~CAPITOLO 23: NESSUNA SOLUZIONE~

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Draco lesse velocemente la lettera.

"Astoria, dimmi che è uno scherzo"

La ragazza non osò rispondere.

"Dimmi che è uno scherzo!" urlò di nuovo Draco.

Tratteneva le lacrime.

"Non può essere... Salzar ma perchè?!" sbottó alzandosi.

"Io... non lo so" disse Astoria sedendosi a terra affranta: "Come faccio?" aggiunse prendendosi la testa fra le mani.

Draco non la sentiva nemmeno. Non sentiva nulla. Sentiva solo un forte vuoto. Stava andando tutto troppo bene. Draco se lo sentiva.

Lui non era destinato alla felicità.

Astoria continuava a piangere come un fiume in piena.

Draco sembró ricordarsi di dove fosse.

"Hai parlato con tuo padre?"

"Non ancora... penso... penso andrò con Daphne quando ritornerà a casa".

"Bene, puoi parlarci..."

"E cosa gli dico Draco? Lo sai come funziona..."

"Inventati qualcosa,Merlino!" urlò il ragazzo.

Astoria lo guardò dritto negli occhi.
Il Serpeverde si rese conto di aver esagerato. Lei non aveva colpe. Era nella sua stessa situazione.

"Scusa" disse subito: "Pensi che... potresti convincerlo?"

"No, ma... posso provare. Posso inventarmi qualcosa. Posso chiedergli di lasciarmi tempo, di lasciarmi scegliere, Merlino! Perchè a me.?!" sussurró Astoria tornando a piangere.

Draco cercò di addolcirsi nonostante fosse furioso.

"Smetti di piangere e alzati. Troveremo un modo... parlerò con mio padre" disse freddo.

"Smettila di fare l'indifferente. So che non lo sei".

"Sei perspicace Astoria".

"E tu sei uno stronzo".

Astoria si alzò cercando di asciugarsi le lacrime. Si diresse di fronte ad uno specchio della camera: si odiava.

Odiava quel mondo. Cosa poteva fare?

"Cos'è successo con Blaise?" chiese poi Draco.

"Non ti riguarda" rispose lei fredda mentre cercava di sistemarsi i capelli.

"Invece si!"

"No, invece no! Vai a chiedere a lui se ti interessa" rimbeccò lei voltandosi verso di lui.

Aveva ragione. Draco riversava su di lei il dolore che stava provando.
Non voleva più parlarle, sentire la sua voce. Voleva stare da solo. Voleva capire cosa fare.

Senza dire una parola, uscì dalla camera sbattendo la porta, lasciando Astoria sola e disperata.

Nella Sala Comune Serpeverde Draco si sentì soffocare. Vide un sacco di facce curiose guardarlo. Sentì il peso delle lacrime che minacciavano di uscire. Senza pensare a nulla tornò sui suoi passi ed entró nuovamente in camera della piccola Greengrass.

Astoria lo guardò confusa, ma subito si rese conto di cosa Draco stesse provando. Dolcemente, si avvicinó a lui e lo abbracciò.

Draco trattenne con tutto se stesso le lacrime, ma ricambiò quell'abbraccio di cui tanto aveva bisogno. Sentì di voler stare con Hermione.

Già, Hermione. Come gliel'avrebbe detto? Le avrebbe spezzato il cuore, l'avrebbe spezzato a se stesso.

Avrebbe rovinato tutto. Lo sapeva.

LASCIA CHE SIA || DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora