"Visto Potter? Avevo ragione io!" disse Blaise ghignando divertito.
Draco si mise in fretta la giacca chiedendo spiegazioni.
"Potter stava cercando disperatamente la Granger, allora gli ho detto che si stava dando da fare con te, ovviamente scherzavo, ma Potter non capisce le battute evidentemente, quindi si è messo a cercarla ancora piú nervosamente fino ad arrivare qui. E vedo che la mia battuta tanto battuta non era" spiegò Blaise ridendo.
Harry era senza parole.
"Zabini sei un idiota come tutti voi Serpeverde! Harry cosa succede?" chiese Hermione sistemandosi i vestiti meglio possibile.
L'amico guardò sprezzante Draco, poi divenne una furia: "Succede Hermione che il tuo migliore amico, Ron, è stato avvelenato! Aveva per sbaglio ingerito un filtro d'amore e l'ho portato da Lumacorno. Peccato che ha poi bevuto il veleno scambiato per idromele. E tra l'altro quella bottiglia doveva essere data a Silente. È la seconda volta che tentano di ucciderlo! E scommetto che c'entri tu brutta serpe figlia di mangiamorte!" tuonó Harry.
A quelle parole Draco non ci vide più della rabbia e iniziò a sua volta ad urlare.
"Stupido orfano sfregiato, preferisco essere figlio di mangiamorte che essere te, ottuso, idiota, grifondoro. Come osi accusarmi cosí, non hai idea di nulla!"
Il ragazzo aveva ormai le lacrime agli occhi.
Hermione non ce la faceva più.
"Basta!" urlò: "Blaise portalo via" aggiunse.
Il Serpeverde fece cenno di si allontanadosi con Draco, rosso di rabbia, con gli occhi iniettati di sangue e gonfi dal pianto.
"È veró ciò che hai detto Harry?"
Il ragazzo fece cenno di si: "Ora è in infermeria".
Hermione si asciugò le lacrime.
"Andiamo allora".
I due Grifondoro si incamminarono verso l'infermeria.
Intanto Draco e Blaise erano arrivati al dormitorio Serpeverde.
Draco entró come una furia spaventando diversi alunni dei primi anni.Daphne e Theo videro la scena e, quando Draco si chiuse in camera, lo seguirono.
Il ragazzo era una furia, buttava a terra libri, lampade e vestiti, incurante di tutto. Si tolse brutalmente la camicia stropicciata, esponendo il Marchio Nero. Lo vide riflesso allo specchio. Si fece ribrezzo. Aveva sopportato tanto, non ce la faceva più.
Daphne si fece raccontare tutto da Blaise e, capendo la gravità della situazione, si fece lasciare da sola con l'amico. Lei sapeva cosa fare.
Il ragazzo era disperato, la sua pelle era arrossata e i suoi occhi luccicanti per le lacrime.Daphne lo abbracciò e Draco scoppiò a piangere fra le sue braccia. Ne aveva bisogno. Per un attimo sentì il desiderio di essere fra le braccia di Hermione e si maledisse per quel pensiero.
Daphne si scostó dall'abbraccio e lo guardò: "Che Potter fosse un idiota si sapeva, ma perchè stai cosí male?" gli chiese.
"È troppo Daphne. Ho quasi fatto uccidere Weasley questa volta. Io... non posso, non voglio farlo" rispose Draco fra le lacrime. Avrebbe voluto aggiungere "E voglio Lei", ma si limitò a pensarlo.
Daphne capì a cosa si riferisse e non rispose. Poi Draco continuò:
"Ti prego lasciami da solo ora".La Greengrass gli sorrise, gli stampò un leggero bacio sulla guancia e uscì.
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LASCIA CHE SIA || DRAMIONE
FanfictionDurante il sesto anno ad Hogwarts, un nuovo inaspettato inizio porta due anime opposte a congiungersi. Quando l'oscurità minaccia ogni cosa, l'amore trionfa. Lui, Draco. Lei, Hermione. Il loro, un amore eterno.