Charlie era seduto a un tavolo dello Spitfire chiedendo il parere di Zelma su quella che doveva essere l'idea più folle che gli fosse passata per la mente.
<< Se hai bisogno di una risposta da parte mia su tutto questo, non dovresti farlo. >> disse la donna.
<< Ne sono consapevole. >> concordò Charlie, appoggiandosi allo schienale della sedia. << Sono solo terrorizzato di star affrettando un po' troppo le cose. >>
<< Sarebbe un errore paragonare la vita degli altri alla vostra. Ognuno prende le cose con il proprio tempo. >> sorrise Zelma. << È vero, state insieme da poco più di un anno ma avete affrontato più di quanto chiunque altro dovrà mai fare. >>
<< Sono terrorizzato che possa dire no perché non vuole offendere la mia famiglia. >> ammise Charlie. << E non so come parlargliene perché dopo tutto questo tempo, ancora soffre. >>
<< Non saprei. >> sorrise la donna, rivolgendo lo sguardo altrove. << Penso che potrebbe stupirti. >>
Charlie la fissò per un momento prima di annuire. Fece cadere l'ultimo sorso nel boccale e lasciò cadere alcune monete sul tavolo. Dopo aver dato un rumoroso bacio sulla guancia della donna, tornò alla riserva il più velocemente possibile.
Si fermò di fronte alla porta della sua cabina, tastandosi la tasca posteriore dei pantaloni per assicurarsi di avere ancora con sé l'oggetto. Facendosi coraggio, entrò il più silenziosamente possibile.
La vista che gli presentò davanti cancellò tutti gli stupidi timori che gli erano passati per la mente. Era sdraiata sul letto, indossando una delle sue magliette. Aveva un grosso volume aperto davanti a sé e i suoi capelli- cresciuti dalla prima volta che l'aveva incontrata- erano raccolti in un nodo disordinato in cima alla sua testa.
Prese un respiro profondo, cercando di calmare il suo cuore impazzito e si avvicinò al letto. Facendo scorrere una mano su per la sua gamba, si inginocchiò sul letto, strisciando verso di lei. La vide posare il tomo sul comodino prima di sdraiarsi accanto a lui, rivolgendogli un leggero sorriso.
Hermione inarcò un sopracciglio, curiosa di sapere cosa stesse rendendo irrequieto il suo ragazzo. È sempre stata brava a capire le sue emozioni.
<< Dopo tutto questo tempo, credo tu abbia capito che sono davvero pessimo con le parole. >> disse Charlie, facendola sorridere. << Magari rovinerò tutto perché avresti preferito qualcosa di romantico, ma sono sicuro di conoscerti abbastanza da sapere che non è così. Hai sempre amato la semplicità, storcendo il naso ogni volta che vedevi qualche gesto esagerato. Mi hai detto che l'amore sta nelle piccole cose, come nelle premure che ci riserviamo a vicenda ogni singolo giorno... >>
Charlie fece scivolare la mano nella tasca dei pantaloni e poi gliela riportò al viso, un anello stretto tra le dita. Non era niente di troppo appariscente, sapeva che non sarebbe stato qualcosa che avrebbe apprezzato. Si attenne su una semplice fascia d'oro, con un piccolo diamante in cima.
<< Non posso farti grandi promesse, tutto quello che posso darti è un futuro pieno di piccole cose. >> le disse il rosso, rivolgendole uno sguardo intenso. << Sposami. >>
Hermione aprì la bocca, stupita. I suoi occhi lacrimarono mentre un sorriso gli spaccava il viso. Una risata felice le sgorgò dal petto, prima di annuire. << Ne sarei felice ma dobbiamo parlare di come... >>
<< Parliamo dopo. >> disse Charlie, mettendole l'anello al dito e attirandola in un bacio.
---------
Hermione si svegliò, come accadeva spesso, tra le braccia di Charlie. Quest'ultimo non si lamentava più quando la ragazza si alzava all'alba, ormai abituato alla sua routine. Senza svegliarlo, si liberò dalla sua presa e si diresse in cucina. Avevano bisogno di molto caffe per affrontare la giornata di oggi, soprattutto dopo aver passato quasi l'intera notte svegli a fare l'amore e a parlare del loro futuro.
Mancava meno di una settimana al Natale (il secondo per Hermione lontana da casa) ed Erwin costrinse Charlie a prendere due settimane di ferie, scioccato quando si rese conto che il rosso non si fosse preso del tempo per sé. Il fatto che Charlie ne fosse devastato, la divertiva molto. Cerco di rasserenarlo, dicendogli che avrebbe potuto sorprendere la sua famiglia stando con loro per più di un giorno. Al suono delle sue parole, il sorriso che spunto sul viso del ragazzo fu abbastanza da spingere Hermione ad impegnarsi ancora di più.
Questo li portò al punto focale: far sapere agli altri che non solo Charlie era a conoscenza della sua posizione da quasi due anni, ma che si sarebbero sposati. Vedendo la sua riluttanza, Charlie le disse che avrebbe potuto continuare a nascondere la loro relazione alla sua famiglia per il resto delle loro vite se questo fosse stato il suo desiderio. Tuttavia, Hermione, aveva imparato a conoscere l'uomo come le proprie tasche ed era in grado di vedere la sofferenza che provava al solo pensiero di dover tenere nascosta la loro felicità alla sua famiglia. Non era l'unica terrorizzata alla prospettiva, lo erano entrambi. Nessuno poteva prevedere come avrebbero preso la notizia. Sicuramente ci sarebbero state molte domande (soprattutto indirizzate a lei), parecchie accuse dettate dal dolore e dalla rabbia. L'unica soluzione era quella di fare le cose gradualmente.
Quando terminò di cucinare, certa che ormai il ragazzo stesse fingendo di dormire, si avvicinò a lui e si chinò per un casto bacio. << Vieni a fare colazione, dormiglione. >>
Charlie sorrise, gli occhi ancora chiusi, afferrandola e trascinandola su di lui. Si portò la mano alla bocca, baciandone il palmo prima di intrecciare le loro dita. << Potrei sempre rimanere qui con te. >>
<< Non preoccuparti per me. A differenza di qualcuno, io devo lavorare. >> disse Hermione, facendogli la linguaccia.
<< Sono così geloso. >> disse serio il ragazzo.
Hermione sbuffò, prima di alzarsi. << Ti conviene mangiare qualcosa di leggero prima di prendere la passaporta. Sicuramente tua madre ti rimpinzerà di cibo. >>
<< Quanto mi mancano i suoi dolci. >> disse sognante il rosso. << Quindi proseguiremo con il piano? Ne sei sicura? >>
<< Assolutamente. >> disse Hermione, addentando una fetta di bacon. << Hai bisogno di una mano con il borsone? >>
<< Ti sembro forse uno di quei ragazzi che non è in grado di prendersi cura di sé? >> chiese Charlie, fingendosi sconvolto.
<< No. >> ammise Hermione. << Solo uno che lancerebbe le prime cose che gli capitano davanti con non curanza in valigia. >>
<< Ti farò sapere che questa volta sono stato attento. >> si difese Charlie.
<< Allora potresti unirti a me sotto la doccia? >> chiese Hermione, dopo aver lanciato un incantesimo in modo che i piatti si lavassero da soli.
Charlie non le rispose, si limitò a prenderla in braccio e a trascinarla in bagno. Passarono la prossima mezz'ora stretti l'uno con l'altro, esplorandosi a vicenda, nella speranza che i loro tocchi bastassero come promemoria per quei giorni in cui sarebbero stati lontani.
Dopo essere passati a prendere le cose nella cabina di Charlie, si diressero al punto di ritrovo per dare la notizia del loro fidanzamento prima della partenza del ragazzo.
<< Dovresti smetterla di fissarmi o non avremo nessun annuncio da fare perché se ne accorgeranno tutti. >> ridacchiò Hermione.
<< Non è vero. >> rispose Charlie, scuotendo la testa. << Ti guardo sempre, non vedranno differenza. >>
Hermione sbuffò, alzando un sopracciglio. << Beh, se non smetti di guardare l'anello sembrerà ovvio. >>
<< Direi che l'annunciò è saltato. >> rise il rosso, indicando dietro le spalle della ragazza.
Quando si voltò, vide tutti i loro amici in fila: chi con gli occhi granati, chi con la bocca aperta. Quando si ripresero, esultarono così forte da attirare l'attenzione di tutti quelli intorno a loro. Era solo l'inizio della giornata ed Hermione voleva già sotterrarsi per l'imbarazzo.
STAI LEGGENDO
A new life (with you)
FanfictionHermione si ritrova a fare delle scelte che sconvolgono del tutto la sua vita. Dove la porteranno? So che la maggior parte di voi troverà questa coppia assurda ma posso garantirvi che tutto ha senso nella storia. Spero che la vostra curiosità avrà...