CAPITOLO 62

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In quei giorni Kalila aveva continuamente provato e riprovato a rintracciare i suoi genitori. Il tempo passava, giorno dopo giorno e lei non riusciva a non pensare ad altro. La notte faceva fatica a dormire, nonostante anche Zahyden più volte cercava di consolarla. Così rimaneva con i suoi occhi rossi, fissi sul tetto, nel silenzio della notte.
Quasi le venne nostalgia, tutta quella confusione che aveva nella sua testa  le fece pensare alla sua gioventù, a quando era piccola. Ricordava che nel soffitto di camera sua, quando ancora abitava a casa con i suoi genitori e suo fratello, aveva delle stelle fosforescenti. Quelle stelline che tempestavano il tetto e illuminavano le stanza, gliele aveva fatte suo padre con qualche magia, che se ci pensava bene avrebbe potuto farla anche lei.
Ma era troppo nervosa per poter stare tranquilla qualche secondo. Voleva trovarli a tutti i costi, voleva che li aiutassero nella loro battaglia, oltre che riaverli fra le sue braccia, e sentire il loro profumo, che non sentiva ormai da tanto, troppo tempo.
Non voleva e non poteva rassegnarsi con la convinzione che non sarebbero più stati con lei. Aveva visto che erano vivi, e questo era già un punto a loro favore. Aveva visto il luogo, un altro punto in più per sapere dove cominciare a cercare.
Suo fratello nonostante fossero passati alcuni giorni, non si fece vivo e non provò nemmeno a scusarsi. Non aveva scoperto cosa avessero di strano, e temeva che non sarebbe riuscita a capire cosa si stava succedendo. Li aveva visti strani, diversi dal solito e questo la insospettiva.

Hayley nel frattempo si stava anch'essa preparando alla battaglia. Aveva paura e questo la faceva agitare terribilmente, tanto che il dottore spesso le aveva detto di mettersi a riposo, cosa che comunque non riusciva a fare, se non di fianco a Rohan.
In quei giorni aveva assistito tutto il tempo ad ogni allenamento, specialmente ad ogni allenamento dei suoi lupi. Lei ci teneva a loro, e particolarmente alla loro salute. Non si sarebbe mai perdonata se alcuni di loro si fossero gravemente feriti o addirittura, cosa che rifiutava di pensare, morire.
Tutto questo creava nella sua testa uno stato di angoscia perenne, che non la abbandonava mai.

Rohan era seriamente preoccupato per la sua compagna, aveva una fottuta paura che le fosse successo qualcosa durante la battaglia. Nonostante lei insistesse sul fatto che doveva per forza partecipare per i suoi lupi, lui ribadiva a Hayley di non partecipare. La paura che qualcosa potesse succedere a lei e a suo figlio, era talmente enorme da non poter a comparare con nulla, nessun numero e nessuna grandezza.

-ti vuoi calmare per favore?- chiese Zahyden alla sua compagna, le prese il viso fra le mani
-si può sapere che ti prende? Non sei più la stessa...- continuò a dire guardando dritto negli occhi della strega visibilmente agitata
-è giusto che ti prenda una pausa da tutta questa ricerca dei tuoi genitori-
La giovane negò con la testa allontanandosi dalla presa del compagno
-no, non la smetterò- quasi le uscirono le lacrime da quei bellissimo occhi rossi
-e non dirmi cosa devo o non devo fare, non dirmi ciò che mi ha detto mio fratello, perché sappi che continuerò a fare ciò che voglio- si mise al alzare la voce Kalila e agitandosi cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza agitata e gesticolando
-ok, scusami- cercò di calmarla Zahyden
-scusami se ti ho detto qualcosa che possa averti ferito- fece una piccola pausa mettendo le mani in avanti
-ma prova di metterti nei miei panni, non dormi da giorni e sei costantemente agitata, e mi fa male vederti in questo stato. Vorrei che ti calmassi un attimo e ti riposassi- cercò di farla ragionare.
Lui ci stava davvero male, nel vedere la sua compagna così. Gli doleva il cuore vederla costantemente concentrata e provare e riprovare magie e pozioni varie dentro quelle 4 mura, dentro quella stanza, che aveva a mala pena una finestra che faceva poca luce.
-scusami- si mise a piangere Kalila e si precipitò fra le braccia del compagno che la coccolò dolcemente. La giovane appoggiò la testa al petto muscoloso del suo uomo
-scusami se ti trascuro, ma ormai per me è diventata un'ossessione che ha occupato tutti miei pensieri, tanto da non farmi dormire-
-tranquilla, adesso andiamo a letto a dormire un po', così che ti possa riposare- le prese le mani delicatamente e la portò nella loro camera, si distesero sotto le calde coperte, e fra una coccola e l'altra si addormentarono abbracciati, l'uno all'altro, perché tutti e due per vivere avevano bisogno del sostegno e l'amore dell'altro.

-dov'è Kalila?- chiese Hayley accarezzandosi il bel pancino rotondo che spuntava da sotto il seno. Lei e Rohan, come sempre quest'ultimo non d'accordo della partecipazione della compagna, avevano indetto una riunione. Proprio in quel momento nella sala era appena entrato Zahyden, che aveva fatto ritardo perché era intento a far riposare la sua compagna.
-sta dormendo, dopo gli racconterò tutto io- disse, prendendo posto, poggiando i le braccia sul tavolo, fra sua sorella e sua madre.
-bene, possiamo cominciare- disse Rohan alzandosi e cominciando a prendere parola
-qual'è il piano?- chiese Alan appoggiandosi comodamente sullo schienale della sedia in tessuto
-io pensavo che potremmo aspettare una mossa da parte di Midas, e poi iniziare noi- rispose il genero
-non c'è un altro piano?- chiese Hayley quasi disgustata dal piano del suo uomo
-non per cattiveria, ma non è affatto un bel piano- continuò la donna guardando negli occhi il compagno
-e sentiamo... quale sarebbe il tuo piano?- chiese Rohan offeso, sedendosi e poggiando il gomito e mettendosi il pollice e l'indice sotto il mento aspettandosi una risposta da parte della corvina
-ebbene- cominciò a parlare alzandosi
-non bisogna solo pensare a chi attaccherà per prima... ma bisogna calcolare molte altre cose, la grandezza del territorio che abbiamo a disposizione, le persone che dobbiamo proteggere, i guerrieri che abbiamo, le tecniche di combattimento, inoltre dobbiamo anche contare che tipo di avversario abbiamo e mettere in conto che guerrieri ha lui, potrebbe avere dalla sua parte vampiri o qualsiasi altre creature sovrannaturali- dichiarò la donna
-quindi cosa ci consigli?- chiese Zahyden guardando bene la sorella
-vi esporrò il mio piano, e vi posso giurare che sarà perfetto- sorrise furba, per poi illustrare per filo e per segno il suo piano.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora