~CAPITOLO 2: AVVICINAMENTI~

654 15 0
                                    

Draco era rimasto sorpreso dall'invito della Granger. Lui, Draco Malfoy, lei, Hermione Granger. Era confuso e senza parole.

S'incamminò verso la Sala Grande, non voleva fare tardi, era sinceramente curioso di cosa la ragazza volesse dirgli.

Nella Sala Grande non c'era più nessuno, la Grifondoro non era ancora arrivata. Draco si sedette al tavolo dei Serpeverde e cominciò ad aspettare impaziente.

Dopo pochi minuti la vide entrare: "Era ora Granger. È scattato anche il coprifuoco, te ne sei accorta?"

La ragazza lo guardò indispettita, poi si avvicinò e si sedette di fronte a lui:
"Buongiorno anche a te Malfoy, sempre simpatico vedo" gli disse mentre accendeva alcune candele della sala.

Il Serpeverde notò in quel momento che Hermione aveva i capelli bagnati che le cadevano ordinati sulle spalle. Non potè fare a meno di ammettere che fosse davvero bella.

"Buona sera semmai Granger". Lei gli lanció un occhiataccia. Per Draco era divertente farla arrabbiare, lo era sempre stato.

"Mi spieghi perchè siamo qui Mezzosangue? Cosa volevi dirmi?"

"Beh io... in realtà non so... ecco..."

Era davvero imbarazzata e Draco lo capí subito:
"Beh, dato che siamo qui qualcosa dovrai pur dirmi no?"

Hermione lo guardò fisso. Ormai era così imbarazzata che guardarlo fisso negli occhi non le faceva nemmeno effetto. Doveva trovare un argomento, qualcosa.

D'un tratto le venne in mente: poteva cercare di scoprire qualcosa per conto di Harry. Si giró verso Malfoy pronta ad agire, quando lo vide fare una smorfia di dolore. Hermione non capiva.

Draco invece sapeva perfettamente cosa stava succedendo: il Marchio Nero aveva cominciato a bruciargli e fargli male, sempre di più, diventando insopportabile.

Si accasció a terra, aveva le lacrime agli occhi. Nonostante gli fosse già capitato, non riusciva ancora a sopportare quel dolore. Ogni volta si ritrovava a pezzi, più debole e triste di prima.

Hermione si sedette per terra vicino a lui. Era preoccupata, confusa, lo vedeva soffrire e lo vedeva forse... impaurito.

"Draco cos'hai? Che ti succede?" chiese apprensiva.

Draco la guardò per un attimo negli occhi.

Lo aveva chiamato per nome.

In quel momento un'altra fitta lo fece sussultare. Doveva allontanarla prima che potesse scoprire tutto:
"Vattene" disse cercando di alzarsi senza riuscirsi.

Lei restó impassibile.

"Vattene ho detto!" ripeté esausto, ma lei non gli diede retta.

"Ti devo portare in infermeria, non puoi stare così".

Draco sobbalzò: no, non poteva. Avrebbero scoperto tutto. Doveva correre ai ripari.

"Piton..." sussurró.

"Chiama Piton".

Hermione non se lo fece ripetere due volte e andò a cercare il professore.

Draco si ritrovò da solo. Non avrebbe voluto che la Granger lo vedesse in quello stato. In un attimo gli tornó in mente una scena che avrebbe voluto tanto dimenticare.

Mancavano solo due settimane al rientro ad Hoghwarts. Draco era al Malfoy Manor con Daphne Greengrass e Theodore Nott.

Daphne era una ragazza forte, con un carattere deciso che teneva testa anche al Re delle Serpi. La considerava la sua migliore amica in quel mondo così freddo.

LASCIA CHE SIA || DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora