CAPITOLO 12

4.1K 118 1
                                    

Dopo 3 ore di viaggio la carrozza si fermò davanti al castello di Rohan, subito l'uomo si alzò per scendere dalla carrozza e aiutare la sua compagna, la prese dalla vita e la poggò a terra, lei sorrise al gesto nobile del compagno, si guardò attorno e vide un bellissimo castello, era più piccolo del suo ma era ugualmente stupendo, c'erano tante piante all'esterno, tutte molto colorate che rendevano un tocco di felicità, l'uomo vedendola attenta ad ogni minimo particolare catturò la sua attenzione schiarendosi gola, Hayley si girò e verso di lui
-andiamo mia luna?- chiese porgendole la mano per poi farsela afferrare dalla sua donna che sorridendo annuì, salirono le gradinate e l'uomo aprì il portone d'ingresso, appena arrivati all'interno Hayley si stupì, l'interno era bellissimo, i pavimenti erano fatti in legno che ogni tanto cigolava, forse perché era un po' vecchio, le scale erano in pietra e i muri erano tutti sul grigio chiaro come il colore della pietra che adornava il castello
-mia luna, con il tuo permesso ti presento i servitori- disse attirando di nuovo l'attenzione della donna che si girò verso le persone che erano messe l'una di fianco all'altra
-piacere mio, io sono Hayley- disse stringendo la mano ad ogni uno e loro fecero un inchino, dopo aver salutato tutti Rohan prese la parola
-lei, Hayley è la tua domestica personale puoi chiamare lei se ti serve qualcosa- disse Rohan, Hayley spostò il suo sguardo dalla figura del suo compagno a quella della donna notando che aveva qualche anno in più di lei
-piacere mia Luna- disse la domestica inchinandosi
-il piacere è tutto mio, dimmi, come ti chiami?- chiese Hayley
-mi chiamo Yulia- rispose timidamente
-venite, vi faccio vedere la sua stanza- disse di nuovo la domestica facendosi seguire dalla sua Luna, salirono le scale e dopo aver preso il corridoio a destra si fermarono davanti ad una porta che venne aperta da Yulia che si mise da parte per farla entrare, Hayley rimase a bocca aperta per la bellezza della stanza e la cosa che le piaceva di più fu la postazione con lo specchio, sorrise a Yulia contenta per poi raggiungere il suo Alpha al piano da basso che lo trovò a parlare con sua sorella
-ciao Hayley come va?- chiese, esuberante di avere finalmente la sua Luna, Baylei
-bene grazie, te?- chiese a sua volta Hayley avvicinandosi a loro
-bene bene- disse per poi sparire nel nulla
-mia sorella è così, compare e scompare all'improvviso- disse Rohan prendendo la mano alla sua compagna
-andiamo nel mio ufficio voglio parlarti di alcune cose importanti- aprì la porta del suo studio e fece sedere la sua donna di fronte a lui cominciando a parlare
-domani ci sarà una cerimonia per darti il benvenuto nel branco e ti presenterò come luna, in quel momento io ti marchierò così che tu possa essere collegata a tutti gli effetti al branco- disse lui con calma alla sua compagna
-mi marchierai?- chiese ingenuamente Hayley
-si, sai cos'è il marchio no?- chiese Rohan dando per scontata la risposta
-no, cos'è?- chiese ancora Hayley non campendo, sentendo questa domanda l'alpha rimase di stucco, non sapeva cosa fosse il marchio? Era così innocente? pensava, non sapeva che lei è stata cresciuta in un ambiente isolato, per preservarla da tutto e tutti, anche se aveva ricevuto un'istruzione di come comportarsi da brava compagna in altri campi era davvero inesperta
-il marchio è quando...- si spostò nervosamente dalla sedia mettendosi una mano fra i capelli e spostarli in dietro, non sapeva come descrivere questa cosa, non voleva dire parole sbagliate per paura di spaventarla
-il marchio è un segno che ti rimarrà per sempre sulla pelle e ciò significa che farai parte a tutti gli effetti del branco e farà sì che gli uomini capiscano che tu sei la mia compagna- rispose nervoso non sapendo se aveva usato le parole giuste, la donna di fronte a lui capì
-ho capito, ma perché a me non l'hanno mai fatto quando ero nel mio branco?- chiese ancora incuriosita e lui se possibile diventò ancora più nervoso
-una donna viene marchiata dal suo compagno perché così sono legati l'uno all'altra in modo più profondo e si fa quando si incontrano, tu sarai legata a questo branco come mia Luna, prima non eri legata a nessuno- rispose tralasciando il fatto che si soffriva un po' per farlo, certo non era un dolore disumano ma comunque ci si doleva.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora