34. Mai dire mai

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È passato esattamente un mese dalla nascita della bambina, e abbiamo deciso di festeggiare, cosi io non sono andata al lavoro.

Dopo aver fatto un bel pranzetto ricevo una chiamata. Il telefono inizia a squillare, cosi chiedo scusa e mi alzo da tavola per andare verso il bagno e rispondere a Colin.

"Come mai non sei venuta al lavoro?"

"Morgan compie un mese, abbiamo fatto un pranzo insieme" inizio a giocherellare con un tubetto di crema.

"Va bene. Ti va di vederci oggi?"

"Ok Colin. Ci vediamo alle 16:30 al parco" chiudo velocemente la chiamata tornando da Stark. Torno sorridendo al tavolo, continuando a mangiare il mio piatto di pasta.

"Verso le quattro e mezza esco con Colin, vi avverto se torno per cena"
"Ok tesoro" risponde Pepper facendo il solletico alla piccola.
"Sta sera bisogna parlare" mi avverte Tony, alzando un sopracciglio.
Degludisco dopo aver annuito; capisco quando è serio, e fa paura. Cosi decido di sparecchiare e prepararmi per uscire.

Incontro Colin dove gli avevo detto, che mi aspetta su una panchina.
"Vieni, andiamo da una parte" mi prende per mano tirandomi via. Inizio a ridere seguendolo, mentre i capelli mi sfiorano il viso lasciandomi quella sensazione di solletico.

Dopo una piccola corsa arriviamo alla fine del parco, davanti ad una recinzione.
"Scavalchiamo" afferma il ragazzo cominciando ad arrampicarsi. Stessa cosa faccio io accanto a lui, lasciandomi cadere sul prato lentamente con i miei poteri.
"Bella la vita cosi, eh?" ridacchia lui lasciandosi all'indietro.
"È da molto che non uso i miei poteri sai? Mi fa molto strano..."
"Oh, beh ora non ci pensare" sorride mettendomi il braccio attorno al collo.

Inizialmente dubito, poi mi lascio andare stringendogli la mano mentre camminiamo.
Arrivati davanti un grande strapiombo, riusciamo a vedere tantissime case, palazzi, tutto ciò dall'alto, ed è bellissimo.

"Come hai trovato questo posto?"
"Ho consegnato un ordine qui vicino" ridacchia sedendosi a terra. Lo imito, mettendomi accanto a lui, ad osservare il panorama in totale silenzio per un po'.

"Come sta Morgan?" chiede lui con voce tremante.
"Bene. Che hai freddo?"
"No che non ho freddo" ridacchia.
"Stai tremando" metto una mano sulla sua gamba. Lui prende quest'ultima, mettendola sulla sua guancia. Poi avvicina il viso a me, toccando le mie labbra con le sue.

Dopo qualche secondo, torno sulla terra e mi sposto velocemente, chiedendogli scusa e scappando via.
Corro più veloce che posso, con le lacrime a rigarmi il viso per poi scivolare via accompagnate dal vento.

Mi fermo guardandomi attorno, senza sapere dove mi trovo, con la borsetta e il cuore in mano.
Passo le mani sotto gli occhi asciugando le lacrime, guardo il cielo e chiedo scusa. Chiedo scusa a Loki.

"Non sono ancora pronta" urlo singhiozzando "non ce la faccio senza te, non posso sostituirti". Le parole si bloccano in gola prima di uscire, e i singhiozzi mi fermano il fiato.

Qualcuno si avvicina a me, mettendo una mano sulla mia spalla.
Non lo conosco, ma è un uomo abbastanza grande che tenta in tutti i modi di calmarmi. Capisco di avere un attacco di panico, e mi siedo piano piano a terra, sfiorando l'asfalto con le mani tremanti.

"Tutto ok signorina?" dice l'uomo dopo un po', notando che la situazione si stava calmando. Annuisco mentre guardo il pavimento, e mi giro indietro per assicurarmi che non ci fosse Colin.

Ringrazio il signore e, dopo essermi ripresa del tutto, mi alzo diretta verso casa.
Le lacrime asciutte sul viso mi lasciano gli occhi rossi, mentre Pepper apre la porta chiedendomi cosa è successo. Entro dentro senza risponderle, mi siedo sul divano e poggio la borsetta.

"Non posso farlo"
"Cosa non puoi fare tesoro" la donna si siede accanto a me.
"Loki. Non riesco a non pensarci, non riesco a crearmi una nuova vita con Colin" incrocio le dita, iniziando a giocherellarci come al solito. Pepper, con occhi stanchi, mi circonda con le sue braccia.

"Non devi farlo se non te la senti. Hai bisogno di ancora più tempo, non importa quanto questo sia" ad interromperla è Morgan che si è appena svegliata piangendo. La madre va a prenderla e la poggia dolcemente sulle mie braccia.

Le tocco il nasino facendo un controno con il dito, e lei smette di piangere, guardandomi con occhi enormi.
"Segui il tuo cuore" sussurra Pepper guardandomi. Le sorrido, e dall'angolo sbuca poi Tony, che ha sentito tutto.

"Ha ragione" si siede accanto a noi "nessuno ti costringe, tu devi scegliere" mette una mano sulla mia spalla. D'istinto, porgo la bambina a Pepper e abbraccio il signor Stark.
Rimane impassibile, finché dopo pochi secondi non mette le sue braccia attorno al corpo, stringendomi forte.

"Mai dire mai" è la sua ultima frase.

🤍Spazio autrice:

Giuro che è l'ultimo capitolo cosi noioso! Hahahah. Anche se ora sappiamo che Desirè non riesce proprio a lasciare andare Loki...
Nel prossimo ne vedremo delle belle, a presto <3

The Perfect Villain || LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora