamare mia cognata, e chiederli se nel pomeriggio le andava di vederci e andarci a prendere qualcosa di caldo al nostro bar preferito, e aveva accetto, e ora eccoci qui, mentre stavo dicendo della grandiosa notizia, che fra sette mesi sarebbe diventata zia!
-Dio tesoro, sono così felice per voi!-
-Grazie amica mia, lo sono anch'io.
Ancora non ci credo, stamani ho visto il mio piccolo fagiolino, sono così felice, che stento ancora a crederci che sia tutto vero.-
-Lo è tesoro, lo è. Ma ti capisco, quando è desiderato un figlio e il tuo desiderio si realizza, stenti a crederci che sia vero, e che non sia tutto un sogno che potrebbe svanire.-
-Si è così.-
Dissi, sorridendole, mentre il cameriere veniva a prendere le nostre ordinazioni.
-Signore, cosa vi porto?-
-Allora per me, una cioccolata a latte con panna.-
-Per me una cioccolata fondente e anche a me con panna, grazie.-
-Arrivano subito.-
Sorridemmo gentilmente al cameriere, che aveva preso le nostre ordinazioni, mentre spostavo lo sguardo al tavolo più in fondo, dove si trovavano Igor e Oleg che stavano prendendo un caffè.
Erano entrati anche loro, comprensibile con questo freddo stare in macchina non era proprio il massimo.
-A proposito, Sirius mi ha detto che ci sarà un festa di Natale anticipata, con uno dei loro alleati a New York, e che siamo stati invitati.-
-Si? Irius ancora non mi ha detto nulla, ma forse non ne ha avuto occasione, anche per la bellissima notizia che gli avevo dato l'altro giorno. Siamo ancora nella fase, "Mio Dio è tutto vero?" Che forse non ci ha pensato.-
Dissi, mentre mi sfilavo il capotto di dosso, che ancora non mi ero tolta, mettendolo sul divanetto di fianco a me.
Vidi il cameriere di prima servirci le nostre ordinazione, andandosene subito dopo, così da poter continuare a parlare liberamente.
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A DARK LOVE
FanfictionQuesta storia è puramente inventata, i fatti non sono veri, ma frutto di fantasia! Avvertenze: La storia presenta scene di sesso spinte e di violenza!