Erano passati già due mesi. In paese era apparentemente tutto tranquillo. Al castello Hayley aveva sempre qualcosa da fare o da dire, aveva sbalzi d'umore, molta fame ed era sempre in allerta.
Rohan nonostante sapesse le sue condizioni non si staccò mai da lei, le stava sempre vicino, la seguiva ovunque, l'aveva vista cambiare piano piano. Aveva notato che dopo quella notte era molto più distaccata, non si faceva nemmeno sfiorare da lui, durante la giornata lei lo ignorava e la notte a letto metteva un cuscino fra di loro. Ancora Hayley non aveva riferito nulla a nessuno della sua gravidanza e lui non capiva come mai. Tutto ciò rendeva l'alpha sempre più nervoso e lo faceva arrabbiare. Inoltre da un paio di settimane Hayley girava per casa con dei vestiti larghi e se usciva non metteva mai il corsetto, facendo notare, ancora di più di quanto si potesse notare, i suoi seni leggermente più grandi e questo lo rendeva geloso.
Hayley scese le scale, non si era cambiata neanche quella mattina, indossava la sua camicia da notte le che arrivava alle caviglie, ultimamente cercava di indossare cose larghe per non fare evidenziare quella piccola pancia che le era spuntata, durante la notte in segreto sé la accarezzava. Non indossava più il corpetto perché le stringeva troppo la pancia e il seno e le dava terribilmente fastidio. Non aveva ancora parlato con Rohan del fatto che fosse incinta, aveva paura di una sua possibile reazione negativa e non sapeva come affrontare l'argomento.
Era ormai da qualche giorno che vedeva il suo compagno nervoso e non capiva il perché ma nonostante ciò non gli chiese mai il motivo del suo comportamento. Si diresse in cucina, si prese un po' di succo da un armadietto e se lo versò in un bicchiere, che però accidentalmente le cadde a terra dopo averlo appoggiato male sul ripiano
-oh accidenti- esclamò la donna e abbassandosi a raccogliere i cocci di vetro
-no, stai ferma, non toccare nulla, faccio io- si intromise Rohan, per non farla piegare e pulire a terra, ma era troppo tardi, Hayley stava prendendo i pezzi di vetro, prendendone uno però, si tagliò il dito
-fammi vedere- disse il compagno prendendo la mano della donna fra le sue e guardando il taglio che fortunatamente era superficiale.
Alla Luna scappò un ringhio e sentendolo Rohan prese la donna delicatamente per i fianchi facendola sedere sul ripiano della cucina lontano dai frammenti di vetro
-si può sapere che ti prende?- alzò la voce l'uomo
-non posso nemmeno toccarti! Ti rendi conto?- chiese ancora frustrato cominciando a gesticolare
-adesso voglio sapere che cosa ti sta succedendo...- chiese, ma sembrò più un ordine. La donna di fronte a lui lo guardò e stese zitta, non proferì parola, non lo aveva mai visto così su di giri. Non aveva fatto nulla di male per ricevere un atteggiamento scontroso da parte del suo compagno
-allora?- chiese ancora aspettando l'uomo, la donna si perse un attimo a guardarlo, si morse il labbro inferiore, guardò il suo viso che aveva un cipiglio, guardò i suoi capelli biondi e pensò subito che volesse stringerli fra le sue dita e tirarli, poi i suoi occhi azzurri che la guardavano con lussuria, posò poi lo sguardo sulla sua bocca con le labbra carnose che avrebbe voluto la baciassero dappertutto. Poi posò lo sguardo suoi suoi muscoli scolpiti alla perfezione e pensò a come si contraevano quando facevano l'amore, poi passò lo sguardo sui suoi fianchi che avrebbe voluto stringere fra le sue cosce. A quei pensieri che le pervasero la mente sgranò gli occhi, diventò rossa come un peperone e strinse le sue cosce.
Rohan si accigliò di più vedendola diventare paonazza
-mi vuoi spiegare che ti prende?- chiese insistendo, voleva che parlasse a tutti i costi.
-si può sapere perché poi vai in giro vestita così per casa? E perché non usi il corsetto?- domandò ancora in un ringhio per via della sua cieca gelosia, non aveva ancora capito il perché andasse in giro vestita in quel modo. Finché stava in casa non gli interessava ma finché usciva non gli piaceva che tutti la potessero guardare in modo malizioso. Solo lui poteva guardarla e immaginarla in un certo modo. Avrebbe tagliato la testa a chiunque l'avrebbe anche solo pensata.
La donna di fronte a lui sospirò pronta a parlare, si innervosì ma piano piano le parole le uscirono dalla bocca
-ecco... io... io...- cominciò a balbettare, deglutì a vuoto e cominciò a sudare freddo...
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ALPHA & LUNA (da revisionare)
LobisomemPrimo libro e inizio serie "HOWLING TO THE MOON" ⚠️ nel libro sono presenti scene esplicite ⚠️ È proprio lì in quel momento capì che lei era SUA, lei era la sua COMPAGNA. [...] Non sapeva che fare, doveva andare da lei a disturbarla? Se non l'aves...