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Se la pianta è morta da molto tempo


Mi sento come se potesse scoprire ogni mio segreto.

Continuiamo a fissarci in silenzio nella stanza per un lungo momento, sto cercando di trovare una buona scusa.

Potrei dire che ho saputo il suo nome dal proprietario del negozio di noleggio film o che l'ho chiesto alla signora delle pulizie, ma gli occhi che mi guardano non mi permettono di mentire.

Sembra una cosa sciocca, ma quegli occhi mi sfidano.

"Vuoi sapere?"

"Uhm."

"Davvero vuoi saperlo?"

"Uhm." Risponde allo stesso modo, ma con un tono più duro di prima.

Mi sento confuso nel vedere la sua espressione così seria.

"Ho una condizione."

"Quale condizione?"

"Non chiedere."

"Quante clausole ci sono?"

"Tre".

Le sue labbra si muovono goffamente prima di annuire, facendolo finalmente sorridere.

Invece, il mio sorriso scompare appena pronuncio la successiva frase.

"Numero uno, vorrei chiamarti Phi."

La mia mente si sente debole, il mio corpo è alla deriva, l'unica cosa chiara che vedo è lui. Ha le sopracciglia corrucciate, ma penso di essere pronto a rispondergli.

"Dobbiamo avere quasi la stessa età, giusto?"

"Sì, ma ho una ragione per questo."

"Come dovrei chiamarti?"

È come un bambino che cerca di sembrare serio, sono come un nuovo amico con cui può scherzare.

"Chiamami come prima."

"A cosa stai giocando?"

"Non sto giocando, sono totalmente serio." Dico, avvicinandomi a lui per osservare il suo volto familiare, sentendo la sua mancanza.

Rimane fermo, senza tirarsi indietro, anche quando gli poso una mano tra i capelli, accarezzandoli dolcemente.

"Cosa stai facendo?"

"Phi."

All'improvviso siamo entrambi immobili, mentre il sole tramonta.

Lo fisso mentre sbatte le palpebre per tre volte e, poi, alla quarta inizia a piangere.

"Mi sento strano."

"Strano come?" chiedo preoccupato, ma lui evita il mio sguardo e si tocca il petto all'altezza del cuore.

"Il mio cuore vuole piangere."

Continuo ad accarezzargli la testa e guardo il suo viso, ma vorrei poter guardare il suo cuore, così metto una mano sulla sua.

"Puoi sopportare il dolore?"

Annuisce in risposta alla mia domanda ed io devo prendere un lungo respiro prima di poterlo guardare di nuovo, cercando di sorridergli.

"Che clausola è rimasta?"

"Sembri molto serio."

"Beh, voglio sapere perché conosci il mio nome."

Zero Assoluto [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora