ALPHA & LUNA (da revisionare)

🐺CAPITOLO 1

Ora vi racconto una storia, non è di molto tempo fa, ma per farvi capire la mia storia ho bisogno di raccontarla. Parla di una bellissima giovane donna e di un bellissimo alpha. Si erano incontrati in un momento del tutto inaspettato. Da lì nacque in bellissimo amore fra i due, certo, ci furono un po' problemi, ma piano piano, superarono quegli ostacoli assieme, con forza e grinta. Spero vi piaccia, ci vedremo presto noi, e avrò tempo anche di raccontarti la mia storia...

In una cittadina di licantropi, che si trovava in una collina ai confini di un fitto bosco, si trovavano un sacco di persone che animavano il paese, quel giorno c'era il mercato come ogni martedì e giovedì di ogni settimana, c'era tantissima gente che creava un sacco di confusione, quando c'era il mercato per le vie della paese, un sacco di persone facevano la fila per prendere quello che gli serviva e le voci, tutte insieme, creavano insieme tanto subbuglio. C'erano molte bancarelle che vendevano molte cose e pietanze diverse. C'era chi vendeva del cibo, chi invece degli oggetti per la casa, altri invece vendevano piante e fiori.
Nel frattempo al castello c'era una ragazza che si stava preparando per andare in paese, pronta a passare un po' di tempo con le sue amiche, le piaceva uscire ogni tanto dal castello dove viveva e distaccarsi dai suoi doveri, poiché avendo molte responsabilità da beta non poteva uscire spesso, anche solo per fare una passeggiata.
Quella mattina doveva andare in paese per fare rifornimento di scorte, certe volte lo faceva al posto della cuoca, e a lei faceva piaceva, la soddisfava essere d'aiuto, si guardò un'ultima volta allo specchio sistemandosi con le mani il lungo vestito che portava, era una bella ragazza dai capelli neri, occhi verdi, le labbra carnose e rosee, un viso con lineamenti dolci e sinuosi, pieno di lentiggini e una pelle morbida e delicata, aveva una bellezza invidiabile, e lei questo lo sapeva, ma non se ne vantava, era una ragazza che si faceva il fatto suo. Hayley, questo era il suo nome, aveva un carattere piuttosto riservato e timido, molto probabilmente preso dal padre che anche lui pieno di responsabilità aveva trasmesso questo modo di fare ai figli, ma era anche molto gentile e altruista e queste due qualità le prese dalla madre. La ragazza si sistemò la catenella sui capelli, ne portava sempre una come segno di far parte della famiglia dell'alpha. La sua famiglia era composta dai suoi genitori, l'ex l'alpha e l'ex luna, che non vivevano a castello, ma in una casa in paese, dopo una vita spesa per il branco e ligi ai loro doveri, avevano deciso di prendersi una piccola casetta, così da avere un po' di intimità. Poi c'era suo fratello maggiore, Zahyden, che aveva sostituito suo padre nel ruolo dell'alpha poiché suo padre non se la sentiva più di andare avanti, e avendo un figlio abbastanza grande per poter prendere le redini del branco fra le mani, non ci pensò due volte a farsi sostituire, ed infine lei, che era il braccio destro di suo fratello, era molto orgogliosa della sua famiglia, inoltre erano molto unito fra loro, dove tutti si volevano bene, specialmente lei aveva un bellissimo rapporto con suo fratello, era orgogliosa di lui, del traguardo che aveva raggiunto  con molta fatica, diventando così l'alpha, ma l'unica cosa che aspettava era che lui si trovasse una compagna. Sapeva che lui avrebbe Amato la sua compagna con tutto se stesso, voleva vederlo felice, perché se lo sarebbe meritato. Hayley andò verso il salone principale per poi uscire, ma prima che aprisse la porta dietro di lei sentì una presenza
-dove stai andando sorellina?- chiese Zahyden, suo fratello, da sopra le scale facendola per un secondo spaventare, si girò verso di lui sorridendo
-sto andando al mercato con le ragazze, vado a fare un po' di spesa, ho visto che mancano un po' di cose... a proposito ti serve qualcosa?- chiese lei prendendo il cesto ricamato e mettendoselo nella piega del braccio. Il fratello scese le scale lentamente, si avvicinò a lei e le mise una mano sulla guancia per poi baciarle la fronte in modo delicato e pieno d'affetto, lei lo lasciò fare e chiuse gli occhi beandosi del gesto fine del fratello
-no grazie, mi raccomando fai attenzione- disse Zahyden protettivo, lasciandole la guancia e allontanandosi da lei di un passo, mise le mani nelle tasche dei pantaloni e le sorrise.
Lei ricambiò ancora una volta il sorriso a suo fratello per poi rigirarsi
-si, stai tranquillo- aprì la porta per poi uscire e chiuderla dietro di se, si alzò un po' la gonna per evitare di inciampare in essa scendendo le scale per poi raggiungere le amiche in paese.
Appena arrivò le sue compagne si girarono verso di lei
-ah eccola è arrivata- disse un'amica
-ti stavamo dando per dispersa- disse un'altra e tutto il gruppo rise, compresa Hayley, alla battuta della ragazza per poi incamminarsi verso il paese.

Zayhden dopo aver visto uscire sua sorella si diresse verso il suo ufficio, aprì la porta del suo studio e si buttò sulla sedia, pensò a quanto sua sorella fosse bella, graziosa ma sopratutto pura, tanto da pensare che il suo compagno sarebbe stato fortunato a trovare una ragazza come lei, pensò a quanto si sarebbe trovata in imbarazzo e a disagio ad affrontare la vita da compagna e moglie di un uomo. Subito cercò di scacciare via quei pensieri ringhiando pieno di gelosia, era geloso di sua sorella, aveva paura che quell'uomo la portasse via da lui, che portasse via la sua purezza, la sua ingenuità, si mise le mani fra i capelli appoggiando i gomiti al tavolo della scrivania in legno per la frustrazione, sapeva che prima o poi quell'uomo sarebbe arrivato e lui non avrebbe potuto fare nulla, d'altronde le donne venivano istruite da quando avevano 6 anni per la vita da compagna e consorti. Allontanò quei pensieri dalla testa e incominciò a lavorare, doveva controllare dei documenti, che ogni anno arrivavano da parte dei branchi vicini in modo da tenersi in contatto per eventuali problemi e aggiornamenti, sbuffò vedendo l'enorme carico di compiti che aveva da fare e incominciò a svolgere i suoi doveri.