CAPITOLO 27

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Stavano tutti percorrendo l'ultimo tratto di bosco per poi infine giungere al castello, intorno era tutto
scuro e rendeva difficile la visione della natura tutto intorno, nonostante i lupi vedessero meglio la strega faceva fatica. Con la mano, infatti, aveva creato una specie di fiamma così da essere più comoda per cavalcare.

A lei si avvicinò un lupo nero con gli occhi rossi, Zac, -quindi tu comandi il fuoco

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A lei si avvicinò un lupo nero con gli occhi rossi, Zac,
-quindi tu comandi il fuoco... discendi da una famiglia speciale allora...?- disse l'uomo per iniziare una conversazione
-si, discendo dalla famiglia originale delle streghe e degli stregoni, noi comandiamo i quattro elementi, io comando il fuoco, mio fratello l'acqua, mio padre la terra e mia madre il vento- rispose sempre guardando davanti a se e non girandosi a guardare il suo compagno, sapeva che si sarebbe persa in quegli occhi uguali ai suoi, rossi come il fuoco che lei domava. Rohan e Bayley, come tutti i soldati lì presenti, si misero ad ascoltare la loro conversazione, nessuno in quelle ore aveva osato proferire parola, e adesso che c'era una conversazione tutti avevano voglia di ascoltare, anche per passare il tempo, che in quelle terre sembrava non passare a causa del cielo sempre scuro.
-E la tua famiglia dov'è adesso? Non ti aiutano?- chiese Zac, voleva sapere di più di lei, voleva conoscerla meglio. La donna si girò bruscamente verso il lupo al suo fianco che era alla stessa altezza del suo cavallo, tirò le redini con non tanta delicatezza e fece fermare il suo cavallo, assottigliò lo sguardo e fissò i suoi occhi su quelli di Zac, che si era accorto dopo qualche secondo che si era fermata. Era qualche passo più lontano, la donna scese dal suo cavallo e si avvicinò al lupo puntandogli l'indice contro
- senti, non so per quale motivo ti sei avvicinato e ti sei messo a farmi domande, ma per me non sei nessuno, quindi finiscila qui- aveva un tono minaccioso, riuscì a toccare il naso umido del lupo per poi girarsi e salire a cavallo e farlo partire al galoppo avvicinandosi a Rohan che era qualche metro più avanti.

Zahyden ci rimase male a quelle parole, aveva abbassato le orecchie e il muso sconfitto. Per me non sei nessuno quelle parole continuavano a girargli per la mente, non sapeva cosa avesse fatto di così sbagliato per ricevere una tale reazione da parte sua, un tale disprezzo nel tono della voce e verso di lui.
Come mai non ci vuole come compagni? Chiese Zac afflitto, era proprio vero che avere e trovare una compagna ti rammollisse, lui non era mai stato così, lui non si sarebbe mai comportato così per una donna, ma lei era la sua donna, la sua compagna e avrebbe fatto di tutto per lei.

Kalila non ci era rimasta male per la domanda, semplicemente non le andava di rispondere a quel quesito, non voleva rispondere mettendosi a ricordare cose troppo dolorose per lei. Suo fratello era sparito anni prima, non si era fatto vedere per ann, aveva avuto una discussione molto accesa con i loro genitori e quindi decise di andare via di casa. Lei in quel periodo era solo una bambina, e lei e kalyan, suo fratello erano molto legati, poi però, quando lui uscì di casa non lo rivide più ci rimase male. I genitori continuarono a cercarlo senza darsi pace ma non lo trovarono. I primi giorni stavano via qualche ora per poi stare via sempre più tempo, per poi non tornare più. Lei è cresciuta da sola, si era sempre arrangiata ma non dava la colpa a suo fratello.
Aveva cominciato a leggere i libri di magia dei suoi genitori a soli 8 anni, presto per una strega, addirittura prima di suo fratello, che imparò quando aveva 18 anni. Era sola e l'unica cosa che le vanne da fare era imparare come usare la magia, era andata avanti solo con quella. Inutile dire che non c'era incantesimo che lei non sapesse sciogliere.
Aveva sofferto molto quando era stata abbandonata, ma grazie alla magia era riuscita a far passare il tempo, finché poi crescendo e imparando sempre di più decise di cercare i suoi genitori e suo fratello. Aveva deciso di incominciare le ricerche su quest'ultimo ma non riusciva a collegarsi con lui, come se avesse interrotto il loro legame famigliare. Come se lo circondasse una sfera che lo proteggesse da tutta la magia esterna. Così infine decise di cercare i suoi genitori, era a buon punto con le ricerche sapeva il luogo ma non il posto preciso. In tutti quegli anni di assenza di sua madre e suo padre si chiese come mai non fossero tornati indietro, dopotutto avevano abbandonato la loro figlia, l'avevano abbandonata a se stessa, lasciandola sprovvista nel mondo.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora