28. Sola

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21 giorni dopo:

Alzo la testa dal tavolo, stropicciando gli occhi e cercando di mettere a fuoco ciò che avevo davanti; mi ero addormentata senza rendermene conto, sul tavolo con la testa sopra le braccia incrociate. I capelli fanno sempre più schifo. Li pulisco come posso.
Conto i giorni, e perfino le ore. Sono passati 21 giorni e 497 ore da quando è successa la catastrofe e abbiamo lasciato Titano.

In qualche modo, il signor Stark e Rocket sono riusciti a mettere a posto la navicella, ma non per molto. Infatti dopo poco ha smesso di funzionare, e stiamo fluttuando nello spazio senza una meta.

Sento la mancanza di Peter più di quanto pensassi. È la persona che mi è sempre rimasta a fianco per tutta la vita, e non averla vicina per più di 24 ore mi distrugge.

A volte è come se riuscissi ancora a sentire la presenza di Loki, che arriva quatto quatto in silenzio senza che io me ne accorga, che era pronto a cercare in ogni modo di aiutarmi per come poteva.

Scaccio via i pensieri con un brusco movimento della mano e mi avvio verso Stark e Nebula che stanno giocando a qualcosa.

"Ciao Desirè"
"Ciao signor Stark" ricambio il saluto con la poca voce che mi esce dalla gola.
"Abbiamo quasi finito le poche scorte che avevamo" annuncia Nebula.
"Siamo fottuti" faccio spallucce sedendomi nuovamente su una sedia.

Arriva Rocket, anche lui ormai quasi pelle ed ossa. Tony fa paura; la pelle debole e cadente, è dimagrito tantissimo e la barba gli è cresciuta. Io ho le occhiaie, i polsi sono diventati più piccoli di quanto erano e ancora più secca di prima.

"Va bene, io vado in stanza" Stark si alza a fatica per andare probabilmente a registrare con la maschera di Iron man anche questa giornata, come fosse un diario.

Rimango con Nebula che mi schiocca due dita davanti per attirare la mia attenzione.
"Terra chiama Desirè"
"Io direi più...spazio chiama Desirè" si intromette ridacchiando Rocket, facendomi sfuggire un sorriso.
"Ci sono" mi alzo lentamente in piedi.

"Temo che tu debba venire" aggiunge poi il procione, facendomi segno con la zampetta di andare verso di lui.
Arriviamo alla sala di comando, in cui c'è anche Tony intento a guardare fuori. Sbircio un po', forzando gli occhi, e l'unica e più importante cosa che vedo è una forte luce venire verso di noi.

"Stiamo per morire?"
"Non penso" risponde Rocket con un sorriso. Infatti, la luce arriva a noi rivelando una ragazza dai capelli biondi, che vola nello spazio come se nulla fosse e brilla di luce propria, come una stella.

Ci sorride iniziando a spingere la nostra navicella.
"Invece, siamo salvi" mi prende la mano Rocket, mentre io inizio a lacrimare. Per la prima volta dopo molto tempo, queste sono lacrime di gioia.

***

La stella vivente ci fa tranquillamente atterrare sulla terra, fino al quartier generale degli Avengers. Tocchiamo finalmente terra, e incontro a Tony corre Pepper, mentre io vengo sorretta da Steve prima di cadere, sussurrando "Desirè, mi sei mancata".

"Sei pelle ossa. Siete, pelle ossa" il capitano si gira a guardare Tony.
"Ho perso il ragazzo" dice quasi in lacrime Stark "e lei suo fratello. Le ho fatto perdere suo fratello"
"Tony, l'abbiamo perso" tenta di risolvere Steve.
"Abbiamo fallito tutti" aggiunge Nebula.

Io rimango a guardare, mentre Pepper abbraccia Tony e lo porta dentro il quartier generale. Steve mette il mio braccio sul suo collo aiutandomi a seguire loro due, ed entrati dentro attaccano sia me che Tony ad uno strano aggeggio.

"Ti sentirai meglio" mi sorride Steve.
"Meglio si, ma non bene" guardo impassibile il pavimento "ho perso mio fratello, e ho perso Loki".
Dopo un sospiro da parte di Cap, comincia a parlare.
"Natasha mi ha detto che tu e Loki-"
"Si stavamo insieme Steve" lo interrompo "ho bisogno di un abbraccio" scoppio in lacrime mentre Steve non esita neanche un momento a soddisfare la mia richiesta, piegandosi mentre sono seduta.

Mi porta con questa sedia a rotelle fino alla sala principale, in cui Tony e altri ci stavano aspettando; la stella vivente scopro chiamarsi Captain Marvel, poi ci sono Rocket, Nebula, Natasha, Bruce e Rhodes. Infine, in una parte all'angolo della stanza, vedo Thor.

"Thor" sussurro sorridendo di gioia. Steve lo chiama per farlo venire da me, ma il dio ci mette un po' per convincersi. Si trovava in quell'angolo con le mani incrociate e lo sguardo basso.

Finalmente si avvicina a me, prendendomi lentamente la mano e stringendola al suo petto.
"Mi dispiace cosi tanto"
"Dispiace anche a me" rispondo pensando a quanto possa mancargli il fratello "facciamoci forza insieme per lui. Promesso?" metto l'altra mano sopra le sue che tenevano la mia.
Si limita ad annuire, sorridendomi con occhi deboli, pieni di rammarico, prima di un lungo abbraccio.

"Thanos è scomparso attraverso un portale da 23 giorni. Non riusciamo a trovarlo, non sappiamo dove possa essere" comincia il discorso Steve.
"È riuscito nel suo intento; eliminare il 50% della popolazione" continua la vedova nera.

"Chi è scomparso" chiedo guardando Steve. Lui con un telecomando attiva uno schermo sopra al tavolo che mostra tutti coloro che sono scomparsi. Tra questi, vedo Bucky, Scott, Wanda e persino mia zia.

"No" sussurro, ripetendolo cosi tante volte da portare Natasha a zittirmi, mettendomi un dito sopra le labbra.
"Hey, rilassati" mi scalda con un leggero sorriso.
"Scott, Bucky, non possono essere scomparsi" mi sforzo di non piangere "e anche May".

Natasha mi fissa con sguardo cupo, cercando di sorridermi.
"Belli i capelli" noto questi ultimi color platino. Tento cosi di distrarmi, ma poco dopo continuano a parlare di Thanos e di questa situazione.

"Dov'eri tu quando avevamo bisogno di te?" chiede Stark quasi ironico a Captain America.
"Ero a combattere con Thanos. Ti ho dato il mio numero, non mi pare tu l'abbia usato-"
"Come potevo?! Da come ci siamo visti l'ultima volta, quanto saresti stato contento di vedermi?" sbotta Tony.

Steve incupisce lo sguardo, quasi sussurrando. "Non è il momento di parlarne"
"Non è mai il momento". Noto solo ora che Stark si era alzato. Si siede nuovamente, con molta cautela, mettendosi una mano alla fronte.

"Dobbiamo riuscire a rintracciare Thanos. Potremmo avere un'idea" Steve si gira verso Natasha.
"Utilizziamo le gemme per portare tutto come prima" mi viene un lampo di genio.
"Esattamente" conferma Steve sorridendo.

Riesco a fare un sorriso, facendomi forza di  continuare, di sconfiggere il titano.
"Spacchiamo il culo al grassone".

🤍Spazio autrice:

Hey! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se l'aria che c'è tra gli Avengers non è delle migliori. Proverò a pubblicare presto un altro capitolo, voi votate per farmi sapere come va la storia, a presto <3

The Perfect Villain || LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora