Capitolo 4

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Hermione pensava che dopo aver compreso che non avrebbe detto più di due frasi di seguito, Charlie, si sarebbe arreso e avrebbe parlato con i suoi colleghi ma non si era mai sbagliata così tanto in tutta la sua vita. Passavano i giorni e lui era sempre lì, di fronte a lei, a punzecchiarla senza sosta con il solo scopo di farla cedere. Sperava che vedendola in disparte, lontana dal bancone ed immersa in un libro, l'avrebbe lasciata in pace ma il ragazzo era ostinato a farle fare conversazione. Quindi, senza esitazione prese il posto di fronte a lei e si sporse in avanti, separati solo dal tavolo in mezzo. Ma con grande sorpresa, rimase in silenzio.

Doveva sentirsi sollevata dal fatto che per una volta avesse deciso di non assillarla con le sue continue domande, tuttavia, si sentiva estremamente a disagio. Decise di ignorare questa sensazione e continuò a leggere, facendo finta di non aver notato la sua presenza. Passarono i minuti e quel disagio si trasformò presto in nervosismo. Odiava avere qualcuno che la osservata troppo a lungo, la metteva in allerta.

Hermione abbassò leggermente il libro, quanto bastava per vedere l'uomo di fronte a lei. Inarcò un sopracciglio in sua direzione, e quando ottenne lo stesso in risposta, sbuffò e ritornò a leggere. Ovviamente doveva essere impazzita, altrimenti non si spiegava il perché dovette iniziare una conversazione con il rosso.

<< Hai intenzione di guardarmi tutto il giorno? >> chiese Hermione, senza mai staccare gli occhi dal testo davanti a lei.

<< Probabilmente. >> rispose Charlie.

<< Smettila, è inopportuno. >> disse placida, Hermione. << Oltretutto, potresti occupare il tuo tempo facendo qualcosa di utile al posto di sprecarlo infastidendomi. >>

<< Cosa stai leggendo? >> domandò curioso, il rosso, ignorando le sue parole.

<< Un libro babbano, probabilmente non lo hai mai sentito nominare. >> rispose Hermione.

<< Sei nata babbana? >> domandò Charlie, stupito.

<< Ovviamente il tuo cervello ha percepito solo quello. >> disse Hermione, girando gli occhi. << Non devo esserlo per apprezzare della buona letteratura. >>

<< Non intendevo essere scortese, è solo che pensavo fossi una Maghinò. >> disse Charlie. << Per il fatto che non hai la bacchetta. >>

<< Vorrei farti sapere che io ho una bacchetta, è solo che non posso utilizzarla. >> disse Hermione, nervosa.

<< Sei una ricercata o qualcosa del genere? >> scherzò Charlie.

<< Qualcosa del genere. >> rispose Hermione, vagamente.

<< Sei uno dei seguaci di voldemort in fuga? >> domandò Charlie, duramente, puntandogli la bacchetta contro.

<< Pronto? Sono tra quelli che voleva uccidere: una sanguemarcio. >> disse Hermione.

<< Non dovresti parlare di te in quel modo. >> disse Charlie, abbassando la bacchetta e scusandosi. << Conosco una nata babbana in grado di fare il culo a qualsiasi mago purosangue. >>

<< Si? >>chiese Hermione, curiosa.

<< Assolutamente. >> disse Charlie, annuendo. << Non abbiamo mai avuto una conversazione vera e propria ma l'ho osservata. Ti somiglia sai? Il modo in cui ti immergi completamente in un libro, il modo sfrontato di rispondere, il fuoco negli occhi quando sfidi qualcuno è lo stesso di quando parla di qualcosa che la appassiona. Scommetto che andreste molto d'accordo. >>

Hermione non era una stupida, lo sapeva bene. Aveva capito che parlava della vecchia sé, e rimase sconvolta dal fatto che qualcuno l'avrebbe descritta in questo modo. << Perché non avete mai parlato? >>

<< Non lo so. >> rispose Charlie, sinceramente. << Immagino che avessi notato che gli unici momenti liberi che aveva erano quando leggeva nella poltrona della tana, non avevo intenzione di interromperla come facevano tutti gli altri. Avevo visto quanto si faceva in quattro per tutti, accontentandoli. >>

<< Oh. >> disse Hermione, sconcertata, un piccolo sorriso sulle labbra. << Per una persona che non ha mai avuto una conversazione vera e propria con la ragazza, la conosci molto bene. Raccapricciante. >>

<< Sai cosa è raccapricciante? >> chiese Charlie, stando al gioco. << Il fatto che per avere una conversazione con te ho dovuto osservarti per un'ora intera in silenzio. >>

<< Ed io che pensavo mi ringraziassi per il tempo che ti ha riportato ai tuoi momenti da stalker. >> disse Hermione, sorridendogli maliziosamente.

<< Sai, credo che ti offrirò da bere. >> annunciò Charlie, dirigendosi verso al bancone.

Mentre osservava il rosso allontanandosi, si lasciò sfuggire un sospiro che non sapeva star trattenendo. Non credeva che parlare con Charlie sarebbe stato così liberatorio. Ormai sicura che non l'avrebbe riconosciuta, stava pensando di continuare a parlarci, le farebbe comodo avere un amico in questo posto. E se così avrebbe potuto sapere qualcosa su come stava il resto della sua famiglia, era solo una piacevole aggiunta.

Hermione interruppe i suoi pensieri quando vide tornare Charlie verso di lei, portando con sé due vassoi stracolmi di bicchierini di firewhisky. E per la prima volta da mesi, si lasciò sfuggire una vera risata, una di quelle che ti fanno venire le pieghe intorno agli occhi e il mal di pancia.

<< Hai intenzione di farmi ubriacare Charles? >> domandò Hermione, inarcando un sopracciglio in direzione dei molteplici bicchieri di fronte a lei.

Charlie gemette per l'uso del nome e prese posto di fronte a lei. << Ho intenzione di conoscerti meglio, ovviamente, e quale modo migliore del gioco babbano delle 20 domande? >>

<< Va bene, ma niente domande imbarazzanti. >> negoziò Hermione.

<< Ma quello è il modo migliore per conoscere qualcuno. >> si lamentò il rosso.

<< Non ancora per lo meno. >> disse Hermione, alzando le spalle. << Potresti aspettare il secondo giro per quelle. >>

<< Hai intenzione di portarmi a letto con l'inganno? >> scherzò Charlie.

<< Se fossi stata interessata, ti avrei informato. >> fece l'occhiolino Hermione, stando al gioco.
<< Bene, iniziamo. >> disse il rosso, eccitato. << Sono sicuro che si rivelerà una serata proficua. >>

Hermione gemette, acconsentendo con timore a quella che sarebbe sicuramente diventata una tortura non notando il sorriso che Zelma aveva mentre la osservava parlare liberamente con il ragazzo davanti a lei.

A new life (with you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora