CAPITOLO 41

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Hayley presa dalla rabbia uscì dal castello, non prima di essersi coperta con una mantella. Ci era rimasta male al sentire il tono di voce scontroso che aveva assunto Rohan, ed era anche arrabbiata, non capiva il motivo di tanta cattiveria. Sbuffò sonoramente avviandosi nel bosco. Si strinse fra le braccia, stava cominciando a fare freddo poiché l'inverno era alle porte.
Si guardò bene in torno, sperava di non incontrare nessuno nelle vicinanze,
certo, non vuoi incontrare nessuno, allora perché ti sei addentrata nel bosco? Chiese Holly scuotendo il muso,
-finiscila Holly, non infierire anche tu- disse scocciata Hayley,
non ti potevi chiuderti in camera? Scommetto che quando Rhys se ne accorgerà si arrabbierà molto continuò la lupa facendo alzare gli occhi al cielo alla corvina.
Si addentrò meglio nel bosco seguendo un sentiero a lei sconosciuto. Continuava a guardarsi attorno, non poteva nemmeno trasformarsi per stare più calda
Dai, ti prego, torna dentro, stai sentendo freddo, stai visibilmente tremando cominciò a convincerla la lupa bianca
-no, voglio farmi una passeggiata, lasciami stare- cercò di lasciare perdere la sua lupa
Ti scongiuro, torna a casa, si arrabbierà moltissimo Rhys se non ti troverà al castello incalzò Holly
-allora ci pensava prima a rispondermi male- rispose ancora la donna sedendosi su un tronco tagliato davanti ad un laghetto, si mise ad ammirarlo, vedeva i pesciolini colorati nuotare sotto la superficie dell'acqua.
Chiuse gli occhi cercando di calmarsi e sentire la natura che la circondava, sentiva gli uccellini cinguettare, i grilli comparire e cominciare a cantare, l'acqua del laghetto muoversi per via dei pesciolini che nuotavano.
All'improvviso sentì un ululato, era leggero, cercò di ascoltare meglio quel suono, si avvicinò piano piano verso la piccola vocina e vide un cucciolo di lupo.
-oh piccolo, ti sei perso?- disse la donna prendendo il cucciolo fra le mani, lo accarezzo dolcemente e si rimise a sedere, si guardò in torno cercando di scrutare meglio fra gli alberi e vedere se notava un lupo. Molto probabilmente quel cucciolo si era perso e stava ululando cercando di richiamare la madre. Cercò di annusare il cucciolo e vedere se riusciva a seguire l'odore della mamma.
Con ancora il lupacchiotto fra le mani e accarezzandolo si alzò di nuovo seguendo quella scia dell'odore di lupo e piano piano facendo attenzione al terriccio umido sotto i piedi, si avvicinò alla lupa, capiva di essere quasi arrivata poiché l'odore si faceva sempre più forte. Vide la lupa, si pietrificò al vederla stesa a terra con del sangue su tutta la pelliccia chiara, gli occhi aperti e ferma in mobile.
Urlò facendo volare gli uccellini sopra gli alberi circostanti, il cicciolo si mosse per far sì che Hayley lo lasciasse andare, lo mise a terra e subito corse verso la madre, e cominciò a guaire e a leccarla. Tremante la Luna prese il piccolo lupo di nuovo le mani e si riavvicinò al laghetto. Cominciò a pulire il pelo chiaro del lupacchiotto con l'acqua fredda, non voleva vedere il sangue anche sul suo manto.

Spuntò fra gli alberi Rohan con due guerrieri al suo fianco e subito si precipitò da Hayley.
-Cosa è successo mia Luna?- chiese visibilmente preoccupato l'Alpha facendo spaventare la corvina che sobbalzando cadde nel laghetto.
-Merda!- imprecò Rohan precipitandosi dalla sua Luna.
Era dispiaciuto per quel pomeriggio, non voleva farla arrabbiare, ma non voleva che lei si mettesse in mezzo a quella discussione, voleva tenerla al sicuro, voleva proteggerla, voleva tenerla fuori da tutto ciò che stava succedendo. Non voleva che le succedesse qualcosa, né a lei, né al cucciolo che portava in ventre. Quando non la vide nelle loro stanze, quasi il suo cuore si fermò. Cominciò a cercarla per tutto il castello e poi per tutto il paese, e fu lì che sentì il suo urlò, chiamò subito con il collegamento due soldati nel caso gli fossero stati utili e si precipitarono nel bosco, sentiva il suo profumo, non era molto distante. Appena la trovò, fece un lungo sospiro di sollievo, l'aveva trovata e gli sembrava tranquilla.
Si precipitò da lei appena la vide cadere in acqua dallo spavento e subito la prese dalla schiena, stava tremando, l'acqua era fredda e lei era completamente bagnata.
-tutto bene mia Luna?- chiese guardandola bene, gli scrutò ogni centimetro del corpo per vedere se aveva qualcosa, ma fortunatamente non vide nulla
-tutto bene, andiamo a casa, sento freddo- chiese la donna stingendo a sé qualcosa
-cos'è quello?- chiese indicando la cosa con l'indice,
-è un cucciolo orfano, l'ho trovato qui vicino, lo voglio portare a casa- disse la donna cominciando ad incamminarsi verso casa.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora