Capitolo 24

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Hermione era imbarazzata. Da quando aveva lasciato il bagno con i vestiti sporchi e i capelli inzuppati non aveva alzato lo sguardo dal pavimento troppo spaventata di incontrare lo sguardo di qualcuno. L'unica interazione che aveva avuto con il genere umano era quello di accasciarsi su Harry, esausta.

<< Forse dovresti raccontare loro tutto. >> le suggerì Harry.

<< Non so se potrò farlo senza di lui. >> ammise Hermione.

<< Certo che puoi, sei Hermione Granger. >> si intromise Draco. << Sei la stessa ragazza che mi tirò un pugno che tra parentesi mi ero totalmente meritato. Con il passare degli anni sei diventata più cazzuta, affrontare parecchie teste rosse furiose non sarà un problema. >>

<< Eri partito così bene. >> sorrise Harry, divertito.

Hermione rimase ad ascoltare in silenzio i suoi amici flirtare in modo imbarazzante fino a quando il suo occhio non catturò Jeremy che parlava animatamente con il resto dei presenti. Non erano molto lontani da loro quindi, dopo aver zittito i suoi due amici, fu in grado di ascoltarlo raccontare delle numerose avventure che avevano vissuto insieme. Ovviamente per farlo, Jeremy senza volerlo aveva annunciato a tutti che lavorava con loro, ma non riusciva a pensarci in quel momento poiché quelle storie non facevano altro che farla sorridere, ricordandole tutte le cose che lei e Charlie avevano combinato insieme.

<< Ricordo che un giorno ho lasciato Charlie ed Hermione da soli ad occuparsi di un drago solitamente docile per un emergenza e quando sono rientrato, nemmeno 15 minuti dopo, li ho trovati fuori dalla gabbia, tutti bruciacchiati che ... >> poi Jeremy si bloccò, ricordando con chi si trovava. Mortificato si voltò verso Hermione, rosso in viso, chiedendole scusa.

<< Cosa facevano? >> chiese George. << Continua la storia. >>

<< Meglio raccontare qualcos'altro. >> disse Caroline, sorridendo consapevolmente. << Chi vuole sentire di come Tyler si è procurato quella cicatrice nel sopracciglio? >>

Hermione arrossì furiosamente, ricordando bene la conclusione della storia di Jeremy. Erano riusciti a scamparla per un pelo ed una volta usciti, l'adrenalina della situazione li portò a baciarsi appassionatamente lungo il corridoio. Poteva ancora sentire le gelide pietre che premevano contro la sua schiena, le dita di Charlie che scivolavano lungo il suo corpo afferrando ogni lembo di pelle e i baci ed i morsi che si diedero, affamati l'uno dell'altra. Hermione desiderava una vita piena di ricordi come questo. Ma il punto era un altro: il destino avrebbe concesso a lei e Charlie l'opportunità?

<< Quindi lavori alla riserva? È lì che sei stata tutti questi anni? >> chiese Ron.

<< La maggior parte. >> ammise Hermione. << I primi mesi ho vissuto con Zelma e le ho dato una mano con il bar. >>

<< Ma perché? >> chiese Molly, perplessa. << Non sembra una cosa che faresti. >>

Hermione vide Zelma irrigidirsi, pronta a difenderla, ma la precedette. << Ad essere sincera, non credo che molti di voi sappiano davvero qualcosa di me. Ho voluto allontanarmi perché non sapevo più chi ero ed avevo bisogno di affrontare alcune cose. Una volta stata meglio ho iniziato a vivere una vita che mi appaga completamente. >>

<< Allora sono felice per te, cara. >> annuì Molly.

<< Ma perché Charlie non ha mai detto niente quando è venuto a trovarci? >> chiese Ron, confuso ed innervosito.

<< Perché non ero pronta a tornare a Londra e ho chiesto a Charlie se poteva evitare di parlare di me. >> spiegò Hermione.

<< Ma non vedo perché avrebbe dovuto anteporre i tuoi bisogni sopra quelli della nostra famiglia. >> continuò Ron. << Alla fine per lui non sei altro che un'estranea, non capisco nemmeno perché sei qui. Hai deciso di scappare per stare lontana da noi quindi credo dovresti continuare a farlo e tornare a casa tua. >>

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