Capitolo 8

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Hermione era arrivata alla conclusione di voler diventare una dominatrice di draghi ma al posto di esserne felice, ne era terrorizzata. L'ansia di venire scoperta, con la conseguente perdita dei suoi amici non la spingevano di sicuro ad accettare il lavoro. Si era rintanata nella sua stanza, smettendo di avere contatti con il resto del mondo poiché sentiva il bisogno di pensare seriamente al suo futuro. Pianse molto quando si rese conto che non avrebbe mai raggiunto la libertà fino a quando si sarebbe nascosta; ma non era ancora pronta a svelare la sua vera identità.

Aveva provato a confidarsi con Zelma su quello che stava provando, e la donna, che era diventata come una madre per lei, le diede alcuni consigli. Le aveva fatto capire che se voleva raggiungere quella libertà che tanto bramava, avrebbe dovuto sforzarsi per fare un primo passo verso di essa. Ecco come era arrivata qui: sdraiata a pancia in giù sul letto, mentre rileggeva con le lacrime agli occhi la lettera che aveva scritto a quelli che considerava ancora i suoi migliori amici.

Cari Harry e Ron,

mi dispiace di essere scappata come una codarda ma dovevo farlo per me stessa. Una volta terminata la guerra, era diventato troppo difficile affrontare tutte quelle emozioni che tenevo represse, e so che dovevo parlarne con voi, ma non mi sono mai sentita completamente capita. Ho bisogno di trovare la mia felicità in un luogo che non mi faccia tornare in mente tutti i brutti ricordi che cerco ardentemente di dimenticare. Non è colpa vostra, è solo mia e della mia incapacità a comunicare agli altri. Mi sono sempre impegnata al massimo per non farvi comprendere quanto stessi soffrendo fino a quando non sono arrivata al punto di non ritorno. Il mio desiderio è quello di poter trovare un posto dove poter essere me stessa senza il continuo sguardo pieno di giudizio della gente, e se per trovare un briciolo di pace e di felicità dovrò far soffrire qualcuno, per una volta, correrò il rischio. So che probabilmente sarete arrabbiati per questa lettera, facendovi abbandonare la speranza di un mio ritorno, ma avevo bisogno di farvi sapere che sto bene. Vorrei che interrompeste le ricerche perché sono stanca di continuare a nascondermi, l'ho fatto per tutto questo tempo e credo di meritarmi l'uso della magia. Sono una strega dopotutto. Non forzate il mio ritorno perché tutto quello che otterrete sarà farmi allontanare ulteriormente. Spero possiate capire e con il tempo perdonarmi.

Con affetto, Hermione.

Chiuse con cura la lettera e la legò al gufo prestatogli da Zelma, prima di inviarla.

Trascorse tutta la giornata distratta, mentre pensava a come avrebbero reagito alla sua lettera. Probabilmente sarebbero stati entusiasti e avrebbero tirato un respiro di sollievo appena riconosciuta la sua scrittura, ma immaginava la rabbia sul viso di Ron e la tristezza e la confusione negli occhi di Harry una volta letto il contenuto. La confortava il fatto di non dover ricevere una risposta.

<< Allora, che ne pensi? >> domandò Jeremy, attirando la sua attenzione.

Hermione sbiancò quando notò che tutti la stavano guardando, in attesa di una risposta. << Scusate, avevo la testa altrove. >>

<< Cosa riempie quella tua testolina oggi? >> chiese Charlie, preoccupato. << Sai che se hai un problema, puoi parlarne con me, vero? >>

<< Per quanto al nostro amico piaccia attirare l'attenzione su di sé, puoi fidarti di tutti noi. >> disse Andrew, lanciando un'occhiata a Charlie. << Se hai domande sull'offerta di lavoro del capo, possiamo aiutarti noi. >>

<< Non si tratta di questo, oggi ho contattato alcuni vecchi amici ed ha fatto più male del previsto. >> alzò le spalle Hermione.  << So che non otterrò una risposta ma li conosco così bene da essere in grado di vedere le loro facce deluse impresse nella mia mente, ma entro la settimana prossima dovrei poter riutilizzare la magia. >>

<< È grandioso! >> urlò Jeremy. << Dovremmo festeggiare. >>

<< La ragazza è triste, idiota. >> disse Andrew, colpendolo alla nuca.

<< Non direi triste, solo confusa. >> disse Hermione. << Sto iniziando a pensare che forse ho sbagliato ad andarmene senza dire niente a nessuno. >>

<< Izzy. >> sospirò Charlie, avvicinandosi a lei e prendendole il viso tra le mani. << Sei felice qui? >>

<< Certo che lo sono. >> disse la ragazza.

<< Allora smettila. Se stai meglio lontana da loro non dovresti fartene una colpa. >> disse il rosso, dandogli un bacio nella fronte. << Credimi, anche io mi sentivo in colpa perché preferivo vivere solo e lontano dalla mia famiglia, ma qui mi sento libero di essere me stesso. >>

<< Adesso che stai meglio, possiamo festeggiare il ritorno della tua magia? >> chiese eccitato Jeremy.

<< Tecnicamente non è mai andata via. >> rise Hermione, iniziando a riempire diversi bicchierini di firewhisky.  << Ma si, possiamo festeggiare. >>

Nemmeno il tempo di riempirli tutti che Jeremy afferrò rapidamente un bicchiere e lo svuotò, facendoli ridere. Tutti seguirono il suo esempio, e continuarono a  bere e parlare del più e del meno fino a quando gli effetti dell'alcool non iniziarono a sentirsi. Soprattutto sulla ragazza del gruppo.

<< Sapete, vi voglio davvero bene. >> disse Hermione, leggermente brilla. << Sarei sola in questo momento se non avreste insistito a parlare con me. Soprattutto tu, Charlie. >>

<< Ti vogliamo bene anche noi! >> urlò Jeremy abbracciandola. << Ora diventerai a tutti gli effetti una di noi e saremo inseparabili. >>

<< Non credo di poterlo fare. >> disse Hermione. << Non voglio più mentirvi. >>

<< Bene, direi che hai bevuto abbastanza. >> disse Charlie, tirandola verso di se. << Quando vorrai parlarci di qualcosa, lo farai da sobria. >>

<< Sei così buono con me, Charlie. >> sospirò Hermione, con il viso contro la sua spalla. << Mi dispiace che sarai quello che soffrirà di più a causa mia. >>

<< Te l'ho detto, non sottovalutare il mio cuore. >> sussurrò Charlie.  << Andiamo, ti accompagno di sopra. >>

<< Non c'è bisogno, posso farcela da sola. >> disse Hermione. << Grazie ragazzi, è stata una bella serata. Dovremmo rifarlo più spesso. >>

<< Magari prima dovresti abituarti a reggere di più l'alcool. >> disse Andrew. << Noi due torniamo alla riserva, occupati di lei Charlie. >>

Hermione afferrò la manica di Andrew e lo guardò attentamente prima di chiedergli in modo cospiratorio: << Tu e Jeremy state insieme? Se non lo siete posso aiutarti a corteggiarlo. >>

Jeremy scoppiò a ridere quando vide la faccia completamente rossa di Andrew. << Andiamo, macho. Ti porto a prendere un po' d'aria prima che mi muori davanti. E quando ti sarai ripreso, potremmo discuterne.>>

<< Non scherzare idiota. >> disse burbero Andrew, seguendolo.

<< Non sto scherzando. Buonanotte ragazzi! >> urlò Jeremy.

<< Credo tu abbia appena acceso qualcosa li. >> rise Charlie.

<< Sono fantastica, lo so. >> disse Hermione, voltandosi ed abbracciando Charlie. << Buonanotte, rosso. >>

<< Sicura di non volere una mano? >> chiese il domatore, preoccupato. << Potresti cadere per le scale. >>

<< Non ho bevuto così tanto. >> si lamentò Hermione.

<< Bene, buonanotte Izzy. >> disse Charlie, lasciandogli un bacio sulla guancia, prima di allontanarsi.

A new life (with you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora