12. La verità

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Sono passati due giorni. La maggior parte del tempo sono stata con Thor e Loki, ma sono riuscita anche a conoscere altra gente, sembra gente molto buona e carina.

Loki è un po' distaccato quando siamo in pubblico, ma spesso mi cercava senza darlo a vedere. Mi fa piacere la sua presenza, e spero di non sbagliarmi su di lui. La trovo una persona molto sulle sue, ma temo di sentire qualcosa dentro di me che mi fa uscire fuori di testa.

Oggi dovrebbe finalmente tornare Odino. Da stamattina lo sto aspettando insieme a Thor, e tra poco sarà ora di pranzo, quindi spero venga il prima possibile.

"Siamo sicuri che venga?"
"Mantiene sempre ciò che dice, quindi si"
Continuo a guardare il panorama davanti ai miei occhi della città, fino a che dopo circa 5 minuti non torna Odino.
"Alleluia" sussurro senza farmi da Thor.

Andiamo alla sala del trono, in cui Odino si è già messo comodo.
"Salve" faccio un inchino.
"Salve. Mio figlio mi ha detto che ti ha portata qui per ricevermi, e che era una questione urgente"
"Esatto..."
"Qual è questa questione?"

Spalanco gli occhi non sapendo che dire, mentre mi giro verso Thor.
"Lei...è Desirè Parker. Siamo qui per parlare dei suoi poteri. Il Dottor Stephen Strange, che fa parte degli Avengers, ha visto qualcosa riguardante questi ultimi" spiega Thor. Nel frattempo arriva anche Loki.

Odino abbassa lo sguardo. Riesco a percepire la sua preoccupazione, le gocce di sudore scivolargli giù dalla fronte.

"Desirè..." sussurra il mio nome.
Guardo Thor con espressione interrogativa. Lui mi fissa senza dire altro.
"È un piacere rivederti"
Il re mi guarda con un leggero sorriso, mentre io continuo a non capire.

"Chiedo scusa...in che senso, ci siamo già conosciuti?"
"In pratica, in teoria no"
"Potrebbe spiegarsi meglio?"
Lui prende una boccata d'aria, e comincia a spiegare.

"Quando eri piccola, io ero in missione sulla terra. Eri una piccola neonata, di pochi mesi. Ti trovai da sola, in una casa, a piangere. I tuoi genitori non c'erano, e non furono più trovati, ma questo lo sai. Cosi ti presi con me e ti accudii un po', fino a quando non trovai la tua famiglia; i tuoi zii, insieme a tuo fratello di un anno. Ti lasciai a casa loro, e qualche anno dopo tuo zio morì".

"Si, questo particolare purtroppo lo ricordo bene. Ma cosa c'entra questo con i miei poteri?"
Odino si passa le dita tra la barba, distogliendo lo sguardo da me.
"I tuoi poteri...non li hai dalla nascita"
"Come...ho sempre saputo questo io".

Le gambe iniziano a cedermi, le caviglie a prudermi e le mani a solleticarmi. Sento i miei poteri che vogliono uscire da ogni parte del mio corpo; il colore e le fiammate verdi acqua si fanno vedere sul palmo della mano, ma cerco di rilassarmi.

"Te li ho donati io questi poteri, più precisamente...il mio regno e i miei figli"
"Thor e Loki?!" chiedo incredula. Come è possibile che io abbia acquisito i poteri da questi tre?

"È complicato da spiegare. Come ti ho detto, ero in missione su Midgard. In qualche modo, essendo appena nata, prendendoti con me quei giorni e portandoti ad Asgard sei riuscita a prelevare del potere dalla città, in poche parole. Questo, anche grazie ad altri due bimbi piccoli, i miei figli"

Mi era capitato tutto questo e io non ne avevo idea. Non mi ha mai detto nulla nemmeno mia zia, non ne sapevo niente.

"Ora che hai avuto la spiegazione che volevi, puoi tornare a casa. Ma se vuoi, sarai la benvenuta".
Odino non mi piace. Non mi convince. Cosi annuisco semplicemente, andandomene fissando a terra e respirando a fatica.

Sento dei passi dietro di me; Thor e Loki mi stanno seguendo, ma io non mi giro indietro a guardare. Mi dirigo fuori quella sala, dopodiché le guardie chiudono le porte, e io mi poggio ad una colonna cercando in tutti i modi di respirare normalmente.

"Desy, tranquilla"
"Ok, ora mi...mi calmo"
Thor mi poggia una mano sulla spalla, e Loki mi guarda con una seria, e preoccupata espressione.

Inizio a respirare più piano, e mi riprendo dopo poco.
"Va meglio. Solo che sapere questo dopo 18 anni...è strano da pensare, molto"
"Non preoccuparti"
"Non è nulla di grave" aggiunge Loki.
"Beh, grave no. Però mi sono stranita".

Lui fa spallucce annuendo. Probabilmente non ha capito la mia difficoltà nell'accettare questa cosa subito.
"Vorrei andare a casa"
"Certo" dice Thor togliendo la mano e andando a prendere le mie cose. Loki è rimasto qui con me con gli occhi fissi sul pavimento.

"Hey, ci possiamo sempre vedere"
"No"
"Non vuoi?" inizia a salirmi un po' di malinconia.
"Non sempre, non sarà sempre possibile"
"Ha detto Odino che sono la benvenuta, e inoltre tu con quell'arcobaleno puoi venire quando vuoi" ridacchio cercando di sistemare la situazione.
"Ci proverò, se ne avrò voglia. Ma io non sarò il benvenuto su Midgard".

Thor cessa i nostri discorsi passandomi lo zaino.
"Grazie" sussurro "verrete a trovarmi?" chiedo anche a Thor, cosi da convincere ancor di più Loki. Lui annuisce.
Non so perché io lo stia facendo, o perché sto cercando in tutti i modi di farglielo fare. Non riesco nemmeno a controllare la mia mente da tutti i pensieri e i sentimenti. Non so nemmeno quali siano questi sentimenti...

🤍Spazio autrice:

Bella gentee, finalmente sappiamo dei poteri della nostra protagonistaaa. Siete contenti? Vi piace?
Ovviamente Desirè ci ha messo un attimo a capire tutto questo, ma riuscirà ad accettare la cosa. Ora tornerà a casa dal fratello e dagli Avengers!
Se vi piace la storia votate, e aggiornerò il prima possibile <3

The Perfect Villain || LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora