CAPITOLO 49

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La donna guardò il lupo che si trovava dietro al suo Lyle, che si avvicinò di nuovo appoggiandole il muso al grembo e con il suo naso strofinò il tessuto che ricopriva la pancia gonfia. Lui era molto protettivo nei suoi confronti, la seguiva ovunque e questo faceva piacere ad Hayley, lui, nonostante non parlasse, le era stato sempre accanto, facendole compagnia in quei tre mesi, dove era obbligata a stare chiusa in casa. La donna abbassò lo sguardo sorridendo e accarezzò il muso candido del suo cucciolo. Poi sentì ringhiare l'altro lupo che distava lontano da loro su per giù 2 metri.
Lyle si girò anch'esso e ringhiò a sua volta all'altro animale. Hayley capì in quel momento che Lyle nonostante volesse bene all'altro lupo, gli faceva capire che se voleva far parte della sua vita, c'era lei, la sua padrona, a cui lui era debitore. Così quando il lupo smise di ringhiare Lyle fece lo stesso e guardò la sua padrona come se chiedesse il permesso. Così la donna si alzò e si avvicinò piano al nuovo arrivato, cercò piano piano di portare la mano in avanti per accarezzarlo. Per un attimo lo vide titubante e fare un passo indietro, ma quando vide la giovane tranquilla si avvicinò lasciandosi coccolare. A Hayley le spuntò un sorriso quando sentì delle fusa dal lupo che era bianco come il suo Lyle, aveva solo bisogno di un bagnetto
-come ti posso chiare...- riflettè ad alta voce continuando a passare le sue mani sul dorso della bestiola tranquilla. Si abbassò lateralmente, facendo attenzione alla sua pancia e cercò di capire il sesso del nuovo amico. Si sorprese quando vide che era una femmina e quasi si diede della stupida per non averlo capito prima. Il suo Lyle aveva trovato una fidanzatina, così si girò verso il suo lupo e gli sorrise
-così hai trovato una compagna- disse e il lupo avendo capito si avvicinò a lei e le leccò la guancia
-ok, allora diamo un bel nome alla tua bellissima fidanzata- continuò e cominciò a pensare
-Lala, che dici, ti piace?- chiese alla lupa che la guardò senza dire nulla
-ok, allora... vediamo...- continuò a pensare
-Lia?- guardò ancora la lupa che non fece nessun segno
-si forse hai ragione, non mi piace tanto- le sembrava di essere diventata una matta, che parlava da sola
-ok, ho deciso!- esclamò
-Lelis, ti chiamerò Lelis- a quel punto la lupa le leccò il viso e la donna si rialzò, poi vide Lyle avvicinarsi e strofinare il suo muso a quello di Lelis e quella scena le sembrava estremamente dolce che le fece venire da piangere. I due lupi vedendola triste le si avvicinarono e le leccarono il viso
-tranquilli, sono solo gli ormoni- spiegò
-dai andiamo a casa, prima che l'Alpha si arrabbi- si diresse verso il castello seguita dai due piccioncini, ogni tanto si girava per essere sicura che stessero dietro i suoi passi. Arrivati al castello salutò Will che era rimasto fermo davanti alla porta ad aspettarla.
-ciao Will, come vedi sto bene- sorrise all'uomo
-si mia Luna, vedo che state bene. Ma non dite all'Alpha che non sono venuto con lei- chiese alla donna che ridacchiò. L'uomo per quanto fosse muscoloso e possente, non voleva che l'Alpha gli facesse una ramanzina o lo punisse per non essere stato al fianco della sua Luna dopo che lo aveva fermamente obbligato. Hayley sapeva sempre come raggirare Will, ma non lo faceva con cattiveria, semplicemente non voleva che qualcuno le stesse dietro, voleva essere libera ed indipendente, cosa che non riusciva ad essere con la guardia sempre alle sue calcagna.
-certo, tranquillo Will- disse avvicinandosi e dandogli un bacio sulla guancia, cosa che fece arrossare l'uomo.

Alla guardia non gli piaceva quel tipo di intimità con la sua Luna, dopotutto lei era la compagna del suo Alpha, a cui era stato sempre fedele, inoltre non voleva che l'Alpha pensasse male dei due, non erano amanti, ma semplicemente colleghi, lui faceva da bodyguard a lei e lei doveva essere protetta da lui, nulla di più.

L'uomo cercò di ricomporsi subito e Hayley notandolo in imbarazzo e a disagio si mise a ridere
-sono in lavanderia se mi cerchi o se l'Alpha mi cerca- avvertì l'uomo per poi scendere le scale seguita dai due lupi dietro di lei che continuava a girarsi ogni tanto per controllarli. Arrivati in lavanderia videro una domestica
-ciao Anita- sorrise la Luna, alla donna sulla cinquantina che stava stendendo i panni bagnati all'interno della lavanderia
-salve Luna- si inchinò
-ha bisogno di qualcosa? La posso aiutare in qualche modo?- domandò avvicinandosi
-si grazie. Mi servirebbero due asciugamani- la Luna cominciò a guardarsi attorno per vedere se trovava ciò che cercava. Vide la domestica avvicinarsi ad un mobile e tirò fuori due asciugamani e gliele porse
-posso aiutarla in qualche altro modo?- domandò ancora Anita
-grazie, sono apposto così- sorrise e la domestica si allontanò.
La giovane si girò verso i suoi amici
-allora. Chi inizia a fare il bagno?- chiese sorridente.

Lyle si posizionò all'interno della doccia che aveva fatto fare appositamente per il suo amico a 4 zampe così da poterlo lavare con comodità

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Lyle si posizionò all'interno della doccia che aveva fatto fare appositamente per il suo amico a 4 zampe così da poterlo lavare con comodità.
La donna si abbassò appoggiandosi a terra con le ginocchia, poi prese il doccino e preparò l'acqua in modo che fosse tiepida, lavò tutto il pelo bianco del suo Lyle e passò poi il sapone facendo profumare l'aria intorno, infine lo sciacquò per bene, togliendo tutta la schiuma dal suo pelo, lo fece uscire dalla doccia e gli passo il telo per asciugarlo.
Infine fu il turno di Lelis, lei era molto più sporca rispetto al suo Lyle anche perché aveva vissuto sempre nella natura. Passò bene il sapone sulle zampe che erano tutte marroni per via del terriccio bagnato. Quando finì fece uscire anche lei, che non si fece nemmeno passare l'asciugamano perché cominciò a scollarsi di dosso l'acqua, buttando ovunque le goccioline che fecero bagnare di più il vestito della padrona.
-adesso andiamo su, che vi asciugate meglio davanti al camino e vi do anche da mangiare- disse per poi chinarsi di nuovo per passare il telo sulla lupa.
Appena sentirono dei passi tutti si girarono verso l'entrata della lavanderia, dopo qualche secondo comparvero Rohan che appena la vide incrociò le braccia al petto e la guardò in modo severo, ed una domestica, si chiamava Hanna, anche lei, come Anita, lavorava in Lavanderia era più giovane dell'altra domestica di quasi una decina d'anni, aveva uno sguardo fra il sorpreso e lo scandalizzato. La guardò con aria interrogativa non sapendo come mai la osservasse in quel modo
-oh mio dio!- alzò la voce Hanna, che si mise a correre verso la sua Luna e Hayley continuò a non capire.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora