Capitolo 22

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Aveva escogitato questo grande piano, con l'approvazione di Charlie, per affrontare la sua famiglia. Avevano preparato le valigie ed erano pronti a prendere una passaporta che li avrebbe mandati direttamente a casa di Harry e Draco così da potersi riunire con i loro amici quando l'allarme suonò.

Si guardarono negli occhi e decisero in comune accordo di rimandare la partenza per aiutare i loro compagni ad affrontare il problema. Usciti dalla porta si voltarono in ogni direzione, cercando di capire da dove provenisse il trambusto, fino a quando le urla di Jason non li attirarono al punto giusto. Una volta individuato il loro amico, Hermione notò che aveva gli abiti bruciacchiati, ma non sembrando ferito decise di non dire niente e si limitò a seguirlo. Lungo la strada, li aggiornò sulla situazione dicendo che il nuovo nero delle Ebridi non aveva reagito bene alla trasferta ed era andato completamente fuori controllo, ferendo parecchi colleghi che cercavano di calmarlo.

Dovettero fermarsi e mettersi al riparo quando videro il drago ruggire al cielo, indice che stava per sputare fuoco verso qualunque cose gli si parasse davanti. Ma nonostante fossero accucciati, Hermione non poteva fare a meno di guardare a bocca aperta la scena che le si presentava davanti.

C'erano una decina di guardiani sulla schiena della creatura che lottavano per tenere in posizione le corde che erano state avvolte attorno al busto del drago con lo scopo di inchiodarlo sul posto mentre altri coraggiosi, o pazzi, custodi continuavano a provare a mettergli un'oggetto che richiamava le sembianze di una museruola che avrebbe impedito al drago di sputare fuoco. Charlie si voltò quando sentì Erwin chiamare i loro nomi, facendogli segno di avvicinarsi per aiutare lui e un'altra dozzina di guardiani che lavoravano simultaneamente per avvolgere delle corde attorno agli arti della creatura, ma non appena le corde venivano bloccate, si spezzavano contro la forza del drago.

"Prendete una maledetta corda e aiutateci a fermare questa fottuta lucertola", gridò loro Andrew, la faccia rossa per lo sforzo e la rabbia.

Lui ed Hermione si separarono, occupando i posti che richiedevano più attenzioni. Hermione si unì alla squadra di Tyler, che si occupava delle corde del drago, mentre la forza bruta di Charlie veniva indirizzata nell'altro gruppo. Il cuore di Hermione batteva troppo velocemente, terrorizzata, non appena si rese conto di quanto fosse vicino il suo fidanzato al muso del drago.

Seguendo le istruzioni che le avevano dato poco prima, tirò la corda che era stretta intorno al collo della creatura contemporaneamente agli altri e sorrise non appena sentì il corpo del drago abbassarsi al suolo. Ma il drago non si lasciò sottomettere facilmente ed ricominciò tutto ad un tratto a muoversi inferocito, slacciando numerose corde che lo trattenevano. Fortunatamente, le sue ali erano ancora premute contro il suo busto squamoso, altrimenti avrebbero avuto problemi peggiori da affrontare.

Nella frenesia della situazione fecero il grave errore di non ricontrollare le funi e con uno strattone il drago riuscì a liberare la coda, lanciando la maggior parte dei guardiani a metri di distanza.

Hermione lanciò un'occhiata a Charlie prima di vederlo perdere il controllo e cadere sul terrendo insieme al resto della sua squadra. Non ebbe il tempo di verificare se fosse ferito perché il nero delle Ebridi voltò la testa e puntò le sue furiose iridi viola verso lei ed i restanti guardiani che lo tenevano fermo.

Stava per chiudere gli occhi, pronta ad accettare la sua fine ma all'improvviso si rese conto Hermione Granger non era il tipo da arrendersi. Non avrebbe perso la sua vita senza combattere, non ora che aveva iniziato a stare bene. Fu questo pensiero che la spinse a prendere il comando ed iniziò ad urlare ordini alle persone rimanenti sul dorso del drago insieme a lei.  Dovevano tenerlo a bada abbastanza a lungo da permettere ai rinforzi di arrivare ed aiutarli ma tutti si fermarono di colpo quando un forte e feroce ringhio sfuggì al drago che teneva la testa bassa, pronta a sputare fuoco contro i custodi sottostanti. Hermione sorrise quando vide la chioma rossa, correre lontano, insieme ad altre persone.

La creatura continuava a dimenarsi, con la coda ancora sciolta e la testa che volava da tutte le parti per sputar fuoco contro di loro. I guardiani avanzavano lentamente da ogni lato, pronti ad approfittare del tempo di riposo tra una raffica di fuoco e l'altra per attaccarlo con altre funi ma di questo passo, il drago si sarebbe liberato del tutto.

Un ringhio rimbombò dal lato opposto della radura attirando l'attenzione di tutti. Quello che Hermione vide, la fece quasi urlare dalla paura.

Charlie, che sembrava essere ferito a giudicare dai vestiti macchiati di sangue, si trovava a pochi metri dal muso di Armor, l'ironbelly. Gli salì con l'inganno in groppa, facendogli emettere un ringhio che le fece venire i brividi.

<< Cosa sta facendo quell'idiota? >> chiese Jeremy, visibilmente preoccupato.

<< Ragazzi, scendete da lì! >> ordinò loro Erwin.

Ubbidirono, facendo attenzione a non rimanere feriti mentre si allontanavano. Ma Armor, distraeva più loro che il drago che senza perdere tempo li gettò a terra con la sua enorme coda appuntita. Alcuni riuscirono a ripararsi in tempo, altri rimasero feriti ed Hermione era una di quelli. Ma non ebbero lesioni gravi e mentre il drago riprese a dimenarsi non ritendoli più un pericolo, si rialzarono e si riunirono con i loro compagni.

Ormai impotenti, non restava altro che osservare mentre il drago si liberava in cielo, pronto a scappare. Ma Armor e Charlie gli bloccarono la strada, parandosi davanti a lui.

Osservarono le creature combattere ferocemente tra di loro, artigliandosi e colpendosi a vicenda in una lotta che sembrava senza fine. Il cuore di Hermione si fermò di colpo ed un urlo atroce le uscì dalla gola quando la coda del nero delle Ebridi trapassò lo stomaco di Charlie, strappandolo da Armor e sollevandolo in aria prima di farlo cadere. Lei ed Erwin ebbero la prontezza di rallentare la sua discesa mentre Andrew lo faceva levitare verso di loro. Le lacrime le bruciavano gli occhi ma non era sicura se fosse per la paura o per il fumo. Non le importava che sopra di lei si trovavano due feroci draghi, tutto quello che doveva fare era raggiungere Charlie.

Cadde in ginocchio accanto a lui e deglutì pesantemente quando vide la bruciatura sulla gamba ed il grosso buco nel suo stomaco, il sangue che macchiava la maggior parte del terrendo intorno a lui. Hermione iniziò a lanciare incantesimi curativi uno dietro l'altro nella speranza di aiutarlo a rimanere in vita più a lungo, costringendosi a rimanere calma. Gli incantesimi che stava applicando stabilizzarono un poco la situazione  e bloccarono un ulteriore perdita di sangue, ma era evidente che Charlie aveva bisogno di cure immediate.

<< Dobbiamo aiutarli, deve andare in ospedale. >> disse Erwin, al resto del gruppo. << Armor sta vincendo, non appena lo blocca a terra dovete essere pronti a legarlo come si deve. >>

Erwin sollevò delicatamente il corpo di Charlie, cercando di stare il più attento possibile ed iniziò a correre verso il suo ufficio con Hermione al seguito. Una volta arrivati Hermione spalancò la porta e una volta all'interno del camino, sparirono.

Arrivarono in ospedale, dove l'infermiera, non appena li vide,  iniziò ad urlare, richiamando a se una barella e un medimago. Poggiarono delicatamente il corpo del suo compagno su una barella e lo portarono via da lei. Era terrorizzata, per niente pronta ad affrontare la possibilità di poterlo perdere. Emise un respiro tremante e, cadendo sul freddo pavimento del corridoio dell'ospedale, pianse.

A new life (with you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora