~CAPITOLO 13: LA PARTE GIUSTA~

475 13 2
                                    

I sottili raggi del sole filtravano da una piccola finestra nella stanza, illuminando le figure di due ragazzi felicemente stretti l'uno all'altra.

Hermione fu la prima a svegliarsi. Diede un leggero bacio sulla fronte del ragazzo ancora dormiente. Si scostó delicatamente da lui mettendosi seduta, stropicciandosi gli occhi sbadigliando.

Guardò il ragazzo: i raggi del sole lo rendevano ancora più bello. Si alzò lentamente rivestendosi. Uscì dalla tenda per prendere un po' d'aria. Si sedette sotto un albero beandosi del fresco mattutino. Ripensó alla notte appena passata.

Era felice.

Finalmente le cose prendevanouna piega migliore. Non c'era tempo peró di vivere a pieno quella felicitá. Erano in guerra e loro erano in pericolo.

Hermione chiuse gli occhi per rilassarsi, scaldandosi con i tiepidi raggi del Sole. Fu una voce a ridestarla.

"Lo sai Granger che è maleducazione abbandonare le persone la mattina senza svegliarle?"

Hermione aprì gli occhi e guardó Draco avvicinarsi a lei ancora assonnato.

"Che oltraggio Malfoy..."

Il ragazzo si sedette di fianco a lei. Hermione si appoggiò a lui, chiudendo gli occhi per rilassarsi.

"Salazar! Hermione sei gelata!"
La ragazza gli fece una smorfia.

"Dobbiamo contattare Harry il prima possibile..."

"Agli ordini Granger, ma prima... volevo chiederti una cosa... Mi dici cosa ti è preso ieri? Quando ci siamo smaterializzati nella Londra babbana".

Hermione si incupì: "Ci siamo smaterializzati... davanti a casa mia, o almeno, era casa mia... Ho cancellato la memoria ai miei genitori. Non volevo che... soffrissero per la mia morte e non volevo che il Signore Oscuro potesse far loro del male".

Una lacrima solcó la sua guancia.

Draco capí e l'abbracció: "Ti prometto che quando tutto sarà finito torneremo lì e faremo tornare la memoria ai tuoi genitori, okay?"

Hermione annuí asciugandosi le lacrime.

"Ora rientriamo e scriviamo questo dannato messaggio a Potty" concluse il ragazzo alzandosi.

Entrarono nella tenda. Hermione si mise a preparare l'occorrente per quei giorni mentre Draco scrisse il messaggio per Harry:

Non caro Potty,
La Granger sta bene, è preoccupata per te e lenticchia e vorrebbe raggiungervi il prima possibile quindi siete pregati di rispondere il più presto possibile.
Draco Lucius Malfoy

Il ragazzo inviò il biglietto, poi andò da Hermione.

"Fatto" le disse abbracciandola.

Hermione si lasciò cullare da quell'abbraccio.

"Mentre aspettiamo cosa intende fare signorina Granger?" continuò malizioso il ragazzo.

La Grifondoro sorrise mettendogli le braccia attorno al collo: "Mi dica lei Signor Malfoy".

"Se vuole glielo mostro" disse Draco baciandola.

"Mi sembra perfetto" concluse Hermione ricambiando il bacio.

Finalmente riuscivano a viversi, un po' alla volta, lontano da quella guerra.

Intanto ad Hoghwarts la paura regnava sovrana. Fra i Serpeverde in particolare regnava il caos.

Daphne era più sfuggente del solito e tutti sembrarono notarlo. Theo non sapeva cosa fare. Si confidava con Blaise, ma non trovava soluzione. Il moro era stanco di quella situazione e, un giorno, decise di agire.

LASCIA CHE SIA || DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora