Capitolo 10

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Il giorno seguente, Hermione decise di porre fine alla sua vita da reclusa, tornando a dare una mano al bar. Mentre puliva per l'arrivo dei clienti, ne approfittò per parlare con Zelma della confessione di Charlie e di quello che sentiva al riguardo.

<< Tesoro, sarò sincera. >> disse la donna, con fare materno. << Se ricambiavi i suoi sentimenti, perché allontanarlo in quel modo quando avresti potuto dirgli la verità sulla tua identità? Avrebbe capito. >>

<< Perché non sono quello che desidera il suo cuore. >> sussurrò Hermione. << Mi piace il modo in cui mi fa sentire ma non credo di poter essere così meschina da fargli una cosa del genere. Comunque non c'è più alcun pericolo, gli ho spezzato il cuore e l'ho cacciato via senza una spiegazione, probabilmente non lo rivedrò più. >>

<< E la carriera nel settore dei draghi? >> chiese Zelma.

<< Troverò qualcos'altro. >> alzò le spalle la ragazza. << Nel frattempo continuerò ad aiutarti qui. >>

<< Mi dispiace ma non funziona così. >> disse Zelma. << Mi hai detto che sono come una madre per te, quindi permettimi di comportarmi da tale. Non permettere mai a nessuno di influenzare così la tua vita, tu vali molto di più. Gli ostacoli si superano, i conflitti si risolvono e le paure si affrontano sennò non andrai mai avanti. >>

<< Ma... >> iniziò la ragazza, sconfitta. << Non ho idea di come fare tutto da sola. >>

<< Non lo sei. >> disse Zelma, permettendo ai primi clienti di entrare. << Per quanto possa valere, mi avrai sempre. >>

Hermione dopo la piccola chiacchierata con Zelma si sentiva più leggera. Il sorriso rimase sulle sue labbra per tutto il pomeriggio, iniziando a contagiare anche i clienti. Dentro al locale si respirava un'aria più tranquilla che non svanì nemmeno quando Jeremy ad Andrew varcarono la soglia mano nella mano.

<< Credo mi dobbiate offrire un drink se quel tenersi per mano significa qualcosa. >> disse la riccia.

<< Si, e dovrei ringraziarti. >> disse Jeremy. << Se non fosse per te probabilmente non mi avrebbe mai detto niente. >>

<< Guarda che avresti potuto fare tu la prima mossa se eri così impaziente. >> lo prese in giro Andrew, reprimendo a malapena il sorriso.

<< Non credo di averti mai visto sorridere così Andrew. >> disse la ragazza. << Sono così felice per voi. >>

<< Puoi anche dire che non lo hai mai visto sorridere, ti capirei benissimo. >> scherzò Jeremy. << È come incontrare una nuova specie di drago: non sai mai cosa tirerà fuori per stupirti. >>

Appena pronunciate quelle parole, Andrew sputò la bevanda che aveva in bocca direttamente in faccia a Hermione. Quest'ultima si pulì il viso sconvolta prima di scoppiare a ridere con i suoi amici.

<< Ma si può sapere da dove ti vengono stupidaggini del genere? Sei un'idiota. >> lo rimproverò Andrew.

<< Ma è il tuo idiota. >> lo canzonò Hermione, pulendo tutto il liquido dal bancone.

<< Parliamo di cose serie. >> disse Andrew, sviando la conversazione. << Cosa hai deciso? Ti unirai a noi? >>

<< Potrei aver avuto dei ripensamenti. >> disse Hermione ma, quando vide le facce deluse dei suoi amici continuò: << Non preoccupatevi, Zelma mi ha messo subito in riga quindi diventerò una dominatrice di draghi. >>

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