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LOUIS.


«Smettila di perquisirti le tasche, guarda la strada!»

Ripresi Harry mentre era intento a prendere qualcosa dai suoi jeans.

«Davvero Harry.»

Toccai la sua spalla nel vano tentativo di farlo concentrare.

«Trovato.»

Disse tirando fuori quelli che sembravano dei biglietti.

Mi passò quei due pezzi di carta ed io mi bloccai non appena vidi il nome Coldplay sulla facciata principale.

«No Harry, non l'hai fatto veramente, dimmi che é solo un'allucinazione.»

Spalancai la bocca e iniziai a gridare come un bambino davanti ad un negozio di giocattoli.

«L'ho fatto invece. Li avevo presi tempo fa per un'occasione speciale, ed ecco che mi si é presentata subito. Dovrebbe essere la prossima settimana, giusto?»

«Sì, non ci credo! Ho sempre desiderato andare ad un loro concerto. Grazie mille, veramente.»

Allungai il collo e scoccai un bacio sulla sua guancia.

«Per te questo ed altro.»

«Tengo anche il tuo?»

Dissi aprendo il mio zaino.

«Si, io li perderei.»

Ridacchiò.

Li posai accuratamente in una delle tasche e mi voltai verso il finestrino.

Non sapevo esattamente dove stessimo andando, ma i paesaggi che passavano come immagini davanti ai miei occhi, erano incantevoli.

C'erano alcuni alberi, che fiancheggiavano la strada. Le foglie colorate erano ai piedi dei busti e sembrava un vero e proprio quadro.

«Ti piace l'autunno?»

La sua voce roca mi richiamò, ed io distolsi lo sguardo dalla natura per rispondergli.

«É la mia stagione preferita.»

Effettivamente amavo i climi freddi, potevo rannicchiarmi sotto le coperte e godere di brividi freddi quanto rilassanti.

«A me piace molto l'inverno, ma anche l'estate, il mare, i bagni.»

Sorrise alla sua risposta.

«Cosa vorresti insinuare?»

Spalancai gli occhi.


-


«Ti ho detto che non mi butterò.»

Incrociai le braccia al petto e fissai il corpo perfetto di Harry immerso nell'acqua gelida di un lago.

«Dai Lou, non é poi così fredda.»

Rispose schizzandomene un po' sui vestiti.

Non avrei dovuto mettere un paio di boxer rossi sotto i pantaloni bianchi aderenti, ma la fretta mi aveva incastrato ancora una volta.

I boxer aderirono al tessuto soffice dei pantaloni ed io mi coprii istintivamente le gambe.

«Devo dire che sei un po' incoerente Lo, non vuoi buttarti perché hai freddo, ma ti metti una maglietta a maniche corte, leggera, in autunno inoltrato.»

Disse puntando il suo sguardo sul mio membro.

«Non che mi dispiaccia.»

Continuò guardandomi i bicipiti.

«Harry! Lo so, mi sono anche dimenticato il costume.»

Mi tolsi le scarpe, i jeans, la maglia e li poggiai su un piccolo ramo.

«Mi butterò solo per farti vedere che non soffro il freddo.»

Toccai con la punta dei piedi la superficie del lago e ritrassi subito l'arto.

Styles aveva le sopracciglia alzate e sul suo viso alloggiava sempre quel suo sorrisetto provocatorio.

Chiusi gli occhi ed entrai velocemente nell'acqua ghiacciata.

Brividi percorsero tutta la mia schiena.
Ero pronto ad uscire, perché non avrei resistito un attimo di più, ma due possenti braccia avvolsero il mio bacino.

«Ti riscaldo io.»

Mi lasciai cullare dal piacevole calore che il suo corpo emanava ed iniziai ad abituarmi al nuovo ambiente.

Il suo fiato riscaldava il mio collo e le sue dita disegnavano cerchi immaginari sul mio braccio ricoperto di pelle d'oca.

Sarei rimasto così per l'eternità.

Dopo quelli che sembrarono secoli, iniziai a schizzarlo.

I suoi ricci erano impregnati di acqua e la visuale era ancora più eccitante, direi molto appetibile.

«Oh piccolo, non sai con chi hai a che fare.»

Tentai invano di scappare, ma con un semplice movimento, mi prese e mi posizionò sulle sue spalle.

Pur aggrappandomi in tutti i modi possibili al suo collo, caddi all'indietro e finii interamente nel lago.

Risalii velocemente e lo squadrai dalla testa ai piedi con fare superiore. Strizzai il groviglio di capelli che si era creato e lo affiancai.

Volevo farlo cadere brutalmente, ma il mio telefonino squillò, ricordandomi che mi era arrivato un messaggio.

«Ci sarà una rivincita, Styles, lo giuro.»

Uscii dall'acqua e lui mi seguì per asciugarsi.

Aprii lo zaino e tirai fuori il telefono.


Da mamma:

Tesoro, io e tuo padre dobbiamo rimanere fuori per un colloquio importante. Dormiremo in un albergo. Lottie é dal suo fidanzato. So che non hai preso le chiavi, quindi ho chiesto ad Anne se poteva ospitarti per una notte e mi ha detto che andava benissimo. Comportati bene con gli Styles. Fai il bravo Louis. Ti verremo a prendere domani pomeriggio. xx


Il telefono scivolò dentro alla borsa e girai la testa per fissare un Harry muscoloso, pieno di goccioline che scendevano sensualmente sulla sua schiena.

Sotto sotto non mi sarebbe dispiaciuto passare una notte con lui.




Continua...




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