29. Le gemme

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"Vi dirò io dov'è Thanos" spuntò fuori da un angolo Nebula, aprendo un ologramma della terra sul tavolo.

"Al giardino. Lo ripeteva sempre mentre...montava ogni parte del mio corpo" i suoi occhi neri sembravano un profondo buco nero.
"È stata individuata un'altra e unica forte energia, come quando Thanos ha schioccato le dita. Ma sta volta...è stata trovata su questo pianeta" Rocket mostrò un diverso pianeta sull'ologramma.
"Ha utilizzato di nuovo le gemme" arrivò alla conclusione Natasha.

Questo successe qualche giorno fa; ora ci troviamo sulla navicella, pronti ad andare a trovare Thanos. Io mi sono ripresa, mentre il signor Stark è ancora debole e non è potuto venire.

Atterrati sul pianeta, la prima a scendere è Captain Marvel, seguita da me e poi tutti gli altri. Mentre camminiamo, le sue mani brillano, e l'espressione è cupa.
Le mie sopracciglia sono inarcate e gli occhi rossi e fumanti, mentre dalle mie mani esce il colore dei miei poteri.

Trovato un piccolo capanno, ci fiondiamo dentro, e mentre Captain Marvel blocca Thanos, tutti noi altri ci mettiamo lì davanti a lui, assicurandoci che non scappi. La stella vivente, Carol, tiene Thanos dal collo, stringendo forte.

"Mi avete trovato" inizia a ridere lui "ma inutilmente"
"Perché hai utilizzato le gemme" chiede la vedova nera.
"Volevo dare un senso a quello che ho fatto" fa molte pause durante il suo discorso "non potevo lasciare tutto sospeso in aria-"
"Brutto stronzo" mi faccio spazio tra gli Avengers "se non parli subito ti faccio ritrovare un albero conficcato su per la gola" alzo le mani formando palle di colore verde acqua.

Thor mette una mano sulla mia spalla facendomi indietreggiare, ma io guardo fissa il titano.
"Mi hai portato via tutto" dico; la mia voce è un misto tra l'incazzatura e il pianto, mentre trema ad ogni parola.

Lui mi guarda senza fare alcuna espressione, per poi finire il discorso.
"Ho usato le stesse gemme per distruggerle. Ho utilizzato il potere su loro stesse".

Il dio del tuono non aspetta ancora; prende il suo nuovo martello e punta alla testa del titano. Ma Steve inizialmente lo ferma, bloccando la mano di Thor. Cosi io tolgo la sua mano, lasciando che il martello tagli di netto la testa del titano.

***

Sono passati giorni dalla morte di Thanos, forse un paio di mesi, o tre; non passa un giorno in cui io non pensi a tutto ciò che è successo. A volte vado a casa, cercando di sistemare, ma non riesco a rimanere lì sola per molto, e ogni volta torno sempre da Stark.

Mi ha ospitato da lui, cosi che io non rimanga completamente isolata. Gli altri sono spariti, ci siamo divisi tutti, non riuscendo a convivere con questo senso di colpa.

La mia mente è altrove, cosi distratta che mi ero dimenticata che domani è il mio compleanno. Sarà il più brutto della mia vita, senza Peter. Senza qualcuno che mi stia accanto. Il signor Stark è l'unico che mi è rimasto.

"Cosa vorresti fare domani?"
"Non lo so, niente. Cosa dovrei fare" rispondo giocherellando con una penna, fino a che non me la toglie dalle mani.
"Hey! Stavo giocan-"
"Non puoi startene come una mummia anche il giorno del tuo compleanno"
"Faccio 19 anni, non 10" rispondo impulsiva. Alzo lo sguardo scusandomi, e Tony mette una mano sulla mia spalla.

"Andremo a pranzo fuori" decide tutto da solo, andandosene quasi saltellando vincitore.
Alzo gli occhi al cielo sorridendo, e continuo a passare la penna da una mano all'altra, finché non decido finalmente di mettere dell'inchiostro sul foglio e di cominciare quindi a scrivere, disegnare e scarabocchiare per passare il tempo.

Come ogni giorno inizio a sentire strane presenze con me, tant'è che ormai ci ho fatto l'abitudine. Spero che in qualche modo possano essere coloro che non ci sono più. Vado avanti con questo pensiero, osservando tranquillamente come la mia mano si muove da sola sul foglio a fare questi strani disegni.

Pepper mi chiama per cenare, e per fortuna oggi loro due sono di buon umore, contagiando anche me. Inizio a bere un po' di birra, distrattamente. Finisco una bottiglia intera, e dopo tanto tempo mi sento più sollevata.

Inizio a scherzare e a ridere con Tony, ma quando si accorge della bottiglia finita mi porta subito in stanza.
"Signor Stark, sto bene!"
"Lo so, ma si è fatto tardi" mi fa sedere delicatamente sul letto.

Ora sto molto meglio, d'altronde era solo una bottiglia di birra...ma mi ha fatto sentire viva. Mi metto nel letto salutando Stark e ridendo guardando il soffitto. Tengo stretto il telefono a me, senza ascoltare nessuna canzone, ma semplicemente canto io le prime cose che mi passano per la testa, e a mezzanotte chiudo la luce della lampada sul comodino e faccio finta di nulla.

🤍Spazio autrice:

Ci troviamo nel periodo dopo la morte di Thanos, quindi nel periodo del blip. Chissà cosa succederà...fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, a presto!

The Perfect Villain || LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora