ALPHA & LUNA (da revisionare)

CAPITOLO 20

- non avrai mai il mio branco!- ringhia Rohan allo zio, che sentendo l'affermazione fece una risata sadica
-questo lo vedremo...diamo tempo al tempo...sono venuto solo a conoscere la tua compagna... ma ti prometto che ci rivedremo presto...- disse l'uomo più vecchio infine, per poi scomparire dietro gli alberi correndo. Rohan si girò verso gli altri lupi dando le spalle alla sua Luna
-andate pure- disse con cono freddo agli altri lupi, che senza dire nulla si allontanarono. Rimase solo Zahyden
-io rimango, così controllo Hayley- affermò il fratello di quest'ultima
-tranquillo, mi arrangio, devo parlare da solo con la mia compagna- disse Rohan, Zahyden guardò la sorella ancora un attimo prima di andarsene correndo dietro agli altri lupi. Quando furono abbastanza lontani l'Alpha si girò e guardò la lupa, che notando la vicinanza si sdraiò a terra a pancia in su e cominciò ad attirare l'attenzione del lupo di fronte a lei.

Holly si mise a guaire, si sentiva accaldata dalla vicinanza di Rhys. Era chiaro che faceva ciò perché si sentiva attratta e voleva che Rhys si avvicinasse di più, per la vicinanza i suoi sintomi si fecero più forti facendo sì che il lupo fosse più attratto e per indurre l'accoppiamento, ormai Holly aveva preso il controllo, Hayley ancora non capiva bene cosa stesse succedendo ed era troppo debole per poter prendere il comando, adesso stava tutto nelle mani di Rohan.

Toccava a lui decidere se prendere il controllo o lasciare che il suo lupo prenda il comando. Sentì la lupa di fonte a lui guaire, stava soffrendo e lui la voleva terribilmente, ma non poteva. Si avvicinò di qualche passo e avvicinò il suo muso a quello della sua compagna, cominciò a leccarla, e Holly apprezzò moltissimo quel gesto. Rhys aveva capito che ormai Hayley aveva perso il controllo e anche Rohan cercò di trattenere il suo lupo. La lupa continuava a guaire, lo voleva e lui sentì l'odore della sua eccitazione e fece fatica a trattenersi. Cercò di parlare per distrarsi e continuò a leccare il suo muso
-perché sei venuta qua? Dovevi restare al castello- aveva un tono freddo o almeno cercava di esserlo
-avevo voglia di vederti, mi mancavi- rispose la lupa con tono sofferente fra un guaito e l'altro, lui sgranò gli occhi e con tutta la forza che aveva, prese la piccola lupa e la mise in groppa, la portò al castello il più velocemente possibile. Anche se non lo dava a vedere anche lui stava terrbilmente soffrendo. Arrivati chiamò Vivien che subito prese la lupa e la portò in camera sua, avrebbe fatto una bella ramanzina alla figlia più tardi... invece l'uomo si diresse subito nella sua stanza, a fatica si ritrasformò e si fece una doccia fredda e successivamente si mise sotto le coperte e si addormentò.

Hayley aprì gli occhi ed era mattina, lentamente si tirò su con il busto
-ah ti sei svegliata...- sobbalzò per lo spavento, si girò in direzione della voce e trovò sua madre seduta di fianco alla finestra con le braccia conserte
-buongiorno mamma, come mai sei qui?- la figlia rilassò i muscoli vedendola e si tirò giu dal letto, ma venne subito fermata dal Vivien
-no tesoro, tu stai qua, oggi rimani in camera, se hai bisogno ci siamo io, Zahyden e Yulia... non vorrai rischiare di sentirti male un'altra volta, vero?- disse la madre,non rispondendo alla figlia, era seria in volto e Hayley si rimise seduta a letto incrociando le gambe sotto le coperte
-come mai?- si accigliò la figlia
-ti devo forse ricordare che ieri pomeriggio sei cascata fra le braccia del suo compagno e che ti sei sentita di nuovo male?- chiese retoricamente, la giovane rimase in silenzio e concentrò il suo sguardo sulle coperte. Adesso che ci pensava, aveva un vuoto di memoria. Non si ricordava nulla del pomeriggio del giorno prima, nulla, il buio più totale e non sapeva nemmeno a cosa fosse dovuto. La madre vedendola distratta si sedette accanto a lei e le alzò il viso mettendole il pollice e l'indice sotto il mento, la costrinse a guardala e sorrise dolcemente
-lo faccio per il tuo bene, non voglio che tu ti senta di nuovo male- il tono della voce di Vivien si era addolcito e sentendola, la figlia ricambiò il sorriso.