Capitolo 11

99 3 0
                                    

Aveva acconsentito a far dormire Charlie da lei quella notte, convinta che non avrebbe avuto un brutto sogno. Aveva pensato che i suoi incubi stessero migliorando, ma scoprì che si sbagliava di grosso. Quella sera era stata davvero orribile e apparentemente abbastanza rumorosa da attirare l'attenzione di Charlie. Vide il ragazzo svegliarsi di soprassalto, gli occhi sgranati in preda al panico, mentre puntava la bacchetta in aria, alla ricerca della fonte del suo risveglio. Quando si rese conto di averlo terrorizzato, probabilmente facendogli rivivere i momenti della guerra, si scusò mentre si chinava su sé stessa, sentendosi colpevole.
Sentì sospirare, poi un paio di braccia forti furono avvolte strettamente intorno alla sua figura. La tenne stretta mentre lei singhiozzava per i ricordi e il dolore che provava dove si trovavano le incisioni e non la mollò finché non si sentì abbastanza al sicuro da parlare.

<< Bel modo di iniziare la nostra relazione. >> ansimò Hermione, tentando di alleggerire la tensione. << Svegliarti con le mie urla non era quello che immaginavo sarebbe successo. >>

<< Non mi allontanerò per un po' di incubi. >> la rassicurò Charlie. << Te l'ho detto, non ho intenzione di andare da nessuna parte. >>

<< E ne sono felice, davvero. >> disse la riccia. << Mi chiedo solo se sia corretto farti passare tutto questo. >>

<< Vuoi parlarne? >> chiese il rosso, accarezzandole il braccio. Quando sentì Hermione sibilare per il dolore, si allontanò leggermente da lei, scrutandola. << Dove ti fa male? >>

<< Ho delle cicatrici maledette, ogni tanto mi danno qualche fastidio. >> spiegò la ragazza. << Ma sono sopportabili, di solito passo ore urlando. >>

<< Se non ti senti a tuo agio a parlarne, non farlo. >> disse Charlie. << L'unica cosa che ti chiedo è quella di dirmi cosa posso fare per alleviare un po' il dolore che provi. >>

<< Non ho mai trovato una soluzione al dolore. >> disse sinceramente la riccia, voltandosi per guardarlo negli occhi. << Di solito provo a distrarmi. >>

<< Signorina Granger, mi dispiace dirtelo ma contrariamente a quello che si dice non sono il tipo d'uomo che va a letto con una donna al primo appuntamento. >> disse Charlie, avvicinandosi alle labbra della ragazza.

<< Peccato. >> scherzò Hermione, mettendo il broncio. << Ero davvero curiosa di scoprire quali di quei pettegolezzi fossero veri. >>

<< Che generi di cose si dice su di me? >> chiese il rosso, curioso.

<< Oh, le solite cose. >> disse la ragazza con nonchalance. << Le mie preferite sono che hai tre capezzoli e che durante l'atto se il partner non imita un drago, tu non ti ecciti. >>

Charlie rimase in silenzio prima di scoppiare a ridere, incredulo. << Merlino, sei qualcosa di unico. >>

<< Spero lo intenda come una cosa positiva, Charles. >> disse Hermione con finto tono di rimprovero, facendo gemere avvilito il ragazzo all'uso del nome. << Ma seriamente, vorrei parlare di quello che sta accadendo tra noi due. >>

<< Mi sembra giusto. >> concordò il rosso. << Qualche preoccupazione in particolare? >>

La ragazza annuì. << La nostra differenza di età non ti preoccupa? >>

<< Non mentirò, ho avuto problemi ad accettare il fatto di provare dei sentimenti per qualcuno 7 anni più giovane di me. >> rispose Charlie. << Ci ho pensato parecchio e da come puoi vedere, alla fine ho deciso che non aveva importanza. Siamo entrambi adulti, confido nel fatto che entrambi siamo in grado di prendere delle decisioni. >>

<< Devo ammetterlo, un po' mi preoccupava. >> disse Hermione, circondandogli il busto con un braccio. << Però con la tua risposta sei riuscito a tranquillizzarmi. >>

<< Posso chiederti se intendi mostrarti agli altri come Hermione adesso che so la verità? >> domandò il rosso.

<< Probabilmente sarebbe più comodo farlo. >> disse pensierosa la ragazza. << Ma non sono pronta a farlo sapere a tutto il mondo, soprattutto alla tua famiglia. Potrei non esserlo per anni, saresti disposto a tenergli questa parte della tua vita nascosta? >>

<< Capisco che a volte possono essere troppo, soprattutto mia madre, ma è stato così orribile? >> chiese, incredulo, il ragazzo.

<< No, certo che no! >> urlò Hermione, sconvolta. << Non intendevo offendere te o la tua famiglia perché li amo con tutta me stessa. So che non potresti capirlo ma, non sono felice lì. Prima di poter anche solo prendere in considerazione l'idea di tornare, devo essere sicura di aver affrontato a testa alta i miei problemi così da poter star bene e non so quanto tempo ci vorrà. >>

<< Credo di poter fingere di essere single per un altro po'. >> disse Charlie, dopo essersi preso un momento per riflettere. << Promettimi solo di non lasciarmi quando tornerò dalle vacanze con i capelli rasi al suolo. >>

<< Ci proverò. >> sorrise Hermione. << Non ho mai capito cosa ci vede tua madre di così brutto nei capelli lunghi. Ricordo che la prima volta che ti ho incontrato sono arrossita dalla testa ai piedi. >>

<< Quindi sei sempre stata attratta da me? >> chiese il rosso, inarcando un sopracciglio, divertito. << Chissà cosa potrei farci con questa informazione. >>

<< Se hai bisogno di qualche suggerimento, ne ho qualcuno. >> disse Hermione avvicinandosi alle sue labbra.

<< Si? E quale sarebbe, signorina Granger? >> domandò Charlie, avvicinandosi ulteriormente. << Sai cosa? Credo di essere arrivato alla tua stessa conclusione. >>

E proprio così, catturò le sue labbra, la mano ruvida che le cullava il viso con una gentilezza che avrebbe dovuto sembrare contraddittoria. Invece, sembrava la cosa più naturale del mondo. Appoggiarsi al suo abbraccio e lasciarsi avvolgere da Charlie Weasley ancora per un po' era una sensazione meravigliosa ed era certa che sarebbe stata felice di rimanere lì per il prossimo futuro.

A new life (with you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora