Snapchat ➳ Larry

31

31.

LOUIS.

Il rumore delle nostre risate faceva da contrasto con il silenzio che vi era in camera di Harry.
Lui mi aveva avvolto, la mia schiena era contro il petto del riccio e il suo mento era poggiato sulla mia spalla. Le erano nostre mani incastrate, i nostri respiri si equilibravano mentre parlavamo.
Non c'era stato ancora nessun bacio, ci eravamo limitati a delle carezze e dei baci sulle guance.

Harry fece un'altra delle sue pessime battute, facendomi ridere sguaiatamente.
Mi portai una mano sulla bocca, per sopprimere la risata che avevo.

«Sei bello quando ridi, non coprire il tuo sorriso.»

Mi disse dolcemente mentre scostava la mano che avevo poggiato sopra il mio viso.

Sorrisi. Lo facevo spesso da quando c'era Harry.

«Non mi spezzerai più il cuore?»

«Te l'ho promesso, piccolo.»

Ti amo.

Ma non lo dissi.

-

☎️ Ehi LouLou, cosa state facendo tu ed Harry?

☎️Mio dio, Lottie smettila.

☎️Non credevo si potesse usare il cellulare durante i rapporti sessuali

☎️Lottie!

☎️Allora LouLou, hai perso la tua verginità?

☎️Lottie, seriamente, pensi ancora che io sia vergine?

☎️Vuoi dire che il mio fratellino ha perso la sua verginità e non me l'ha detto?

☎️Esatto, cosa vuoi fare ora? Andare a piangere da mamma?

☎️Pensi di essere simpatico?

☎️Si, tu invece?

☎️Perchè sei mio fratello?

☎️Perché tu sei mia sorella?

Mentre mia sorella continuava a mandarmi messaggi senza alcun senso, il cellulare di Harry iniziò a squillare.

Harry era a fare la doccia e io lo stavo aspettando il camera sua.
Non l'avrebbe mai senti in tempo, così mi sporsi dal letto, per afferrarlo e rispondere.

«Pronto?»

«Har-»

Avevo già sentito quella voce, ma non riuscivo a ricordare dove.

«No, sono Louis. Chi parla?»

«Oh Louis, sono Zayn.»

Zayn.

«Ciao Z-Zayn»

«Sono contento che tu ed Harry abbiate fatto pace, era distrutto.»

«Già, non era l'unico.»

«Senti mi dispiace per tutto il casino che ho creato, Harry già lo sa, mi sono scusato tante volta con lui, mancavi solo tu.»

«È okay Zayn, credo.»

Non era okay, ma non mi andava di litigare, ancora.

«Okay, credo.»

«Harry è sotto la doccia, comunque.»

«Non importa che tu me lo passi, allora. Digli solo che mi mancherà, è sempre mio cugino.»

«Parti?»

«Già. Me ne vado, per evitare di creare altri problemi.»

«Ma Zayn..»

«No, Louis va bene così. Era tanto che volevo farlo, sai, lasciare tutto. Essere un normale ventiduenne che gira il mondo, per conoscere nuove persone e visitare nuovi posti. Era già previsto da molto tempo.»

«Oh, allora buon viaggio Zayn.»

«Si, grazie Louis. Ci sentiamo, salutami Harry.»

Non feci neanche in tempo a rispondere al saluto, che Zayn riagganciò lasciandomi con l'amaro in bocca.

-

Harry sapeva già della partenza di Zayn e me lo disse appena lo informai della chiamata del moro.
Sapeva che sarebbe partito oggi, si aspettava una sua chiamata infatti.
Non mi spiegò i motivi veri e propri della sua partenza, forse neanche lui li sapeva, mi accennò gli stessi che Zayn mi aveva detto al telefono.

"Normale ventiduenne"

Ero dell'idea che avrebbe potuto continuare la sua vita da normale ventiduenne anche qui, insieme alla sua famiglia e ai suoi amici.
Ma ovviamente come si dice, ognuno segue il suo cuore, e se il cuore di Zayn gli aveva detto di lasciarsi tutto alle spalle e cominciare una nuova vita in un nuovo posto, lui forse aveva fatto bene a far così.

«Pensi che tornerà?»

Chiesi al ragazzo seduto accanto a me, mentre giocherellavo con le sue dita.

«Non lo so, Zayn è un uragano in piena. È impulsivo, fa tutto quello che vuole. Se vorrà tornare, tornerà.»

Rispose Harry sorridendomi.

Perché il suo sorriso mi faceva dimenticate tutto?

«Adesso usciamo, voglio portarti in un posto.»

Disse prendendomi una mano e facendomi alzare dal letto.

«È un appuntamento, Styles?»

-

Harry mi stava stringendo ed ero felice perché volevo continuasse a stringermi per quella che poteva essere la definizione di per sempre.

Eravamo su un prato.
Un prato di un parco, sperduto, isolato, lontano da tutto e da tutti, dove potevamo essere noi stessa senza essere giudicati.

I cellulari spenti, così da non essere disturbati, con il silenzio che ci circondava e la luce delle stelle che illumina i nostri visi.

Ero girato di lato e osservavo Harry.
Mi piaceva farlo, poiché era così bello che a volte avevo paura non fosse reale.

Continuai a guardarlo ancora per un momento prima di tracciare la linea del suo profilo con il mio indice, mentre lo osservavo con uno splendido sorriso.

«Mi piace questo posto.»

Quasi soffocai quando Harry si girò completamente verso di me e mi persi nei suoi occhi verdi.

Mi lasciò un bacio sul collo, poi uno sul naso e poi uno sullo zigomo.
Affondai il viso contro il suo petto, inalando il dolce profumo che la maglietta di Harry emanava.

«A me piace tu.»

Non riuscivo a smettere di sorridere mentre scuotevo la testa per realizzare il tutto, e Harry senza neanche pensarci, mi sollevò il mento e mi baciò.

Era passato troppo tempo dall'ultima volta.

Continua...