Era passata poco più di un'ora quando qualcuno svegliò Hermione: Ron.
Quando la ragazza lo vide si ricompose subito.
"Cosa vuoi Ron?"
"Volevo chiederti scusa... Ginny mi ha aiutato a ragionare. Ho esagerato prima".
Era mortificato, Hermione se ne accorse: "Grazie, apprezzo le tue scuse" gli disse sincera.
Ron le venne più vicino e l'abbracció. Abbraccio che Hermione ricambiò felice. Era il suo migliore amico, in fondo.
"La cena è finita, vieni in dormitorio con noi?" chiese ancora il ragazzo. Hermione fece cenno di no indicando Draco dormiente. Voleva stargli vicino finchè poteva. Ron sembrò capire e se ne andó.
Poco dopo il Serpeverde cominciò a risvegliarsi con la sua innata lentezza. Aprì gli occhi con difficoltá, ma notò subito la presenza della Grifondoro accanto a lui. Sorrise nel vederla. Hermione sinaccorse subito che fosse sveglio e lo aiutò a sedersi.
"Buongiorno furetto, come stai? Ricordi qualcosa?"
"Sto bene e sì, ricordo tutto e giuro che se ne avessi il tempo crucerei Potter" disse Draco stropicciandosi gli occhi come un bambino.
In quel momento arrivò Madama Chips: "Oh signorino Malfoy, vedo che si è svegliato! Appena in tempo per la cena" disse l'infermiera appoggiando su un tavolino accanto al letto due piatti caldi.
Hermione la ringraziò e l'infermiera lasciò i due ragazzi da soli. I due iniziarono a mangiare quando Draco si interruppe.
"È vero quello che hai detto mentre dormivo?"
Hermione arrossì violentemente.
"Sei un farabutto Malfoy! Dovevo immaginare che fossi sveglio!"
Draco sorrise: "Mi dispiace Granger, davvero. Avrei voluto anche io esserti amico, ma poi è successo quello che è successo ed è stato più facile fingere di odiarti e fare la mia parte. Ero troppo piccolo e ipnotizzato da mio padre per capire".
Hermione sorrise comprensiva. Stava finalmente riuscendo a capirlo. Intravide il Marchio Nero dalla manica della camicia e s'intristì. Le difficoltá continuavano ad esserci.
Draco sembró accorgersene. Istintivamente si guardò il braccio e in quel momento si ricordò.La missione!
Si alzò di scatto rimettendosi i suoi vestiti incurante della presenza della ragazza."Che stai facendo? Devi riposarti!" disse Hermione, ma il Serpeverde, ancor prima che la ragazza potesse aggiungere qualcosa, era giá fuori dall'infermeria. La ragazza lo seguì.
"Draco vuoi spiegarmi che ti è preso?"
Il ragazzo continuava a camminare velocememte. Hermione cercó di fermarlo, ma non ci riuscì. Draco continuava a camminare imperterrito.
"Hermione tu non capisci. Tornate in infermeria, va nel dormitorio o da qualsiasi altra parte. Per favore, sta lonana da me. Avvisa Potter, la McGranitt o chi vuoi tu, ma per favore vattene".
Solo in quel momento si fermó, girandosi verso la ragazza. Hermione lo guardó in volto: aveva le lacrime agli occhi. Sembrava spaventato.
"Ti prego, non stare da sola nei corridoi".
"D-Draco io... non capisco, cosa succede?"
Intuiva che stava per succedere qualcosa di molto serio e pericoloso, ma cosa?
"Hermione ti prego fa come ti dico. Questa notte arriveranno e io non potrò proteggerti. Il mio destino sta per compiersi".
La ragazza in quel momento capì tutto. Sentí le lacrime iniziare a sgorgare dai suoi occhi insieme a piccoli e trattenuti singhiozzi. Non le sembrava vero.
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LASCIA CHE SIA || DRAMIONE
FanfictionDurante il sesto anno ad Hogwarts, un nuovo inaspettato inizio porta due anime opposte a congiungersi. Quando l'oscurità minaccia ogni cosa, l'amore trionfa. Lui, Draco. Lei, Hermione. Il loro, un amore eterno.